27 dicembre 2006

Bubberie al tantalio
Continuo a leggere considerazioni bubbe sul coltan e sui condensatori SMD. Meglio che mi appunti una nota sulla bubberia delle considerazioni prima che gli induttori abbiano il sopravvento.

Il tal paese dove sono situate le riserve mondiali di coltan è decisamente bubbo. Militari nazionali tengono in semischiavitù se non in schiavitù dei poveretti che estraggono il coltan. Quindi, in pratici sacchi da 50 kg, il minerale è inviato alla spedizione, ovviamente a piedi mentre i militari armati sorvegliano e stimolano i cirenei.
I poveracci non sanno a cosa serve il coltan, fortunatamente. Alcuni credono che serva per la ricostruizione delle torri di NY, ma non sospettano che serve a finire in discarica dopo i pochi mesi di vita di un cellulare o un MP3 alla moda.

I militari sono pagati poco e con queste violenze possono migliorare il soldo, ovviamente a scapito della nazione che, in teoria, li ha assunti e armati.

I buoni avendo a disposizione queste informazioni sulle terribili condizioni di vita degli estrattori di coltan propongono di:
- aumentare lo stipendio dei militari;
- ridurre il consumo di cellulari e condensatori.

Ma come diavolo ragionano i buoni? Non è che si sono imbubbiti?

1) Se i militari, come al solito, scarseggiano di doti morali, se lo stato è corrotto e corruttibile, ecc. ecc. iniettare denaro non è una soluzione. Cfr. paese della pizza, mafia e cassa per il mezzogiorno. Oramai mezzo secolo di esperienza non lascia dubbi: la corruzione non si sconfigge buttando denaro. Bubbo no?

2) Ridurre il consumo di cellulari, o meglio ridurre il consumo tout-court è sempre corretto. Il bubbo si è inserito in questo pianeta senza capirne i meccanismi di funzionamento e il consumo di risorse sempre crescente è sempre sbagliato. Anche l'impatto sull'economia è solo virtuale. In 15 secondi netti gli analisti potrebbero decidere che le prospettive ottimali sono quelle di conservazione anziché quelle di dissipazione e il mondo bubbo diventerebbe sano senza impatti sull'occupazione o sull'arricchimento dei ricchissimi.

3) Perché cazz* ridurre la domanda di coltan dovrebbe migliorare le condizioni di vita degli schiavi? E' lo stesso errore che porta al paradosso della lotta al lavoro minorile nei paesi poveri. Se i bambini non lavorano, perché le multinazionali chiudono, le famiglie si impoveriscono; se i bambini lavorano è una barbarie. Si esce dal paradosso aggiungendo intelligenza e non limitandosi a chiedere la chiusura del tale stabilmento (non degli altri altrimenti i poveracci sono subito alla fame e le cretinate dei buoni sarebbero troppo evidenti). Forse i buoni pensano che se il consumo di condensatori cala del 10% i sacchi che portano i poveracci li fanno da 45 kg?

4) Le categorie del possesso non hanno limiti. Non si può neppure lontamente pensare che il capone che ha 1 miliardone al mese si limiti e non lavori per ottenere 2 miliardoni alla settimana. Se gli stati del tale continente sono (maggiormente) corrotti non si può pensare che spedendo più soldi in busta chiusa qualcosa arrivi ai poveracci. Gli esempi bubbi anche in questo caso abbondano.

Boh. Spero che i buoni smettano subito di produrre sloagan e che inizino a considerare che il problema coltan è, al momento, ancora privo di soluzioni sensate e sostenibili. Occorre pensarci e provvedere.
Il megabubbo e la tecnologia
Fa sempre una certa impressione sentir parlare questi megabubbi caponi di grosse multinazionali, gente che si prende dalla cassa uno stipendio pari al primo premio di una lotteria nazionale per decidere chissàcché.

Il bubbone diceva che loro sono li per innovare, blabla, e che vogliono offrire tecnologia ai loro clienti solo se questa serve per differenziarsi.

Detta questa frase bubba il pennivendolo, se non fosse un pennivendolo, avrebbe dovuto iniziare a malmenare il bubbone con il proprio mezzochilo di PDA spigando agli ascoltatori che il bubbone aveva detto una bubberia bella e buona.

Per una volta spiego perché.
1) Siccome la multinazionale in oggetto NON inventa tutta la tecnologia, non la produce, non la mette neppure in servizio in proprio è chiaro che le tecnologie che offrono sono quelle che acquistano sul mercato. I bubbi in questione sono grossi ma, per via di una specifica distorsione del mercato TLC, i loro fornitori non possono mai lavorare in esclusiva. Il fornitore di tecnologia deve necessariamente trovare più di un cliente per la data bubberia, pena l'impossibilità di produrla. L'unica eccezione è il lancio, cioè quando il prodotto è talmente malfunzionante che il costruttore si vergogna a metterne in campo più di un ""esemplare"" anche perché non potrebbe mai gestire le lamentele di una pluralità di clienti incazzat*.

2) Accedere alla data tecnologia richiede sempre un tale hardware. Supponiamo che il cliente debba comprare un oggetto sapendo che può funzionare solo con un fornitore di servizi, ad esempio un cellulare bloccato o una scheda GPRS davvero customizzata. E' una bella rogna! Non è molto saggio pubblicizzare che si cerca di fregare i clienti in questo modo. Il "lock" va posto in modo da creare una sensazione di win-win. Es. se il famoso mp3 player suonasse *SOLO* le tracce acquistate sul famoso portale... non sarebbe mica tanto famoso!

3) Differenziarsi per la tecnologia vuol dire cercare di essere il fornitore di servizi che "arriva uno". Nel mondo SW gli utenti professionali sanno già che "arrivare uno" non è un bene, e quindi aspettano ad installare le patch oppure a cambiare di versione. E non sbagliano! L'affidabilità richiede tempo, testing, esperienza non solo lato bits ma anche lato organizzazione.
Sinceramente non ho ancora capito perché i fornitori di servizi vogliono poter dire di essere stati i primi, anziché poter dire di essere i leader di mercato. Occhei le due linee in più sulle slide per l'incontro trimestrale con gli analisti ma... ne vale la pena? Non sarebbe meglio accendere il cervello PRIMA del lancio commerciale?

Così il famoso bubbone riccone ha basato il suo discorsetto su una sciocchezza. Vogliono fregare i clienti, lanciare tecnologie inutili, malfunzionanti e lokkate che poi altri poteranno sul mercato con modalità migliori rispondendo così alla delusione di quanti sono stati fregati dal fornitore bubbo.

Beh, la bubberia merita il miliardone di stipendione! Troppo bubbo!

20 dicembre 2006

Attenzione alle richieste!
Pare che i bubbini ingrati che si continuano ad accumulare nell'aereoporto delle tapas intonino canti del tipo "Siamo persone non animali!".

Quanta ignoranza! Poveri bubbini!

Lo stessa euroburocrazia che li condanna a NON avere nessuna compensazione è autrice di una normativa rigorosa sul trasporto degli animali. Questa normativa non consente di abbandonare il carico in condizioni ambientali ed igeniche scarse, di nutrili in modo del tutto inadeguato, di non avere nessun piano di viaggio, ecc. ecc.

Lo stesso capita con gli autobus gianduoitti. Se trasportassero animali il pietoso legislatore europeo non consentirebbe che il servizio sia gestito in modo così bubbo e incapace.

Il problema è appunto che il bubbo NON è una bestia e quindi non ha diritto ad una buona tutela. Troppo bubbo!
Corso rapido di tecnologia wireless
Pare che un tizio abbia superato la soglia di 600 MB inclusa nel suo contratto wireless e, a botte di 0,2 cent al kB, abbia raggiunto felicemente i 49.015 euri di bolletta.

Oh, ecco spiegato in modo semplice e rapido l'incredibile bubberia delle tecnologie di trasmissione dati UMTS/GPRS/EDGE!

Proporrei il poveraccio per una laurea honoris causa in telecomunicazioni, dato che eserciti di specialisti non hanno tutt'ora capito la dimensione degli errori progettuali che bloccano ogni evoluzione dei dati wireless.

Gli """esperti""" vedono i danni e accusano gli utenti. Troppo bubbo!

19 dicembre 2006

La pazienza del bubbino
Alle volte capire come pensa un bubbino è davvero difficile. Mi appunto qui alcuni elementi che forse in seguito comporranno un quadro completo.

Qualche gg fa, tra le tapas, il ministero dello sviluppo ha ritirato la licenza a una compagnia aerea. 300.000 bubbini che avevano già pagato il biglietto stanno iniziando a rimanere a terra.

Dopo aver ritirato la licenza il ministero si è prontamente attivato dato che i bubbini si accumulavano in aereoporto lamentandosi. Alcune famiglie godono del comfort del vecchio terminal da 3-4 giorni, senza sapere se e quando potranno partire per voli intercontinentali e senza avere una casa in città dove poter tornare.

Fin qui tutto è bubbo. I bubbini dovrebbero ringraziare perché le inefficienze della compagnia a cui è stata tolta la licenza avrebbero potuto causare diverse ore di ritardo e ora, non potendo partire, sono stati messi al riparo da questa eventualità sempre spiacevole nei giorni di festa.

Ma il punto che più scuote i pennivendoli e l'opposizione parlamentare è... la sicurezza! Il punto sembra essere: i passeggeri che prima volavano sono stati in pericolo o no? La licenza è stata ritirata troppo presto o troppo tardi?

Forse il discorso parte dalla considerazione che inspiegabilmente i bubbini bivaccanti NON ringraziano! Anzi accusano tutti di essere dei ladroni.

Ora, come è noto, un aereo può avere un grave incidente per:
- esercitazione NATO
- attacco terroristico NATO a capo di stato nemico
- incapacità linguistica del controllore di volo o del pilota
- ghiaccio sulle ali dovuto al fatto che, per scherzare, l'aereo viene lasciato in attesa sulla pista
- errori di progettazione del sistema di sbrinamento
- errori di progettazione nei cablaggi
- mancata attivazione del radar di terra per questioni fascio-politiche
- sovraccarico
- stanchezza del pilota
- impiego di pezzi di ricambio contraffatti
- trasporto di mozzarelle nel bagaglio a mano
- mille altre cause tecnico/buro-bubborganizzative

Come si fa a chiedersi se la verifica burocratica delle procedure potrebbe aver ridotto o incrementato la sicurezza? Troppo bubbo!
In Giapponi - I treni
E' banale appuntarsi che i treni sono puntuali o che se un treno deve partire alle 12, vuol dire che parte alle 12:00:00 e non genericamente dopo le 12.

Tuttavia questi fatti mi hanno dato da pensare:
- vagono numerati in sequenza a partire da 1
- numero del vagone e la posizione della porta d'ingresso è indicata sulla banchina
- chiarissima indicazione su display e a bordo treno di quali sono i vagoni prenotati e quali non prenotati
- tutti i posti orientati nel senso di marcia, ma si possono girare i sedili e fare un gruppo da 4
- ho visto tre bambini (dai 4 agli 8 anni) viaggiare non accompagnati e che hanno giocato tutto il tempo tra di loro senza molestare nessuno e senza essere molestati
- bevande vendure in treno allo stesso prezzo che in stazione
- il bigliettaio che si inchina e si scusa per dover controllare i biglietti quando entra nella carrozza
- orario dei treni distribuito gratuitamente in stazione
- display a bordo treno che annunciano la sequenza delle fermate
- nome e numero del treno indicato nella prenotazione e sui display

E' come se qualche bubbo avesse PENSATO prima di mettere il treno sulle rotaie, come se il servizio ferroviario fosse gestito da bubbi INTELLIGENTI, come se la libertà di movimento dipendesse dal ragionamento e non fosse soppressa dalla bubberia.

Mi fa quasi paura pensare che possa esistere un servizio ferroviario così bubbo. Non avevo mai ben considerato come i treni puntuali possono determinare un livello di utilizzazione del materiale rotabile altissimo.

Ma non è forse più bubbo quando il treno si ferma a qualche centinaio di metri dalla stazione e uno può quasi visualizzare il dialogo in cabina di """controllo""":
- Oh, è arrivato un treno!
- Da dove?
- Boh?
(3 minuti dopo)
- Chiede di entrare in stazione!
- Vabbé
- Che binari ci sono liberi?
- Boh?
(5 minuti dopo)
- Il binario 10 è libero
- Ah, allora mandiamolo li

E il treno riparte. E tutti i giorni la scena si ripete senza portare mai a prevedere cosa succederà.

Uno degli esempi più lampanti del caos imperante in è il fatto che i vagoni non sono nè numerati nè ordinari in modo consecutivo a partire da 1, dove l'1 è vicino alla locomotiva.
Oppure quando vedi che nei treni di recente """progettazione""" metà dei sedili sono avvitati contromano, il pavimento non può essere mai pulito con attrezzi meccanici diversi dal pennellino da pittore (che raramente viene usato...), i vagoni sono numerati a caso con la prima classe sparpagliata tra testa e coda, i bagni possono essere manutenuti solo da un team di idraulici a tempo pieno, quando il treno è in movimento non c'è un solo elemento d'arredo che non sbatacchi, ecc. ecc. Un treno bubbo!

17 dicembre 2006

In Giapponi - Il bomboni
Ho avanzato un po' di appunti dal viaggio in Giapponi e voglio metterli qui prima del prox anno.

Il museo della pace di Hiroshima è bellissimo. Sono davvero riusciti a realizzare una cosa informativa, utile, con un messaggio chiaro e attualissimo.

La cosa che mi ha impressionato di più, dato che sugli armamenti nucleari sono già ben informato, sono state le testimonianze di alcuni sopravvissuti. Oltre ad alcuni particolari storici che non conoscevo.

Uno di questi particolari è il fatto che i bubbi che occuparono il paese dopo la bomba censurarono qualsiasi tentativo di informare dentro e fuori del Giapponi sui fatti. E' importante saperlo dato che quando si pensa alla storia delle armi atomiche, o al progetto USA di tirare una bomba atomica sulla Yugoslavia, non si considera che all'epoca l'opinione pubblica non conosceva effettivamente gli effetti della bomba.

Notevole anche come una cosa oggi quotidiana, bubba e tecnologicamente avanzata come la censura esisteva già a quei tempi!

Tra le testimonianze dei sopravvissuti, alcune si possono vedere maluccio qui
http://www.pcf.city.hiroshima.jp/frame/Virtual_e/visit_e/westTestimo.html
ho trovato impressionante questo pezzetto di un bubbino che all'epoca aveva 13 anni:

"Suddenly a boy seated by the window pointed outside and shouted, "B-29!" Just when I stood to look, bluish-white rays flashed before my eyes. I don't know how much time passed after that, but when I regained consciousness it was pitch black, and I couldn't move. I couldn't imagine what had happened.

In the midst of that darkness, trapped under the rubble which had once been our school, those classmates who remained alive began singing our school song. I sang along.

We continued to sing for a long time, but no one came to help us.
Soon one voice dropped off, then another, and finally all that remained were groans and sobs. At that point I was seized by an unutterable dread and fear."

La canzone della scuola! Che distanza enorme nel tempo e nello spazio per pensare che in una simile (e sconosciuta) situazione canti la canzione della scuola. Troppo lontano!
Stato o no?
Leggendo la "Finanziaria in pillole" dello stato delle pizze ho trovato questo highlight:
"Rimborso di abbonamento annuale ai mezzi di trasporto pubblici del comune di residenza per coloro che rottamano la vecchia auto senza acquistarne una nuova"

Toh, pensavo che la finaziaria la scrivesse il governo e non un markettaro mediocre!

Spero però che non cambino stile troppo presto: dopo il governo che regala calcolatrici potrebbe arrivare quello delle penne USB, dei panettoni, dei DVD, dei cellulari o degli sconti sulle riviste! Almeno si capirebbe il vantaggio a rimanere abbonati a questa strampalata e costosa organizzazione monarchica. Troppo bubbo!
Vecchi concetti
Non so se i pennivendoli si sono già stracciate le vesti parlando dello [NOME DI PROGRAMMA VOIP]cast. In sostanza la versione 3 del noto programma consente di aprire delle chat vocali più o meno organizzate e caotiche.

Girandoci in questi giorni se vedono i soliti servizi ai primordi, esattamente come nell'antichità è avvenuto per i CB, le BBS, le radio libere, le tv libere, l'x.25, la chat testuale o i newsgroup (non ho visto l'epoca delle tavolette di cera ma penso proprio che sarà successo lo stesso anche allora).

Così mi aspetto che i pennivendoli ""indaghino"" i meccanismi della massa, il casino, l'effetto multinazionale (es. quando una volta si iniziava chiedendo da dove chiami la risposta era del tipo "dalla tal via" e già sembrava lontano, oggi la risposta è "dalla tal nazione" è già ci si lamenta delle prestazioni della connessione satellitare) e via di bubberie.

Da notare anche come alcuni concetti tecnologici si siano un po' persi nel crollo del 2000. Es. i personal web server, oggi con le moderne tecnologie sarebbero interessanti, però i virus li hanno stroncati. Le porte sono chiuse e non basta un apache su mac ad imporre un modo diverso di comunicare.

Ma è questo il web 2.0? Boh, a me pare un 1.01 scarso scarso, però non uno 0.99. Almeno l'extra banda esiste anche nel mondo bubbo.

16 dicembre 2006

Volenti
Ho letto di azienda europea che ha tirato fuori un tubero OGM modificato in modo particolare per la produzione industriale di prodotti con amido.

Ohh, bene! Almeno un esempio europeo di come il cuore degli OGM siano i brevetti e non i bambini poveri che, notoriamente, NON mangiano patatine e merendine.

L'euroburosauro doveva concedere l'autorizzazione ma, al solito si perso tra sì, nì, forse e no è così non ha approvato la bubberia transgenica.

Il burosauro, come si vede bene negli zoo, ha molte teste e così la bocciatura di una non vuol dire che le altre non approvino e autorizzino. E così sarà, dato che l'azienda non molla e prima o poi una testa che dice sì (e intasca) la si trova.

Questo è il punto chiave dell'eurodemocratura: NON MOLLARE. E' così per i brevetti, per la cossuttazione europea, per le porcate ambientali, per i medicini, per l'iniquo compenso ed ogni altra eurobubbata. Prima o poi non c'è bubberia che non sia approvata. L'unica eccezione è che il proponente non abbia più interesse alla cosa. Troppo bubbo!

15 dicembre 2006

Il pericolo della democrazia
Il bello della democrazia (per chi ci piace) sono tre:
- qualsiasi sia il sistema elettorale è sempre democratico, purché ogni tanto si voti (detto anche regola ONU);
- la democrazia non è un sistema perfetto ma è il migliore che c'è. Chi vorrebbe migliorare il sistema non-perfetto è chiamato, democraticamente, terrorista;
- fascista non è il contrario di democratico.

Va notato però che in passato democrazia ed elezioni erano sinonimi mentre oggi il sinonimo è "brogli elettorali".

Qualche giorno fa si sono chiuse le elezioni presidenziali in un paese amico dei nemici. Il presidente è stato riconfermato con il 60% dei voti da un numero di osservatori internazionali superiore al numero dei votanti, e gli oppositori? Brogli!
Figuriamoci tra le pizze dove non mi risulta che si siano mai tenute elezioni (a partire da monarchia-repubblica, prima non so) senza brogli di qualche tipo. Del resto in un posto dove "fare il furbo" vuol dire truffare è logico che chi aspira ad essere considerato onorevole sia un po' losco...

Comunque vivendo tra le tapas molte cose sono incomprensibili (e fortunatamente, indifferenti). Ad esempio non capisco perché per contare il 100% delle schede servano 12 ore mentre per contarne il 10% servono 7 mesi. Strange math!

Così la democrazia è in pericolo! Mettiamo che poi si debbano ricontare tutte, però con il nuovo ritmo. Alla fine si deve allungare la legislatura perché le schede non sono ancora state contate!
E se poi il risultato cambia? Ci sono due possibilità:
- subentra il vecchio governo senza elezioni per fare la legislatura prima;
- si rivota per la legislatura prima e non per quella nuova che va persa.

Insomma si salterebbe comunque un giro di elezioni che sono però l'asse portante della democrazia! Forse è per questo che è più corretto parlare di democratura, o forse perché la distanza tra la monarchia regnante e i bubbini è talmente grande che qualcuno si aspetta fischi e riceve fiaschi (sulla cocuzza). Troppo bubbo!

14 dicembre 2006

Locale e globale
Sarebbe interessante applicare il meccanismo dei video ripresi con il telefonino ad altre realtà che si basano sulla non circolazione delle informazioni.

Un caso che mi piacerebbe molto vedere è quello delle assemblee sindacali. Che cosa succederebbe se i metalmeccanici vedessero un'assemblea dei dipendenti pubblici? Se i dipendenti di un tal ente pubblico sentissero lo stesso sindacalista parlare in un'assemblea del tal altro ente? Se gli impiegati di una bagnarola privata prossima al trasferimento in Slovenia vedessero un'assemblea dei bancari?

Forse tutti ne ricaverebbero interessanti insegnamenti e i lavoratori sarebbero più uniti perché più vicini gli uni ai problemi degli altri.

Analogamente mi hanno colpito due articoli sullo stesso tema, uno italico e l'altro 'mericano. Si parla dell'offerta flat VoIP di una nota azienda che conta più di 135 milioni di clienti worldwide (flat per le chiamate verso POTS e mobili USA, PC-PC sono e restano gratis).

L'italico parla di "prezzo estremamente competitivo dell’abbonamento forfetario". Il 'mericano ricorda che "Those calls had been free since last spring".

Quando il 'mericano dice che il servizio VoIP del tal operatore ha generato nell'ultimo anno "$50 million in revenue" molti potrebbero essere contenti. Ma giustamente il giornalista USA ricorda che il padrone del servizio VoIP (che ha un altro biz come tipico) ha visto "$1.45 billion in total revenue".

Il punto di vista è diverso perché ambo i bubbi conoscono (forse solo) il mercato in cui sono. Uno ne parla raffrontano il nuovo con il vecchio e l'altro teletrasporta concetti e numeri tra le pizze ricavando un'immagine un po' alterata della situazione.

Questo è il punto. Vedere i video che ti immegono in un'altra realtà altera molto il bubbo.
Ah, viaggiare!
La marea di bubberie che i pennivendoli dicono sui temi aerei e di trasporto credo sia egualiata solo dai temi di diretto interesse dell'editore/inserzionista pagante.

Qui tra le tapas c'è agitazione per la possibile sospensione della licenza per una compagna aerea che ha puntato su tariffe basse. I clienti hanno reclamato massivamente per forti ritardi, stop non previsti, cancellazioni improvvise, ecc. ecc. e ora il buon regolatore pensa ad una misura che lascerebbe 300.000 felici possessori di biglietto già acquistato a terra in occasione delle vacanze di natale, ovviamente nell'interesse dei clienti stessi! Bah, forse i clienti preferirebbero ben altre tutele, ma più di tanto non si può pretendere dai bubbi regolatori e quindi, forse, tutti a terra a cercare altri voli e a ringraziare le authority.

I pennivendoli si sono affrettati a far notare come le compagnie low-cost possano incorrere in questi problemi, la concorrenza, i prezzi bassi e via bubberie.

Io ho ben presente il caso di una compagnia di alto-altissimo costo che provoca normalmente i problemi che qui porterebbero al ritiro della licenza senza che nessuno si lamenti troppo. Inoltre questa high-cost perde e ha perso una massa di denaro tale che se viene ritrovata siamo tutti ricchi. Come ho presente il caso di low-cost di grande successo finanziario e organizzativo.

I pennivendoli vorrebbero legare il basso costo alla sicurezza, dimenticandosi che la sicurezza dovrebbe essere garantita dalle leggi e non dalla pia volontà o abilità della compagnia (cfr. il solito polonio).

Inoltre i pennivendoli hanno instillato nei bubbini l'idea che si può acquistare un biglietto aereo per un volo di linea "last-minute". E' vero che in qualche nazione/compagnia/tratta/orario/aeroporto ci si può presentare in aereoporto e partire a basso costo se c'è posto... ma in quasi tutto il mondo non è così. Eppure ho visto personalmente dei bubbini che si aspettavano di poter partire a basso costo acquistando il biglietto al bancone dell'aeroporto (quando solo le spese di emissione sono pari all'importo che si desidera pagare).

Non so se i bubbini sono particolarmente ricettivi per alcune bubberie o se i pennivendoli martellano di più sui concetti bubbi, comunque il risultato complessivo è davvero troppo bubbo.

12 dicembre 2006

Segnali di bubbità
Spesso per riconoscere il bubbo o per determinare il grado di bubbità basta un'occhiata però talvolta non è così semplice perché la relazione può essere mediata da mail o telefono, perché l'interazione può essere ridotta e mascherare la vera bubbità (tipico esempio l'affitto auto), ecc.

Una delle frasi che generalmente sono un segno di bubbità è "Secondo me".

Ci sono tre tipi di "Secondo me":
1) Quello non-bubbo, lecito e raro. Ad esempio "Secondo me la minestra è troppo salata". E' corretto perché il gusto è un mix di sensibilità personale ed esperienza e non qualcosa di universale.

2) Quello stupido e frequente. Ad esempio "Secondo me Dante è un grande poeta". Siccome non sei il primo a leggere Dante e facilmente non sei il più saggio critico vivente la frase è stupida e abbastanza bubba.

3) Quello bubbo al massimo grado. Ad esempio "Secondo me nel medioevo bruciavano le streghe". Non si può dare un parere soggettivo su qualcosa di storicamente chiaro se non come modo per dire "non ne so nulla, non ci capisco un cazz*, non ho studiato, sono un povero bubbo tanto ignorante quanto arrogante".

Tuttavia la manifesta stupidità del bubbo è un ottimo modo per sapere con chi ci si relaziona e per gestire la comunicazione di conseguenza.

Così anche il "secondo me" è, a suo modo, utile. Secondo me.
Advertising
Acquistando un certo sw per il backup mi danno in omaggio uno shredder sw per cancellare definitivamente i files.

Dal punto di vista marketing è corretto però... è come se non mi dessero nulla! Troppo bubbi!

11 dicembre 2006

MVNO tra le tapas
Mi pare che i quattro siti di tecnologia in italiano che leggo non hanno ripreso le info sul mercato degli operatori mobili virtuali che sono comparsi tra le tapas.

Credo che i traduttori siano al lavoro perché le notizie sono molto interessanti.

Intanto c'è da notare che i nuovi operatori (principalmente brand affermati nel mercato iberico) puntano su:
- servizi semplici (voce+sms)
- prezzi semplici (e più bassi)

Due esempi:
- tutte le chiamate (fissi, mobili, trasportabili e fissati male) 15 cent al minuto, SMS a 13 cent
- altro operatore 12 cent al minuto + 12 di scatto alla risposta, SMS a 10 cent PERO' consumo minimo di 6 euri cada mese (pena 20 frustate + quanto manca ai 6 euri).

Chiaro perché succede questo. Checchè ne pensino i favorevoli alla tobin tax quando un mercato ha alti margini arriva qualcuno che si accontenta di margini più bassi partendo con costi più bassi dei grassi operatori già presenti su quel mercato.

Qualche volta i meccanismi economici di base, quelli che capirebbe anche un ministro, funzionano. Il problema è capire, e qui il ministro non riesce, che non è sempre così.

Poi il nuovo operatore buono si imbubbisce, ricomplica le tariffe, cerca di spremere le nicchie con servizi da incubo, si fa fregare dai tecnobubbi, picchia i clienti, ecc. fino a quando viene comprato da una grossa compagnia.

A questo giro 170 vogliono essere operatori virtuali tra le tapas. Ah, il bello dei mercati vivaci, tutto speranze e biz plan bubbici!
La sicurezza aerea
La soppressione della libertà di parola non consente neppure su un blog bubbico di citare innumerevoli esempi di come i controlli in aeroporto siano basati sulla bubbità, il tradizionalismo, l'ignoranza e la più totale incapacità di svolgere bene un compito bubbo.

Tanto tutti hanno la propria storia di quando avrebbero dovuto volare fuori, attaccati all'ala, e invece hanno compromesso la sicurezza del volo così e cosà.

Due punti sono interessanti:

1) Il polonio che dalla Polonia è finito nel thé passando per gli aerei, gli aeroporti, le valigette diplomatiche e le ambasciate di mezza europa. Ok, il polonio non è liquido, in genere, ma se si vieta il trasporto della mozzarella in cabina (non scherzo) forse un controllino al polognino bisognerebbe anche farlo. Sempre che a portarlo non sia un bubbo di quelli grossi, che hanno il diritto mondiale di uccidere qualche centinaio di bubbini aviotrasportati senza tante storie.

2) Prima dei concerti di musica classica in diversi teatri ho sentito un annuncio "Spegni il cellulare bubbo!" davvero ben fatto ed efficace. Gisuto prima che entri il direttore si sente il trillo di un cellulare e poi il messaggio che invita a controllare lo spegnimento del terminale. Ecco una buona comunicazione! Non il solito blabla che gracchiando fuoriesce da un sistema di amplificazione costruito dal figlio del direttore usando il materiale della prima dispensa del corso di elettronica in edicola.

Tragicamente la stupida normativa europea sui liquidini e gli shampuu non può essere soppressa. E se poi il legislatore tira giù un aereo con il siero della mozzarella? (n.b.: negli stati democratici la legislazione sulla sicurezza è scritta dai terroristi, negli altri pure). L'europa è la migliore garanzia per cancellare micro-diritti e mini-facoltà sostituendoli con stupidità e bubbità, anche se per anni i governi nazionali si sono difesi bene. Troppo bubbo!
Critiche alla serie "Capire un cazz* - L'elettronica" ???
Ho appena pubblicato due commenti relativi al post sui condensatori al tantalio che richiedono qualche precisazione.

1) Il bubbo non può essere condraddetto direttamente altrimenti si ribella e morde. Chi legge o scrive qui inanzitutto deve capire la mente del bubbo. Indagare il modo di ragionare bubbo è l'unico vero scopo di questo blog, se poi si parla anche di politica, ITC, marketing e management è solo un bonus. I bubbi dominano e dominiranno il mondo, le altre branchie delle scienza servono solo a passare il tempo in attesa del pieno dispiegarsi della supremazia bubba e della conseguente fine del mondo.

2) Bubbo Bubboni è, essendo bubbo, arrogante e presuntuoso. Però la serie "Capire un cazz*" parte dall'idea che il commento di Bubbo Bubboni è corretto e acuto. Essendo bubbo non viene e non verrà MAI spiegato. Chi non lo capisce non ride, esattamente come il pennivendolo che ne è il vero autore.

3) Magari ogni tanto parlo anche di elettronica, fermo restando il punto uno.

02 dicembre 2006

Fiera dell'inutilità
Riassumendo:
- 1 ristorante di sushi che non potrà essere più frequentato (anche se io non ci sono mai andato perché era caro);
- 3 aerei radioattivi (risparmio su luci di emergenza in cabina, però si costringono i proprietari a raccontare un sacco di cucche, bisogna programmare con cura la rotazione degli equipaggi perché non muoiano troppo presto e/o non vincano eventuali cause contro la compagnia, ecc. ecc.);
- 1 spia morta;
- 1 spia che forse non potrà fare shopping natalizio;
- 300 passeggeri che moriranno di cancro anzitempo;
- ridicolizzazione (casomai ce n'è fosse bisogno) dell'europa e delle sue stupidissime norme sul trasporto dei liquidi in aereo;
- lavorio di pennivendoli per tranquilizzare, minimizzare, nascondere, tutelare;
- coinvolgimento della Polonia in un affare losco.

Perché la Polonia? E il polonio da dove si estrae? Se il Germanio viene dalla Germania, il Cilicio dalla Cilicia, lo Stronzio dall'Italia è palese che il Polonio è fornito dai polacchi.

Però è sempre un errore guardare solo ai costi. Consideriamo gli eventuali benefici:
- chi ficca il naso negli affari dello zar fa una brutta fine;
- lo zar può uccidere tutti i giornalisti che vuole (per ora ne ha ammazzati 12, ma non ha detto di aver finito);
- non è un problema se si sa che lo zar uccide chi lo fastidia, anzi è il normale linguaggio mafioso;
- il mortadella non è comunista, è un fottutissim* democristo.

Infatti non mi pare che il mortadella o il barcarolo abbiano inviato una dura nota diplomatica dopo l'assassinio della giornalista. Si sono limitati a considerare se avevano o meno bisogno di gas per l'inverno e poi hanno agito di conseguenza.

Umm, tutti i costi solo per quattro ovvietà che non scandalizzerebbero nessuno. Niente da fare, con i dati a disposizione non è stato un affare. Però potrebbero esserci altri dati che Bubbo Bubboni non conosce e che potrebbe compensare più degnamente i costi.

Questo è appunto un post inutile, come dice il titulo.

01 dicembre 2006

Il figliuol prodigo
Ah, se i bubbini fossero buoni come l'operatore telefonico dominatore! Come sarebbe bubbo il mondo!

Il dominatore ha chiesto di poter ridurre la gabella per quanti lasciano altri operatori per rientrare, umili e pentiti, tra le file dei propri servi. Da 150 euri si passerebbe, salvo authority, a 75 misere cocuzze.

Che esempio di bontà! Servitori di provata infedeltà sono riaccolti a poco prezzo!

Questo è un esempio di bontà che dovrebbe ispirare i bubbini! Come potrà l'authority negare un parere positivo? Spero che non si limitino ad un comunicato in burocratese ma che esaltino le doti morali che il dominatore manifesta gratuitamente.

Meno male che aumenta anche il canone! Altrimenti ci saremmo tutti scordati che si parla di una grassa azienda commerciale e non di un maestro di marketing!
Ancora appunti sparsi dal Tele coso
Alcuni appuni di saggezza dalle conferenze a cui ho assistito nell'ambito del Tele coso.

1) Così come un fornitore non competitivo ti rende non competitivo, un fornitore bubbo ti rende bubbo.
Ad esempio se una società ingenua si bevesse tutte le stupidate che propone il gestore mobile non avrebbe nessuna possibiltà di offrire al mercato qualcosa di minimamente sensato. L'azienda bubba ti bubbizza e uccide la tua offerta, è essenziale scegliere bene i fornitori.

2) Lamentarsi dell'affidabilità del dato GPS è la principale tecnica per vendere Galileo. Attenzione: la lamentale non nasce da chi usa il GPS ma da chi non lo capisce però vuole vendere il (futuro) Galileo. Questa è una legge di bubbità importante: sempre capire da chi viene la lamentela dato che le lamentele sono un modo per dirigere su altri prodotti.

3) Inizio a preoccuparmi ogni volta che sento la parola "servizi" usata in contrapposizione a "prodotto" o a "tecnologia". Non ho ancora un analisi dettagliata dei casi, ma credo proprio che "servizi" voglia quasi sempre dire "10% ad un bubbo che si frappone tra te e il bene che effettivamente stai cercando". Da verificare.

4) Buona l'idea di notizie geolocalizzabili che ha proposto un pennivendolo! Ad esempio vai a spasso in un vicolo e il tuo device ti avvisa:"qui hanno ammazzato Tizio il tal giorno"; fai due passi nel parco e prontamente ricevi un messaggio:"qui hanno violentato Caia"; vai al ristorante e prima del conto il terminale ti dice:"questo locale è stato chiuso per problemi igenici già quattro volte". Anche i pennivendoli hanno delle buone idee ogni tanto!

5) E' sempre importante capire CHI è il cliente di tecnologia. Quando si approccia una value-chain o un vertical sconosciuto bisogna capire CHI compra senza presumere di saperlo. Ad esempio il carrozziere attrezza i camion per il controllo del trasporto animali. Ecco chi è l'acquirente di servizi avanzati di logistica: non direttamente l'animale o l'allevatore o il macellaio! Non è affatto scontato per chi se ne stà lì con il suo GPS+GSM+controllo porte.

6) Mille modi per uccidere il VoIP. E' palese che gli operatori tradizionali non vogliono offrire il VoIP ai loro sudditi. Il problema che hanno ora è evitare che altri facciano evolvere il mercato. Una europeata che potrebbbe aiutare riguarda la localizzazione delle chiamate VoIP per fini di sicurezza/E-112. Da tenere d'occhio.

7) Anche la conoscenza e la scuola possono essere georeferenziate. Ad esempio passando vicino ad una scuola si potrebbero ricevere i video ivi girati dove si picchiano gli handicappati, ecc. Buona evoluzione di quanto proponeva il pennivendolo. Umm, evoluzione è una parola grossa.

8) "Il beneficio di quest'antenna GSM è che non sembra un'antenna": ebbravo il venditore di antenne. Conosce il suo mercato!

9) Una bubba fa una domanda su multicast e HSDPA rispetto ai problemi di saturazione banda. Il bubbo speaker tenta una risposta su layer SW alti andando totalmente fuori strada. Poveretto! Ero io l'unico in Europa che poteva rispondere correttamente! Tuttavia la bubba, con la sua domanda, ha dimostrato una totale confusione sulle dinamiche di mercato che può avere solo chi opera nella ricerca. Chissà per che azienda lavora? Ahahah.

29 novembre 2006

Clamore sulle schede bianche?
Odo del clamore sulle schede bianche alle ultime finte elezioni ma non ho tempo e voglia di sapere cosa scrivono i pennivendoli della pizza. Anche perché quando arrivano questi clamori è probabile che l'evento """vero""" sia catodico e il resto sia semplicemente un corollario.

Eppure l'autorevole Bubbo Bubboni aveva già il 18 aprile spiegato che i torni non contavano e i dati erano nascosti. Perché i bubbini si agitano ora? Boh?

E se il mortadella non fosse re? Scherzo, si è nella monarchia per diritto di sangue, non certo per quattro schedine che i bubbini farciscono con sottili fette di salame.
La scienza bubba
Oggi si è tenuto un omaggio ai professori e al personale universitario che fu fucilato, cacciato e costretto all'esilio durante il franchismo. Tra di essi c'erano persone di grande valore, un premio nobel (in esilio) e molti innovatori che avrebbero consentito uno sviluppo del paese che invece sprofondò nell'aretratezza tipica delle dittature fasciste.

Gli storici hanno ricostruito anche l'indegno spettacolo dei bubbi che denunciarono e sgomitarono per prendere il posto dei cacciati, spesso senza esserne minimamente degni.

Così l'università locale era arretrata quanto a contenuti ma molto avanzata quanto a forma. Un trionfo delle università bubbe che forse in altri paesi arrivò solo dopo e che oggi è talmente naturale da non essere neppure più paradigma di bubbità.

Quanto al comportamento di chi danneggia il mondo per un vantaggio personale chissà se all'epoca era percepito come naturale. Oggi è logico e razionale quanto un bubbo, al punto che un comportamento anche solo minimamente altruista è spesso incomprensibile e, giustamente, guardato con sospetto.
Tempi duri per gli illuministi
Prime pagine, petizioni su Internet, clamore nelle strade. Il paese delle tapas reclama a gran voce il calvo.
Il calvo sarebbe il testimonial della lotteria di natale che da 6 anni assicurava la vittoria agli uni e la gentile offerta del montepremi a tutti gli altri.
Ora, per cause sconosciute, la pubblicità della lotteria non ha più il calvo e così molti temono la malasorte.

Negli aerei non c'è la fila 13 e molte compagnie non hanno la 17. In ogni caso avere una carta d'imbarco con questi numeri è una fonte di sfiga perché non è detto che il posto ci sia realmente. Ovviamente, l'eventuale mancanza di sincronia tra sistema informatico e mondo reale è pagata direttamente dal passeggero.

Chiunque ha un problema con il pc, prima di capire di cosa si tratta... spegne e riaccende. E spesso, a fronte dalla complessità del sistema e della bubberia dello sviluppatore SW, funziona.

Questa credo che sia la vera immagine della scienza attuale: complessità e lotteria, scienza e superstizione sono intrecciate in un insieme che può solo essere definito bubbo. Lo specialista in un campo è superstizioso e ignorante in tutti gli altri, del resto il famoso metodo sperimentale è bubberia esso stesso. La terra per chi non vola, sembra piatta e immobile. Il sole e le stelle sembrano muoversi. I numeri "vicini" a quello estratto sembrano sfortunati (e la lotteria delle tapas li premia, anche se in misura minore). Capire perché il PC è bloccato richiede stumenti e competenze inimmaginabili.

L'osservazione dei fenomeni non serve ad un fico secco, non prova, non dimostra e non convince. Il bubbo prevale sulla scienza e la superstizione è una scienza da cui molti possono trarre profitto esattamente come dalla medicina o dalla fisica.

27 novembre 2006

Ancora dal tele coso
Il progetto di rete europea di satelliti è un'altra di quelle cose che è meglio toccarsi quando se ne parla.
Oltre alle solite caratteristiche delle europeate ha un competitor non da poco, cioè l'attuale sistema GPS. Il problema è che il GPS è vecchio, ma è gratuito e i ricevitori (oggi) costano pochissimo.

Così il bubbo trafficante d'armi che doveva vendere il *futuro* sistema europeo ha citato un brillante caso d'uso.

Il GPS è 'mericano e i 'mericani lo spengono tutto o in parte quando gli gira causando i presumibili danni agli autotrasportatori immigrati che girulano per lo stivale.

Ad esempio il bubbo diceva quando ci sono conferenze di Bubbi Grossi a Roma spengono il GPS per non agevolare i terroristi. Viceversa con Galileo il problema non si pone perché è/sarà gestito commercialmente dagli europei che, pagando, assicurano/assicureranno sempre il segnale.

Bell'esempio... e meno male che il bubbo conferenziere non si rendeva conto di quello che diceva... Troppo bubbo!
Il circolo
"Se odia parlare con una macchina prema 1"

Questo titolo mi ha ricordato la domanda di un sondaggio, ovviamente truffaldino, che ho letto di recente.

"Sei favorevole all'uso di OGM se servissero a risolvere il problema della fame nel mondo?"

Ovviamente tutti sono contrari alla fame, però se uno è contrario agli OGM e pensa che non ci sia nessuna relazione tra OGM e fame nel mondo non c'è una risposta adeguata a rapprentare il propro pensiero. La risposta sarà sempre immagine del pensiero altrui (che, guarda un po', è favorevole agli OGM).

Bubbo manipolare il risultato dei sondaggi attraverso le domande, in mondo che qualsiasi risposta sia quella voluta. Troppo bubbo!

26 novembre 2006

Appunti dal tele coso
Sono andato al tele coso per sentire le novità da una delle aree tecnologiche che più ridono in questo momento cioè quelle legate alla mobilità.

Babbo natale continua a portare navigatori satellitari, gli utenti sono contenti di nuove funzionalità di cui capiscono perfettamente l'utilità, il mercato gira alla grande, i nuovi prodotti sono sempre migliori e più economici, tutti sono felici. O meglio, *quasi* tutti.

Al tele coso è intervenuto un bubbo operatore (sponsor di livello superbubbs dell'evento). Nero, nerissimo di rabbia. Schiumava mentre accusava tutto e tutti:
- le PMI pensano solo a soluzioni verticali non interoperabili;
- i costruttori di apparati standalone non portano soldi all'operatore;
- gli utenti sono ignoranti e non comprano servizi ma solo cartine e apparecchi per sapere dove sono.

La soluzione?

- L'operatore ha integrato TUTTO nella sua rete (slide con, non scherzo, almeno 30 blocchi. Credo che oltre a me solo altri 3 in Europa saprebbero riconoscere TUTTI gli acronimi presenti sulla slide. Non so se negli USA e in Giapponi c'è qualcuno che potreva capire la slide perché in genere sono più forti su altri standard).
- L'operatore fornisce TUTTI i servizi possibili legati alla telemobilità.
- L'operatore è il cuore della telemobilità, ha lanciato TUTTI i satelliti attuali e futuri, ha inventato le coordinate, ha fatto il mondo rotondo in modo da poterci mettere i satelliti intorno. Prima dell'operatore la terra era piatta e il traffico dati wireless non era neppure in commercio.

Mai visto uno così incazzat* contro un mercato ricco e felice. Vero che questo mercato è ricco e felice perché l'operatore non è riuscito a bloccarlo, anche se con Galileo ci sta provando, però qualche briciola per i bubbini potrebbero anche lasciarla!

Una cosa però proprio non ho capito. Perché sponsorizzare l'evento se poi loro sono così incazzat*? Troppo bubbo!

24 novembre 2006

Capire un cazz* - L'elettronica
"I condensatori fatti di tantalio hanno una capacità senza pari di sopportare alti voltaggi ad altissime temperature"

Ma, dico, è un articolo sui telefoni cellulari. Come si fa a pensare che i cellulari richiedano componenti per alte tensioni e temperature?!?

Ma come diavolo usano il cellulare i pennivendoli? Tenendo la testa nel forno?
E come li alimentano? Con le pelli di gatto? Attaccandoli ad un elettrodotto russo? Boh?

Troppo bubbi!

22 novembre 2006

Tempi duri per 007
Ammazzato un bubbo politico nel paese dell'alberello due punti restano oscuri:

- nelle foto sui giornali si vede che i colpi hanno sbucazzato il finestrino lato guida (che non si è rotto, vetro robusto ma non basta mai). Possibile che un ministro guidasse da solo? Credo che tra le pizze sia impensabile. Hanno ucciso anche la guardia del corpo, forse le foto lato guida erano le uniche disponibili. Boh?

- Molti governi hanno accusato una nazione di aver organizzato l'assassinio. Eppure quella stessa nazione è stata tra le prime ad esprimere le proprie condoglianze. Possibile che non siano stati sinceri nel comunicare i propri sentimenti? O forse hanno anticipato troppo le condoglianze? Boh?

Del resto è un mondo duro e senza limiti. C'è stata una cenetta tra un paio di spie, una è stata avvelenata e l'altra si è salvata perché non ha mangiato. Pazzesco. Se le spie non possono mangiare bene al ristorante ma che mondo è? Restano solo le bionde, il famoso aperitivo con shekerato, le auto da corsa e poi le spie fanno un vita da travet, come tutti.

Di questo passo anziché desiderare di fare lo 007 i bubbini vorranno fare, chessò, il bubbo statale!

21 novembre 2006

Le scuse del famoso architetto
Contemplando le stragi al buon gusto e al buon senso compiute dal "famoso architetto" nella città gianduiotta non posso che ricordare con piacere una scena di un recente film. Un grande artista distugge a bastonate il modello di una costruzione fatta da un giovane architetto. La scena è selvaggia e si sarebbe quasi tentati di provare compassione per il giovane le cui aspirazioni sono brutalmente bastonate.

Poi basta un giro nella città gianduiotta, o un duemila passi cercando il gate in un moderno aeroporto, e si auspica che (i modellini di) tanti "famosi architetti" siano randellati di santa ragione da un manipolo bubbi inferociti.

Tuttavia una piccolissima scusante c'è. Ho notato come praticamente tutte le opere del "famoso architetto" sono fissate con dei bulloni. Un qualsiasi palazzo antico è di pietra/mattoni/cemento ma le disastrose opere moderne aggiungono sempre i bulloni.
Un po' come se il grande nome dicesse: "ok, vi ho fregati con una bubberia orrenda costata miliardoni. Però un giorno, casomai prevalesse il senso del bello e finisse Tangentopoli-II, potete sempre smontare tutto e vi riprendete lo spazio."

Così è come nel film: soddisfazione e un pelo di pietà. Il tutto schiantando l'immonda opera archittettonica con un randello bubbo.

18 novembre 2006

Il giornalone bubbone
Mi manca sempre una bella esperienza di marketing consumer, così mi appunto qualche nota su un caso interessante.
Nella città gianduiotta lanciano la nuova veste di un quotidiano impresso su alberi morti (o uccisi per l'occasione).

Uno degli slogan è
+pratica / +pagine / +colore
che, tradotto dal markettaro, significa
+piccola / +pubblicità / +scarsa qualità di stampa.

E' sicuramente un prodotto difficile da piazzare, ma lo slogan mi sembra corretto. Sarebbe sbagliato dire "autorevole" o "accurata" o "profonda", nessun giornale della pizza è così, vuoi perchè ci scrivono i pennivendoli, vuoi per una lunga tradizione storica che lega i giornali all'industria e ai relativi interessi.

Inoltre il bubbo medio acquista il giornale su alberi morti inquanto oggetto fisico e non perchè ha un contenuto capace di facilitare lo sviluppo neuronale.

Il bubbo, ad esempio, usa il giornale per pulirsi, lavare i vetri del biturbo, ammazzare le zanzare, avvolgere la verdura, sapere che giorno è, che tempo fa e quali programmi ci sono alla tv.

Oggi il giornale pizzaiolo è appunto una protesi della TV e non un accessorio della mente bubba.

L'articolo tipico inizia sempre con "ieri nella trasmissione di (NOME BUBBA TV) tizia ha detto che tromba così e cosà" oppure, se è un articolo sulle vite dei reali, "ieri nella trasmissione di (NOME BUBBO TV) il suddito ha magnificato la bella faccia del re" e poi via sparolando ad uso solo di chi ha visto la trasmissione.

Quindi quella del giornale in questione è una buona campagna, centrata sulla fisicità e non sui contenuti buoni e saggi.

Del resto per quelli c'è già questo blog.

17 novembre 2006

Lo stipendione del capone
Sono sempre stupito e rattristato dalla insensibilità dei bubbini che sembrano non prendere esempio dai buoni sentimenti quotidianamente esibiti dai nobili della attuale monarchia regnante.

Ad esempio molti ignoranti si lamentano degli enormi stipendi dei caponi di grosse aziende di nomina reale. Bubbis Planoni e Bubberi Ferricortis sono tra i tanti che insaccocciano milioni di euri senza fare poi molto, in apparenza.

I bubbini dovrebbero felicitarsi e non ricriminare: cosa potrebbero mai fare nella vita Bubbis e Bubberi se il re non avesse avuto pietà di loro? Come manager sono scarsi, in altri paesi sarebbero presi a calci nel sedere per la massa di cavolate già fatte, per i lavori di fatica non sono adatti, per quelli di concetto non hanno testa. Ma ecco che, dimostrando una grande benevolenza, il re ne ha pietà e il colloca nell'olimpo dorato dei caponi bubboni.

Ovvio che, ispirati dai reali sentimenti, i caponi si sentiranno in dovere di ricambiare la generosità del re. Ma, avendo un buon stipendio, è un problema ritornarne un po' a chi li ha benignamente posti tra gli agi? Ovviamente no, anche perché è sicuramente di aiuto alla salute del capone ricambiare l'affetto ricevuto.

E qui i bubbini dovrebbero ispirarsi, versare anche loro dei soldi dove e come il re indica come segno di gratitudine per la loro stessa vita.

Invece no, i bubbini se lo sapessero si lamenterebbero, direbbero che sono denari più o meno pubblici rubati, se non allo stato, sicuramente agli azionisti, e via bubbeggiando.

Ingrati! A voi non vi faranno mai caponi! Prima imparate a beneficiare chi vi beneficia e poi se parla! E meno male che, da bravi bubbini ingnoranti, non sapete quanto sono generosi i bubboni caponi con i soldoni degli stipendioni!

16 novembre 2006

Mai dire mai
Ogni tanto i bubbini ricordano quella storica frase di un capone che negli anni 50 prediceva che nel mondo non ci sarebbero stati più di 4 o 5 computer. I bubbini ridono, considerando che oggi ci sono milioni di pc sparpagliati ovunque.

Tuttavia prima di sbellicarsi è meglio essere sicuri che la storia sia finita, dato che le cose possono sempre cambiare. Inoltre una massa di bubbi che non ha ancora capito se è meglio o no mettere tutte le uova nello stesso paniere o che non ha la fila 13 sugli aerei dovrebbe essere mooolto ma mooolto umile.

Così guardando la città gianduiotta dall'aereo vedevo che qui il natale è già ufficialmente iniziato, con babbi natale e alberelli illuminati nel parcheggio dei supermercati.

Il cattolicesimo, appena ebbe la forza di farlo, "prese" le feste pagane usando le stesse date in modo da:
- fare festa
- sopprimere il culto pagano in modo semplice e rapido

Però la storia delle religioni non si era interrotta! Oggi i pagani si sono ripresi tutte le feste (da hallowen al natale).

14 novembre 2006

Il titolazzo
[NOME PAESE DOVE E' AVVENUTO UN FAMOSO DELITTO]: la [NOME SOSPETTATA, MADRE DEL BAMBINO UCCISO] se c’era, dormiva

Ogni tanto i pennivendoli fanno ridere sapendo di far ridere. Credo.

12 novembre 2006

Esprimere espressioni
Con dispiacere ho dovuto respingere un commento di Anonymous che indicava da quale testata on-line ho preso una delle frasi della serie "Capire un cazz*".

Un buon autore scrisse che dire che la legge è uguale per tutti equivale a dire che sia ai ricchi che ai poveri è proibito di dormire sotto i ponti o di chiedere l'elemosina.

Analogamente oggi non c'è una tutela che consente di esprimere delle bubberie senza timori, non esiste un ambito di persone libere che possono capire di sole cosa è bubbo e riderci sopra. Qualsiasi opinione, bubba o saggia, può essere considerata diffamazione, violazione di copyright, calunnia, lesione della privacy, causa di mancati guadagni, informazione finanziaria non autorizzata, violazione delle leggi stabilite dalla sacra lega dei pennivendoli, bubberia carcerabile, violazione di brevetto, apoteosi di reato, abigeato, concussione, minaccia, sollecitazione non autorizzata al pubblico risparmio, causa di allarme tra i bubbini, rivelazione di segreto di stato e industriale, induzione al suicidio, ecc.

Basta considerare la tipica frase che si trova su questo blog: "L'UMTS è una bubberia, fatta da bubbi, bubbamente, per altri ancora più bubbi". Oltre a tutti reati indicati sopra ci sta anche l'associazione a delinquere con gli utilizzatori di GSM.

E' vero che in una democrazia puoi dire quello che vuoi tanto nessuno ascolta, mentre in una dittatura non puoi dire nulla perché c'è sempre qualcuno che ascolta.
Però noi viviamo in una monarchia: alcuni bubbi grossi sono al di sopra della legge e possono dire quello che vogliono, altri sono sempre al di sotto e possono dire solo quello che ritengono non gli farà danno dopo averlo detto.

Pertanto qui non ci sono quasi mai nomi, riferimenti precisi a fatti, ecc. Qualche volta mi spiace perché magari il testo è poco comprensibile e, se lo rileggo dopo un po', non mi ricordo più di chi si parlava. Analogamente non metto praticamente mai link e immagini, non cito testi di canzoni, ecc.

Ora non ho tempo di sviluppare il ragionamento sulla legge, però credo che se scrivessi come se in questo mondo si potessero esprimere liberamente delle opinioni in poco tempo non avrei la possibilità di sviluppare altri ragionamenti bubbici.

11 novembre 2006

Quel bubbo del sindaco
In un comune hanno vietato la circolazione della auto Euro 0 in una certa fascia oraria e in certi giorni.

Mi chiedevo se le emissioni della differenza tra auto Euro 0 e Euro 1 erano superiori a quelle necessarie per produrre una nuova auto Euro 4... quando ho capito l'errore.

In [NOME NAZIONE] il sindaco ha una responsabilità diretta se le emissioni in media superano certi valori per certi periodi.

Viceversa il sindaco se ne strafotte se ci sono delle emissioni nelle nazioni dove si producono le auto.

Applicando la logica bubba si capisce che le emissioni sono, mondialmente, superiori ma ininfluenti per il sindaco bubbo.
Ricercare fondi
¿¿300 milioni di euro di tagli alla ricerca previsti dalla finanziaria??

Ma come cazz* è possibile che ci fossero ancora dei finanziamenti alla ricerca nel paese della pizza? Boh?

Comunque a ragione Bubbo Bubberi, autorevole Ministro della Ricerca Suprema e della Scienza Militare Pacificatrice: "tutti i laboratori inizino immediatamente delle ricerche segretissime sull'invisibilità per sostenere l'immane sforzo bellico in cui è impegnata la nazione a difesa dei propri interessi economico-mafiosi e delle seggiole che detiene negli organismi bellicosi mondiali".

Così il problema è risolto: appena non vedrà più l'ombra della ricerca sarà... un successo!

10 novembre 2006

Lamentele sul DVB-H
Ho visto un articolo sul DVB-H su un noto (e buon) sito di tecnologia. Non sono d'accordo. Il DVB-H in [NOME NAZIONE] non è mal messo perché in se non serve ma perché l'offerta è stata e sarà disastrosa. Il marketing degli operatori ha colpito duramente una tecnologia che doveva ancora partire, uccidendola prima che si formasse la massa critica. Così la partenza vera, se l'operatore la tollera, sarà molto più avanti. Tuttavia il rischio di finire come il push-to-talk è tutt'altro che scampato.

I risultati sono i soliti:
- numeri nascosti
- rapporti degli analisti falsi
- prezzi assurdi e quindi offerte a costo zero per tot mesi (poi la teorica mazzata, ma il cliente è già scappato)
- pochi (o uno) terminali
- niente di free, si paga con la legge dell'operatore: sempre-tanto-comunque-subito

La riprova che la TV mobile "serve" l'ho avuta qui al SIMO: player MP4, TV portatili DVB-T (davvero portatili, non trasportabili), lettori DVD portatili anche da auto, decoder DBV-T USB per notebook abbondano e sono accolti con interesse. Quando per pochi euri posso avere la TV sul portatile sarebbe il caso di parlare di trionfo della TV mobile, solo che l'analista non capisce il mercato e l'operatore non capisce il business.

Solo una minaccia non si è ancora abbattuta sul già morente DVB-H di [NOME PAESE]: le applicazioni fatte dall'operatore. Mah, forse un errore in meno rispetto al solito? E' presto per dirlo.

Leggendo l'articolo però mi sono ricordato di un'altra legge importantissima delle tlc mondiali. Gli operatori, ancora oggi, non hanno mai capito e voluto Internet. Sono sempre fermi al V.23 e ai walled-garden. Le tecnologie possono mutare, gli anni possono passare, gli armadi posso riempirsi di scheletri, ma l'operatore vuole sempre e comunque fornire sia il trasporto che i contenuti. E ha pure l'idea che se non lo fa lui non lo farà nessuno e il trasporto non sarà venduto. E così facendo fa e farà sempre la fine del bubbo. E non è una bella fine.

09 novembre 2006

L'attor giovane
Un noto principio tecnologico afferma che non si puo' fare per tutta la vita l'attor giovane. Cioe' se una tecnologia e' sempre lili per partire ma non parte mai c'e' qualcosa di importante che non funziona.

Un esempio sempre buono e' il riconoscimento del parlato.

Dall'idea di sostituire la segretaria (che nell'antichita' scriveva le lettere per conto del capone) a quella di sostituire l'addetto al call center, siamo sempre a baracche semifunzionanti che pretendono o un dizionario di cinque parole o che parli come un bubbo cretino che fa gli esercizi di dizione.

Ieri qui al SIMO (come lo SMAU ma spagnolo, solo che e' bello, vitale con gente felice e grandi aspettative tecnologiche) una nota societa' di software non-libero presentava ad almeno 300 bubbi sviluppatori la nuova piattaforma integrata di sviluppo ultrabubba versione 3.0. Con trumenti di sviluppo mostruosi che integrano l'integrabile, supportano il supportabile e abilitano a scrivere bubberie inimmaginabili (es. menu' con controlli ruotati o basati su skin, ecc.).

La demo si basava sulla realizzazione di un sistama di crm per un'azienda immaginaria. Tutto bene, compresi i video integrati con menu' a tendina e pulsanti obreggiati in giallo, poi arriva il micidiale riconoscimento vocale.

Due linee di codice, richimato il dizionario spagnolo e via.

La frase che il bubbo demo doveva pronuciare era "el ratón no funciona". Subito appare "el no funciona". Nuovi tentativi, iniziando via via a parlare come un cretino portano a "el funciona" come miglior risultato. Parlando forte e chiaro "hezbolla funciona" (tutti a ridere, la societa' in oggetto e' USA). Parlando a carateri staccati, lento, forte e chiaro "el no decepciona" (egli non tradisce, giu' altre sonore risate).

Ok l'effetto demo, ma fino a quando chi si occupa di riconoscimento della voce non conosce anche un po' di sviluppo HW DSP... meglio limitarsi a "B - U - B - B - O" e poco piu'.

07 novembre 2006

Contro la pena di morte
Il responsabile della morte di almeno 46.630 in Iraq (cfr. IraqBodyCount, della guerra in Afghanistan e delle relative vittime, della condanna a morte di oltre 150 persone quando era governatore, della soppressione delle libertà civili nel proprio e in altre nazioni nonché di innumerevoli altri crimini contro l'umanità, la fede, il progresso e la razionalità non va comunque punito con l'impiccagione.

Il mondo intero potrebbe facilmente disarmare il criminale ed impedirgli di uccidere ancora.

Forse il partito di George W. Bush perderà queste elezioni: è inutile impiccare il bubbo malvagio quando potrebbe essere curato e un giorno, forse, guarire.
Authority per l'energia europea
Non ci sono mai state tante Authority per la privacy... e non c'è più privacy neppure nel paese della birra calda, dove il termine e il concetto di "privacy" sono stati inventati. E' praticamente impossibile uscire di casa a piedi o in auto senza essere visti da una telecamera (di sicurezza, per carità!) o non ricevere spam e telefonate pubblicitarie o evitare di provare con il sangue (=biometrica) la propria identità (ma con l'europa non doveva essere inutile anche la carta d'identità? Boh?).

Non ci sono mai state tante Authority per le telecomunicazioni... e i reclami, le denunce, i problemi con le telco sono a dei livelli incredibili. Prima di cambiare gestore chiunque si chiede "Quanti problemi avrò?", "Riuscirò ad ascoltare l'opera omnia di Ludwig van Beethoven solo chiamando il call center?" e simili. Alcuni sono riusciti a farsi rimborsare il danno biologico patito per le vessazioni da call center di operatore telco!

Ora il mortadella vuole l'"Authority per l'energia europea".

Bubbamente ho una scorta di pile ricaricabili, mi manca solo un caricabatterie solare. Almeno fino a quando non ci sarà anche l'"Authority per le energie alternative" sono a posto...

06 novembre 2006

Niente liquidi
Ok, i pennivendoli si sono distinti nel propagandare la questione liquidi/voli. Del resto nasce da un comunicato europeo grafico, di due paginette illustrate. Non era difficile, tutto sommato, neppure per loro.

Il fronte frequent flyer invece è stato carente.

Sono frequent flyer di praticamente tutte le compagnie (per via delle allenze o direttamente) e ho ricevuto solo 1 mail con buon anticipo, ben fatta, che spiega la questione senza errori.

Il vincitore del concorso di marketig e comunicazione è una piccola compagnia aerea che vola solo alle isole Canarie...

Quello che mi ha colpito è che gli altri:
1) hanno inviato le solite mail di routine senza riportare la cosa, compresa una compagnia con la quale ho delle prenotazioni aperte;
2) non hanno colto l'occasione di una mail specifica, una volta tanto sensata, a cui aggiungere un messaggio pubblicitario;
3) non hanno cercato di ridurre i disagi a fronte delle solite europeate inutili, sbagliate e tradizionaliste.

Bubbi anche a 30000 piedi!

05 novembre 2006

Capire un cazz* - L'elettrotecnica
"Un calo della frequenza di energia proveniente dalla Germania e destinata al nostro Paese avrebbe provocato blackout parziali in diverse zone dell'Italia."

I pennivendoli non si limitano certo all'alta frequenza, già a 50 Hz dicono cretinate.

03 novembre 2006

Il valore del minuto
Occhei, in futuro le chiamate non si pagheranno a minuti. Tutto si gioca sul valore del servizio reso e non sul tempo di conversazione dato che non c'è più un impegno di risorse commutate, ecc. ecc.

Fin qui basta (e arriva) il normale analista.
Prosegue Bubbo Bubboni.

Nuovo servizio per chiamare i tassì con numero unico da qualunque città di [NOME NAZIONE] (bah, ma poi funziona nelle periferie/cinture? Chissà e chissenefrega).

Prezzo da rete fissa 62 cent al minuto. Vabbé. Sarebbero tra le 43 e le 73 VOLTE il prezzo della stessa chiamata usando il numero urbano (trascuro lo scatto alla risposta che è irrilevante in una chiamata "vera").

Prezzo da rete mobile 96 cent al minuto. Lo scatto alla risposta qui c'è ed è pari o superiore a quello dei profili tariffari che lo prevedono. Solo che la telefonata costa almeno 3 volte il prezzo che si ha con una sim bubba.

Criminali rapinatori? Mannò. Intanto danno una parte dei ricavi in beneficenza eppoi non vendono il traffico telefonico.

Vendono un servizio, un concetto, un modo di vivere la mobilità in un mondo di città sconosciute e numeri misteriosi. Sono un oasi nella giungla urbana non un servizio telefonico.

Anche questa volta gli analisti hanno avuto ragione!
Sbatti il mostro in prima pagina
Ci risiamo. Per tutte le """nuove""" tecnologie la stessa storia.

1) Prima gli articoli sono solo sui giornali extrabubbi e va tutto bene, si parla di feature, limiti, scenari d'uso improbabili, ecc. Il succo è che tutto dipende dai prodotti e comunque la prossima versione dello standard aggiungerà quello che ora, palesemente, manca ma che non c'è stato tempo/voglia di implementare.
2) Poi tocca ai giornali di massa e la tecnologia viene criticata, in genere perché è inutile, ha mille competitor o insicura. C'è anche la variante politico-localista per cui la tale tecnologia si usa solo tra le pizze, gli altri sono già più avanti.
3) Poi è il turno dei giornali tecno-divulgativi che pubblicizzano il prodotto che la implementa in finti articoli.
4) Da ultimo ritornano i giornali di massa per dire che la tale tecnologia è sì diffusa ma altre avanzano e i vip ne sono al corrente.

Ora è il turno dell'IPTV vs DTT vs. MobileTV vs. satellite vs. analogico vs. videoplayer portatili vs. PVR vs. DVD vs. VHS vs. filmini 8mm vs. diapositive vs. cinema muto.

Tutti a ventilare i polmoni con bubberie. Basterebbe che chi conosce la tecnologia si informi sul biz, chi conosce il biz provi a usare i prodotti (se e quando ci sono) e chi non capisce nulla si informi senza parlare.

Non è che l'IPTV è la versione evoluta del DTT o viceversa. Non esisterà sempre e comunque una competizione dato che, in genere, i player (oltre ad essere i padroni del giornale) sono anche detentori di una sola delle tecnologie/frequenze/reti.

L'affermarsi sul mercato dipende dalla forza dei player, dai prodotti, dai tempi, dalla comunicazione eppoi, forse, un po' ma poco dalla tecnologia.

Certo tranne i casi di tecnologie bubbissime, ma su questo gli esempi di digitale sono abbastanza allineati: lo zapping è un disastro, appena cala il segnale non si vede nulla (cioè non degradano dolcemente come l'analogico), il ricevitore ha un'interfaccia umana disumana progettata da un torturatore professionista. Insomma il solito mondo bubbo, non è lì che si fa o si perde il mercato.

Troppo bubbi!

02 novembre 2006

Difficile comunicazione
Si sottovaluta quanto sia difficile comunicare.

Ho letto che dopo anni di campagne che spiegavano che il fumo in gravidanza può determinare una crescita limitata del feto... in UK hanno capito che le minorenni incinte fumavano in modo da sentire meno dolore al momento del parto dato che il bubbino sarebbe nato più piccolo!

Alle volte il pensiero bubbo ha una sua razionalità, ma non è affatto semplice coglierla!
Problemi bubbi
Ogni tanto mi pesa essere un esperto. Trovo sempre un sacco di doc e e-book del tipo "la bubbo-tecnica per principianti" e mai un "la bubbo-tecnica per esperti tosti".

Possibile che per gli esperti la bubbo-tecnica vada studiata solo sulle specifiche? Non si potrebbe usare un documentino dettegliato ma con figure e schemini ogni tanto?

Eppoi non si potrebbe aspettare un po' a studiare le novità? L'esperto parte quando i prodotti non esistono, magari ha bisogno di quelle funzionalità ora (e non ci sono) eppoi quando esce il prodotto ne ha già le scatole piene e non lo vuole più vedere, mentre per il bubbino è una festa e tutta una evoluzione.
Inoltre il prodotto implementa sempre 1/4 delle features totali e non sempre il 1/4 più utile, ma per il bubbino il problema non si pone.

Ah, problemi bubbi!
La classifica del know-how
Ho riparato un vecchio (6 anni!) cell e ho avuto modo di riverificare la classifica del know-how.

Al primo posto c'è la meccanica: se non sei capace non puoi neppure iniziare, ti pescano subito.

Al secondo posto c'è l'hardware: se sei scarso puoi fare le cose maluccio, ma qualcosa funzionicchia, senza troppa affidabilità e spesso con costi più alti dell'ottimale.

Al terzo posto c'è indiscutibilmente il software: se sei privo di qualsiasi capacità di ragionamento astratto o di ragionamento tout cour puoi tranquillamente lavorare come programmatore bubbo. L'unico campo precluso è l'open source, ma per il resto non ci sono limitazioni per un bubbo incapace.

Il cell in questione ha un'ottima meccanica, ma il record della qualità meccanica sono sicuramente le navi. Quando in un banale autobus sento che tutto sbatacchia a casaccio mi rendo conto di quanto bisogna essere geniali affinché in una nave si senta appena appena il ronzio del motore.

L'hardware del cell è discreto ma le funzionalità sono state massacrate dal marketing. Il SW dopo quattro release ha qualche baco... c.v.d.

01 novembre 2006

Panamarketing
Così come le attività industriali ricercano in continuazione i biz-models delle attività criminali (creare assuefazione, agire di sorpresa, puntare sui giovani per colpire gli adulti, il DRM, la truffa, ecc.) il business politico-elettorale che taluni chiamano democrazia si ispira ai modelli industriali.

In occasione delle elezioni in una comunità autonoma del paese delle tapas una panetteria ha preparato dei dolci con il faccione dei vari candidati. Ogni giorno hanno pubblicato in vetrina la statistica dei faccioni più venduti e quindi un indice di popolarità dei candidati.

Buona idea in un mercato (quello politico) ancora poco sfruttato. Beh, poco sfruttato dall'industria non dai politici bubbi!
La guerra in slide
Metto qui un link, certo che tra poco non funzionerà più (alla faccia dei concetti antichi di hyperlinking in cui credono solo le scuole medie).


http://www.iht.com/articles/2006/11/01/news/web.1101military.php


E' un articolo dell'IHT del 1 novembre 2006 con una slide dei militari USA intitolata "Iraq: Indications and Warnings of Civil Conflict". Forse i pennivendoli della pizza la citeranno domani, sempre che il giorno festivo non li porti a dimenticarsi di leggere il giornale del giorno prima da cui copiano le notizie e i relativi commenti E' anche vero che è una slide a colori, già pronta per essere pubblicata, basta tradurre due righine... ummm, attraente prospettiva per il sempre pigro pennivendolo.

Dell'articolo mi ha colpito questa mezza frase "For a military culture that thrives on PowerPoint briefings [...]"

Oggi la probabilità che un documento .doc o .xls (.odt o .ods) sia letta è bassissima, un po' meglio il pdf, trionfano però le slide. La cultura delle slide è micidiale ed è sicuramente una delle cause del pessimo stato delle aziende grosse. Pur di mettere un certo numerino o un colorino su una slide per il bubbone capone qualunque middle manager è pronto a sacrificare un numero di bubbini. Non parliamo poi di quei manager piccolini che non vedono spesso la luce del sole: questi per poter presentare quattro bubberie al bubbuone capone sono pronti assolutamente a tutto, convinti che il bubbone capone si ricorderà delle loro slide e li promuoverà al livello "medio-bubbo manager" nella prossima riorganizzazione.

Il cancro delle slide, della loro superficialità e capacità di nascondere, dell'illusione di vedere-capire-decidere, dell'idea che una visione globale permette di capire le cose prioritarie, e via di bubberie... non si limita all'industria italiota ma arriva anche al cuore della cultura fascio-militare contemporanea.

Bah, sperare che un loro proprio missilone li ammazzi tutti non è bene, ma sperare che una serie di presentazioni li facciano ritirare è un bene per tutti. Pensiero bubbo!

29 ottobre 2006

Quando manca il cippino
Fermo al semaforo nella città gianduiotta.
Tra cellulari, PDA, e orologio da polso ho in tasca 4 orologi, più quello del cruscotto. Fuori vedo 5 orologi: 1 alla fermata dell'autobus, 3 orologi incorportati nell'insegna dei negozi, 1 mega orologio insegna di banca.
Su 9 orologi digitali complessivi 1 è corretto più o meno 1 secondo, 7 sono a più o meno 10 minuti, 1 è quasi sull'ora di Tokyo.

Due i motivi di questa confusione:
- non ci sono cippini orologio radiosincronizzati DCF77 o simili pronti all'uso per tirarli in tutti gli ameniccoli in cui è previsto un orologio;
- il servizio di sincronizzazione del GSM non è implementato nel paese della pizza.

Per un epoca dove il tempo è la cosa di maggior valore non c'è male! Mondo bubbo!

28 ottobre 2006

L'acqua in salita
Nel marketing, come in politica, nella tecnologia e nell'idraulica è possibile far muovere l'acqua in direzione contraria a quella voluta dalla gratuita forza di gravità. Solo che l'operazione richiede una pianificazione, dei macchinari e dell'energia.
Cioè non è impossibile che il mondo sia meno bubbo, ma bisogna lavorarci. Siccome l'assenza di lavoro è più facile da ottenere che la produzione di lavoro... le leggi di Murphy sono sempre probabilisticamente vere.

Tutte queste metafore per appuntarmi una riflessione sul perché qualcuno sta pensando di evidenziare sulle cartine geografiche del paese dei wurstel le zone dove "neri", turchi, meridionali e stranieri in genere non sono graditi o, meglio, sono a rischio botte.

Il cattolicesimo si adatta senza sforzo ad una società contadina, basta pensare alla magia della nascita dei frutti in un mondo pre-scentifico (per il bubbo, peraltro, è ancora così) o ai timori che una grandinata inopportuna ti lasciasse nella fame (e non per modo di dire...).

Il comunismo si adatta bene alla società industriale. Il concetto di capitalista lo si capisce in un baleno se fai un faticoso lavoro manuale e vedi passare il grasso padrone con il vestito da sera. Inoltre la concentrazione di popolo che creava la fabbrica era incredibile. Ricordo bene l'ultima volta che vidi il parcheggio di Mirafiori prima dello sciopero dei 35 giorni, quella massa non esisterà mai più in occidente ma era chiaro che veicolava il concetto di classe senza fatica.

Ciò che si adatta in modo "naturale" ad un epoca di precarietà, paura per il futuro, disoccupazione, ignoranza e immigrazione è sicuramente il nazismo. Non solo perché storicamente è già stato così o perché è un ideologia facile da markettare ma proprio perché chi dovrebbe opporsi al nazismo è in prima fila nella creazione delle cause che lo determinano.

Non è che non ci siano altre possibilità, è solo che non ci si arriva per gravità.

27 ottobre 2006

Intreccio TV e telefono
Sembra che Marconi, inventata la radio, abbia lavorato per cercare di rendere le comunicazioni unicast (in realtà non so perché ma posso inventarlo facilmente).

Sembra che Meucci, inventato il telefono, abbia lavorato per cercare di rendere le trasmissioni broadcast (pensava alla trasmissione di concerti come applicazione principale della sua invenzione).

Questa maledizione di avere una bella tecnologia e volere a tutti costi delle applicazioni adatte ad altre tecnologie è una costante che dai primordi giunge fino ai bubbi TLC odierni.

Non capisco appieno se questa posizione deriva dall'ignoranza sulle potenzialità del mezzo che si ha (uno dei tratti distintivi del capone) oppure dalla incapacità totale di capire una value chain o un modello di business (uno dei tratti distintivi del bubbo tecnologo).

L'effetto è devastante. Menate come il primo VoD, il V.23 e altre che non posso citare in pubblico derivano anche da questo genere di visione. Analogamente Internet, la più importante evoluzione delle TLC dopo la loro stessa nascita, NON è stata pensata dai grandi operatori TLC nazionali (che allora esistevano) ma CONTRO il loro modello di business dell'epoca!

Per questo quando sento i bubbi che ragliano sulla IPTV mi sbellico. Quanto bisognerebbe capire di media, TV, mercato pubblicitario, politica, mafia, modelli della domanda, modo d'uso, layer e tecnosigle prima di parlare e pianificare! Invece si fa un comunicato stampa, si tirano online due baracche, si mettono in linea i soliti pornazzi e documentari, e poi, dopo qualche mese, si nasconde l'insuccesso.

Non perché l'IPTV sia necessariamente perdente, ma perché come ha dimostrato l'alba della mobile TV italiota, troppi errori in poco tempo non permettono di raggiungere il risultato.

Così gli uni hanno l'unicast e vogliono scimiottare il broadcast; mentre quelli del broadcast aggiungono un canale di rifrittura della spazzatura che hanno già in casa. Quelli telco buttano soldi in biz cases che prevedono l'invasione dei marziani come ipotesi realistica per incrementare il numero degli abbonati paganti.

Nel dibattito non entrano mai (causa eccessiva ignoranza dei caponi) due elementi essenziali:
1) l'anti-DRM (per avere interoperabilità, facilità d'uso, comprensibilità dell'offerta, prezzo-servizio elevato, ecc. che con il DRM sono soppressi)
2) qualità delle interfacce umane (sostituita dagli infausti focus group e da quattro menu incomprensibili senza aver letto gli """standards""" tirati addosso agli utenti).

Ma per andare davvero avanti dovremmo pensare ad autoproduzione, a microeventi da diffondere c/o nicchie e a tanta tantissima interoperabilità cross-media, cross-device, cross-operatore, cross-costruttore, cross-standards.

Diceva qualcuno che la cosa più fantascientifica di una nota serie TV di fantascienza era che i marziani e i bubbi potevano stabilire sempre una comunicazione A/V senza problemi, mentre qui [esempi di mancata interoperabilità].

E il bubbone capone? Come tutti i bubbi non capisce, si ribella, morde e regala soldi al vecchio broadcaster DRMafioso e tetteculista. Troppo bubbo!

23 ottobre 2006

Capire un cazz*- La propagazione elettromagnetica
"Quattro operatori britannici di telefonia hanno annunciato che lavoreranno insieme per testare la tv mobile sulle frequenze radio che hanno acquistato sei anni fa, ma che finora sono rimaste inattive."

E vabbé, fin qui. Certo basterebbe mettere quattro pornazzi e far girare un po' di telefonini, cmq lasciamo che sperimentino.

"Nel test, diverse centinaia di utenti saranno in grado di ricevere una serie di canali, trasmessi ad una velocità di oltre 200 km orari."

Se continua così la serie "Capire un cazz*" diventerà un blog a se stante intitolato "Lezioni (bubbiche) di campi elettromagnetici per pennivendoli"

22 ottobre 2006

Ancora una volta...
Per capire la ns. epoca è sicuramente meglio leggere "1984" anziché un quotidiano.

Quando ho iniziato a segnarmi le cose sul blog credevo, ingenuamente, che non si potessero modificare i vecchi post. Dopotutto blog nasce da log, cioè da tavoletta di legno su cui riportare semplici annotazioni (tipo tacche per ogni testa, ecc.).
Modificare il log fisico è poco agevole e altrattanto pensavo che fosse per il blog web.

Poi ho visto che si può riscrivere il passato senza problemi, tuttavia un conto sono le mie memorie bubbe, un conto è un discorso del papie...

Il famoso discorso è uscito sul sito ufficiale nella versione definitiva, con le note. La famosa frase c'è ma è preceduta da un appunto critico, è stata rivista la datazione di un'altra frase citata e sono state aggiunte le attese note.

Insomma si è riscritta una fonte, facendo sparire il discorso originale.

C'è discussione sull'autorevolezza del web, dopotutto molti sono i bubbi che scrivono bubberie oltre ai pennivendoli che non si pongono neppure il problema dell'autorevolezza. Tuttavia se le "fonti" autentiche possono essere modificate... ma non è come in "1984"?

Solo che non siamo i lettori del libro ma i bubbi "di cui si parla"!

20 ottobre 2006

Ascoltare gli utenti
La nuova versione di un famoso programma per Internet è orrenda!

Mi pare utile segnarmi due aspetti interessanti:
- il programma, per essere "semplice", non è personalizzabile in nessun modo (almeno, io non l'ho trovato). Così bisogna tenersi i bottoni dove sono, solo potendone aggiungere qualcuno. Perché? Siccome il programma è stato fatto sulla base delle indicazioni degli utenti (secondo il messaggio di marketing, ovviamente) l'interfaccia è perfetta così!
- l'installazione sarà obbligatoria (la fine della libertà di espressione non mi permette di scrivere come, altrimenti si capirebbe di che programma parlo).

All'alba di tutte le tecnologie prevale l'idea che l'utente le usi come vuole (radio=radioamatori, web=editing html, registratore a nastro=proprie incisioni, PC=programmazione, ecc.). Poi il mercato si allarga e raccatta quelli meno interessati alla tecnologia e più alle funzionalità (radio=ascolto, web=navigazione, registratore a nastro=nastri registrati, PC=uso programmi, ecc.).

I micidiali focus group massacrano la seppur minima programmabilità alla ricerca della forma ottimale delle cose e di una ipotetica semplicità. Eppure oltre un certo livello la complessità va gestita e non nascosta. Inoltre occorre fare le cose in modo che il bubbo possa utilizzarle come crede o come può in base alla sua, ridotta, capacità mentale.

Così il programma in questione pone all'utente vero moltissimi problemi (es. il fatto che sarà installato "da solo" confonderà moltissimi bubbini) e danneggia l'utente più avanzato (non tollerato dalla logica del focus group).

Rimane valido il solito principio: meglio chiedere come fare un programma a uno furbo piuttosto che a dieci tonti. Se uno è furbo prende già in considerazione i problemi dei dieci tonti, solo che, a differenza dei tonti, è in grado di risolverli...

19 ottobre 2006

Ecco perché!
Il recente avvio della ristrutturazione di un primario operatore TLC del paese della pizza è sembrato incomprensibile.
Perché vendere i telefonini? Perché adesso? Perché dar via la rete in modo così becero?
Ma soprattutto il gioco del telavevodetto, nononmeloavevidetto tra capone e mortadella è stato davvero strano.
Francamente neppure Bubbo Bubboni aveva abbastanza info per capire cosa succedeva, e le notizie sul nuovo patto azionario non aiutano a capirci qualcosa.

Poi, finalmente, leggendo un articolo sul rifiuto di un paese lontano di pagare compensazioni perché ha abbandonato una partita di cricket... ho capito tutto.

Hanno ragione entrabi i grossi bubbi, solo non si sono capiti per un problema di linguaggio tecno-markettaro!

La conversazione sarà stata del tipo:
[...]
"sai alice tim tribù?"
"mbeh?" (mentendo)
"alice esce dalla tribù..."
"ahh!" (sempre senza capire nulla)
"e i livelli osi 1 e 2 li passiamo ad una BU autonoma"
"eh beh!" (trattenendo uno sbadiglio)
"almeno lo sai..."
"bravi, bravi. Sempre con le orecchie tese, eh!" (strizzando l'occhio)
[...]
Che nessuno si muova!
Nel popolo dei bevitori di birra calda si agita il sospetto di una ennesima europeat*. Una bozza di direttiva EU estenderebbe a tutti i siti con immagini in movimento il concetto di televisione, con le conseguenti licenze, normative e costi. Ovviamente la direttiva si chiamerebbe "Televisione senza frontiere" :-)

Ne rido. Bubbo Bubboni, da sempre buon conoscitore dell'eurostupidità, non ha mai usato immagini in movimento. Qui non c'è un pixel che si muova o che lampeggi o che tremoli leggermente e non ci sarà mai!

Forse i bevitori di birra calda riusciranno, temporaneamente, a rallentare questa bozza di legge, ma che i bit in libero movimento non piacciono agli euroburosauri è fin troppo chiaro. Anche questa volta hanno usato il principio di estendere all'universo il proprio ambito di intervento in modo da impedire che esista vita umana fuori dal controllo EU e dagli amici lobbisti (oltre che meritarsi un ufficio più grande, più soldi, più schiavi, più pennivendoli, ecc.).

Ma il vero problema è un altro. I lobbisti non perdono mai. Come ci insegna la rimonta del nucleare o del fumo, i lobbisti possono anche ibernarsi ma non si ritirano mai. Questa europeata, come i brevetti software o la TAV, possono restare per anni ai margini dell'agenda politica ma non possono morire, almeno fino a quando non hanno succhiato tutto il sangue del settore industriale o culturale di competenza.

18 ottobre 2006

Burocrazia industriale
La contabilità industriale di una azienda grande si basa normalmente su dati falsi che i bubbini scrupolosamente inseriscono in moduli di varia tecnologia (personalmente ho iniziato con la carta, ma quelli prima potrebbero anche aver usato le perline colorate o le tavolette d'argilla).

Questi dati falsi sono poi aggregati, manipolati, plottati, letti e commentati dai bubbi grossi fino allo sfinimento.

L'esercizio nasconde la vera attività di management sostituendola con una scrupolosa analisi di dati finti, in modo da dare la giusta dose di scientificità a ciò che si farebbe bene d'istinto.

Ovviamente ora che lavoro in proprio non ho riprodotto questa burocrazia per me inutile e dannosa.

Analogamente per i rimborsi spese. Pinzare le ricevute su fogli di carta, fare i totali, ecc. ecc. Per il bubbino è uno strazio ma, sorpresa, anche adesso mi ritrovo a fare lo stesso per ragioni contabili e fiscali!

Insomma non c'è salvezza da un po' di burocrazia industriale, solo che i bubbi grossi possono far fare il lavoro ad altri e poi lamentarsi per i risultati. Troppo bubbo!

17 ottobre 2006

Funzionalità distinte
In un filmetto un bubbo accusava una bubba di confondere il lavoro con lo sforzo.
Un po' come confendere l'impegno con il risultato.

Spesso la società dice di apprezzare l'impegno, indipendentemente dal risultato, ma altrettanto spesso solo il risultato è considerato degno di attenzione.

Mi pare corretto, almeno in ambito biz, dato che spesso ho visto come lo sforzo sincero degli incapaci non ha l'effetto di rallentare il lavoro ma impedisce del tutto il raggiungimento del risultato.

Troppo bubbo? E chi andrebbe a farsi curare da un dentista che non riesce a completare il lavoro ma che si impegna tanto? E un taxxista che gira a vuoto senza trovare la destinazione, ma che ci prova con impegno, è apprezzato?

Meglio per il bubbo dormire pigramente, senza sforzarsi e senza raggiunge il risultato, dato che rimane sempre l'idea che si impegnasse potrebbe farcela. Se si sforzasse toglierebbe il dubbio e apparirrebbe bubbo!
Poveri operatori mobili!
Il numero di costruttori di cellulari si riduce in continuazione, attraverso uscite di scena e/o alleanze e/o outsourcing del design o della produzione.
Nel mondo (cioè non necessariamente nel paese della pizza) i costruttori di cellulari hanno solo due clienti grossi: 1) gli operatori mobili 2) i bubbini.
Sembrerebbe facile fare dei terminali validi, che consentano l'accesso ai servizi e alle telefonate senza tante bubberie.

Eppure un povero operatore è stato costretto a farsi fare un terminale su proprio disegno solo per avere a bordo il SW che davvero voleva! Il povero operatore ha rilevato che solo il 10% di quanti hanno un terminale 3G lo usano per servizi avanzati (beh, avanzati in magazzino direi...). Il povero operatore ritiene che un SW decente e prezzi bassi alzeranno questa cifra di utenti avanzati (beh, avanzati nella pazienza verso il terminale direi...).

Il commento bubbico? Ovviamente è tutto sbagliato. Il problemi sono due: 1) gli esperti di usabilità 2) il marketing degli operatori.

1) Il mio vecchio terminale aveva un solo tasto funzione (+ due di scorrimento + uno di delete) per fare tutto. Il bubbo progettista aveva scelto la funzione dinamicamente abbinata al tasto in modo intelligente. Ad esempio durante una chiamata voce il tasto di default valeva per "fine" e con le due frecce assumeva altre funzioni meno frequenti. Arriva l'esperto di usabilità e dice "ogni tasto deve avere una sola funzione, altrimenti il bubbo si confonde). Chiaro che avendo centinaia di funzioni poi non può essere così... per cui il nuovo terminale ha due tasti che cambiano funzione, due per chiamare e chiudere le telefonate, quattro frecce e un tasto centrale, due tasti volume, due tasti per l'inutile push-to-talk. Risultato=chiudere una telefonata ad occhi chiusi è impossibile, cancellare un sms richiede due tasti, ecc. ecc.
Può un operatore aggiungere intelligenza bubba senza ricorrere agli "esperti"? Quasi certamente no, quindi il SW nuovo difficilmente sarà facile, inquanto è difficile trovare un progettista intelligente ma è facilissimo trovare "esperti" privi di intelligenza.

2) I servizi offerti sono normalmente ignobili. Il punto è che decine di bubbi del marketing devono giustificare la propria esistenza aggiungendo e non ottimizzando. Però l'operatore è ricco, non deve tagliare le teste che coincidono con manifestazioni di potere bubbo dei vertici. La conseguenza che pochi servizi furbi si perdono in una marea di sciocchezze. Inoltre il biz dei contenuti, dei servizi, delle informazioni utili è fortemente ostile verso la creazione di cose sensate e facili da usare: la biz chain è lunga e tutti hanno un % da puppare e qualche bubberia da tirare fuori o qualche tecnologia inutile su cui hanno un margine.

Risultato: dal 10% di utenti si passa al 10,5% e tutti sono contenti!

16 ottobre 2006

Obiettivi solidi
Ahh, si doveva votare chi tiene calde le sedie di un organismo internazionale per la tutela della guerra e la creazione delle ingiustizie!
Ecco ciò che guidava la politica estera negli ultimi mesi!
Almeno questi bubbi credono nei buoni sentimenti dell'amicizia e della riconoscenza, non come i bubbini che non si danno pena di costruire alleanze neppure in vista dell'assemblea condominiale. Troppo bubbo!

10 ottobre 2006

Ciò che dovrebbe fare l'Europa
Apprendo dalle news che esiste anche un "commissario europeo responsabile per la società dell'informazione e i media" che ha incontrato alcuni parlamentari per "citare alcune delle sfide più cruciali per [NOME PAESE]".

Non basta Bubbo Bubboni a sparare cazzat* sull'ICT del paese della pizza e delle tapas! Mo' ci si mette pure un bubbo commissario europeo. E poi solo per dire che il roaming è caro.

Ma non sarebbe meglio chiedere a qualcuno furbo qualli sono le sfide cruciali per paesi che di disgrazie TLC ne hanno già avute abbastanza?

Bah, comuque questo è un post propositivo che elenca le cose che andrebbero standardizzate ma che, per i soliti meccanismi, non si possono standardizzare.
- colore dei cassonetti per la raccolta riciclata. Tipo: giallo=carta, blu=vetro e lattine; ecc.
- forma, posizione e colore del pulsante di apertura delle cinture di sicurezza;
- forma e posizione della maniglia di apertura portiere auto;
- forma, posizione e colore del pulsantino sulla porta di uscita di un condominio;
- logo "questo cibo non è per bubbi ma per animali";
- logo "questo numero telefonico si chiama senza pagare";
- logo "questo numero telefonico costa una schioppettata".

Da non standardizzare la forma delle spine elettriche! Dato che non si deve favorire nessun paese (anziché favorirli tutti, solita europeat*) le nuove spine dovrebbero essere diverse da tutte quelle attuali e non necessariamente progettate con maggiore intelligenza (vedi famoso architetto). Così tutto il casino ricadrebbe sui consumatori, stile euro. Belle bubberie!

09 ottobre 2006

Nuovi ""standards"
L'annuncio che un costruttore di cell sta per diffondere un nuovo ""standard" per la connessione wireless di auricolari è stata, come al solito, non commentata dai pennivendoli ricopiatori di comunicati stampa.

Tre i punti bubbi:
1) il costruttore si è stufato di pagare royalties ai detentori della tecnologia che verrà rimpiazzata dal nuovo ""standard". Ecco una driving force da non trascurare per capire il mercato wireless: i brevetti. Il fatto che uno standard sia gestito da un comitato non significa che non si paghino royalties. Quando non si può o non si vuole pagare bisogna tirar fuori il proprio ""standard"", sperando di non pestare i calli agli altri detentori di licenze in aree forzatamente affini.

2) lo standard precedente è troppo incasinato e nasce da un punto di vista bacato. L'idea degli allegri standardizzatori era quella di assorbire qualsiasi standard precedente, compresi i segnali di fumo, il codice morse e il telex. L'impossibilità di implementare tutti questi piccoli stack ha portato a un bel casino di compatibilità e interoperabilità tra i prodotti. E' proprio mancato un orientamento markettaro forte, così semplicità d'uso e sicurezza sono totalmente inesistenti. Facile per questo nuovo ""standard"" rimediare.

3) io il wireless short range non lo farei così comunque. A) le freq sono inutilmente elevate. Il portauricolare ce lo mette il bubbo utente ma non mi pare il caso di stuzzicare le cellule inutilmente. B) servono altre specs. Es. possibilità di connettere dispositivi diversi in contemporanea, trasporto dati per bei display, sicurezza (il pin ora è 0000 oppure 1234), niente stupidi accoppiamenti solo selezione-pin-fine. C) serve interoperabilità e caratteristiche chiare. Il marchio non serve a nulla se non è la sintesi di un set omogeneo di caratteristiche e se non tutela l'interoperabilità, come ha insegnato il WiFi.

Bah, speriamo bene. In ogni caso il nuovo ""standard"" parte da "numero terminali = 0", forse il famoso costruttore doveva svegliarsi prima.

07 ottobre 2006

Bisogni di Stato
Chissà perché una nazione di quasi 10 Mbubbi aveva così bisogno di una bambina di 10 anni da non poter tollerare che emigrasse tra le pizze.

Misteri della diplomazia. Ma bubbamente voglio appuntarmi due fatti interessati.

1. C'è stata una manifestazione delle altre famiglie che ricevevano bambini contro la famiglia ribelle dato che, guastando i rapporti con l'altra nazione, non avrebbero più potuto aiutare i "loro" bambini.
Una tipica situazione bubba, in cui sembra che tutti abbiano torto. Meglio salvarne una o mille? Sono egoisti gli uni o gli altri? La soluzione sarebbe un min esteri integro, che tira fuori i valori della Cossuttazione quando servono davvero e non solo per avere l'appoggio vaticano. Ma, direi ovviamente, non è stato così.

2. La nonna rapitrice, lettrice di gialli, ha buttato il cellulare e la sim prima di scomparire con la piccola. Comportamento intelligente e corretto, ma da sanzionare! Oggi un bubbo assassino normale, che legge poco o nulla, non spegne neppure il cellulare. Se si diffonde l'idea di non usare il cell prima di un crimine ci sarebbe un grosso danno per il mercato italico della telefonia!

Fortunatamente la distruzione di beni è sempre benefica in una soc basata sul consumo. La nonna avrà già acquistato un nuovo cellulare e relativa sim e ha anche una storia da raccontare, ma il mercato ha corso un intollerabile rischio.

Ora che l'ira del paese della pizza si abbatte sulla famiglia benevola non resta che sperare in un piccolo supplemento di pena per "distruzione illecita di strumento utile alla richezza nazionale". Almeno ci sarebbe un po' di razionalità nella relazione tra potenti Stati e piccoli bubbini.

04 ottobre 2006

La misericordia dei politicanti
Mi chiedo se i politicanti siano o no migliori del popolaccio gestito.
I commenti alla finanziaria da parte dei poveri bubbi miracolati sono del tipo "uh, mo' gli fanno pagare le tasse a quelli col macchinone", "uh, con 70.000 euri l'anno so' ricchi e mo' la pagano".
Cioè non si commenta, come sarebbe auspicabile, "i SUV sono più inquinanti e quindi il governo, non potendo vietarli in onore al WTO e all'Europa, li scoraggia con una tassazione adeguata" oppure "la redistribuzione del reddito in modo forzoso consente uno sviluppo armonico di tutto il Paese".

Vergogna al popolaccio bubbo!

Viceversa, anche in questi tempi avversi in cui molti economisti forti piangono, il buon politicante ha il senso di responsabilità di beneficiare gli amici in modo abbondante e discreto. Due righine a prova di emendamento e via: ecco la bontà manifesta. Almeno i soldi dello Stato sono usati per rinsaldare antichi legami di amicizia e non per manifestare loschi sentimenti ostili verso i bubbi ricchi!

02 ottobre 2006

In Giapponi - Scritto sulla pietra
Uso spesso l'espressione "scritto sulla pietra" approfittando del contrasto per il fatto che molto del mio lavoro è scritto su supporto magnetico.
Oggi che la qualità dei supporti di memorizzazione è bassa e la loro importanza e capacità sono imponenti si può ridere di pochi ideogrammi scolpiti sulla pietra.
Però la durata del granito rispetto ai floppy da 8"? (non è un errore, quando ho iniziato a scrivere le prime bubberie i floppy da 8" erano quelli piccoli...)

Ovvietà condibili con i soliti paradossi della biblioteca che ha digitalizzato e perso ciò che sulla carta durava secoli.

Però mi ha stupito vedere che in Giapponi alcuni grandi pilastri di pietra sono scolpiti per la profondità di un pugno. Quanto ci metterà l'erosione a livellare la pietra e a far scomparire i caratteri? Un milione di anni o più?

Ok, se i lavori di restauro sono in attesa della finanziaria non si salverà molto... però i bubbi dovrebbero radere al suolo il mondo mooolto prima! Insomma c'è modo e modo anche di scrivere sulla pietra.

01 ottobre 2006

L'equità
Qualche tempo fa ho visto fermi ad un semaforo due furgoncini. Su uno la scritta "Bubbetti Verniciatura" e via con la descrizione dell'attività + recapiti.
Sull'altro "Bubbolini Sverniciatura".
Dico con il casino ecologico che viviamo non sarebbe auspicabile un accordo tra i Sig. Bubbetti e Bubbolini volto a non fare nulla? Lasciamo le cose (verniciate o no) come stanno e avremo un bel risparmio di chimica e di lavoro!

Analogamente il mortadella vuole, oltre garantirsi i regalini di natale dali amici della casta nobile, arricchire i poveri.
Poi quando i poveri grazie al fisco (!) saranno diventati ricchi e i ricchi, sempre grazie al fisco, saranno poveri bisognerà ricominciare tutto da capo!

Non ho letto le 220 pagine di bozza di finanziaria e mi chiedo se il testo vero c'è o *tutti* i pennivendoli emettono aria solo tramite una paginetta di sintesi precotta uso-stampa.

Tuttavia ha senso redistribuire la ricchezza in questo modo, oltre a gonfiarsi le tasche nel frattempo che gli uni arricchiscono e gli altri impoveriscono?

Forse hanno ragione i liberisti, meglio lasciare che le cose seguano il loro pigro corso.