17 dicembre 2012

Vana speranza
"Gentile cliente ,
con l'avvicinarsi del periodo natalizio Le comunichiamo che nei giorni del 24/12 e 31/12 i servizi di assistenza saranno sospesi, saranno altresì sospesi i servizi di amministrazione e i servizi commerciali.
Nella speranza di aver fatto cosa gradita le auguriamo buone feste.

Mah. Dopotutto non è che i servizi di assistenza, amministrazione e commerciali siano così disastrosi che si fa cosa gradita quando finalmente sono chiusi.
Però forse è meglio fidarsi del parere di chi è interno all'azienda. Dopotutto non parliamo di sintassi.

Troppo bubbo!

14 dicembre 2012

Purché serva
Lo scorso anno già mi lagnavo che alla scuola che parli come un wusterl il libro è quello per i ragazzini, così le frasi tipiche sono "Ho 14 anni e da grande vorrei fare il piedepallasuonatore (o come si dice nelle pizze)".

Questanno invece ce questo video che è educazionale e parlano bene


ma che ha frasi fatte per i nativi, tipo "si riproducono come conigli", "chi vi ha invitato?" o "non abbiamo bisogno di questi selvaggi".

Ma non sarebbe meglio mettere frasi di uso comune pizzaiolo? Mi appunto qualche sempio aggiornato ora che tanti provvedimenti intelligentissimi e che erano gli unici possibili hanno preso gli illustri economist* europaracadutati.

"E' Lei che affitta un garage?"
"Per caso il regolamento condominiale vieta di usarlo come magazzino?"
"Solo alcuni materassi, una vecchia stufa e qualche valigia"
"Direi che 10 materassi ci stanno comodamente"
"Non è vero che tutti quelli come me fanno la pizza. Io, ad esempio, lavo i piatti"
"Certo che sono laureato e parlo 3 lingue, gli altri non li fanno neanche più entrare!"
"Chi avrebbe ipoteticamente visto entrare? Ma nel mio garage?"
"Ok, nel suo (di Lei) garage?"
"No, non credo proprio che ci siano 10 pizzaioli che dormono nel suo garage"
"E comunque pago l'affitto e il regolamento condominiale non lo vieta espressamente, no?"
"Lei sostiene che sarebbe vietato dalla legge? Ma da legge europe* o locale?"
"Siete voi che affittate una cantina?"

Troppo bubbo!
Come andare al diavolo a spese altrui
"In caso di morte dell'Assicurato durante il viaggio, il Prestatore di assistenza organizza a sue spese il trasporto della salma fino al domicilio dell'Assicurato"

Umm, forse intendono il precedente domicilio dell'Assicurato.

Troppo bubbo!
Pauperis occulti
Andando (a piedi, perché è aumentato il biglietto del bus e se ho tempo risparmio in ossequio che il tempo è denaro) alla scuola che poi parli come i wusterl miravo che i poveri stavano rioganizzando i cartoni per la notte, inequivoco segno di previsione di freddo.

Infatti poi a notte, che cera un freddo che era freddofreddo, e un povero si era messo a dormire nella stanzetta del banco che il muro da i soldi. E' una buona idea tuttavia, per quanto la rigiri, non riesco a capirla.

Il principe europeo degli idioti e mezz'europ* hanno riempito di soldi alle banche che quindi erano (e sono povere). Ma il povero dormiva nella banca perché è povero. O perché è sì povero ma non come la banca che lo è molto di più e si tengono compagnia? Mala banca che ha ricevuto una montagna di soldi è rimasta povera? Ovviamente sì, come tutti quelli che ricevono denaro dagli dei e chene devono anche girare un po' al Partito.

Insomma non è chiaro chi abbia bisogno di aiuto perché povero. Comuque poi non hanno mandato le autorità democratiche a picchiare quello che dormiva li. Sarà che è tutto giusto e normale ma il dubbio di non capire le cose che uno vede un po' viene.

Troppo bubbo!

09 dicembre 2012

Minima bubbitatis
Non riesco a non stupirmi di quanto sia bubbo il mondo e di come io, che ne indago la bubbità, mi resto sempre corto nel contemplarla e nella puntarmela.

Mene segno due che poi non si esplica perché uno ride dassolo ma come fai a dirlo di quanto è bubbo?

1) Un collega mi dice che uno ha chiesto un ricambio per uno istrumento scientifico che gli aveva venduto. Il tale, che evidentemente non è di cultura in sopravvanzo, aveva rotto un diavoletto di cartesio perché, nella sua opinione, non funzionava. Manonè bubbo che a) uno venda e curi la manutenzione, ma di professione, i diavoletti di cartesio b) uno sia così bubbo che non li sa far funzionare?

2) Sono andato a che cantavano. Andesso non vorrei sembrare che sono multirazzista, disinclusivo o ugualmente abile, ma era un coro davvero strano. Erano tutti piccoli di statura. Erano tanti ma tuttitutti piccoli. Mavassapere quello dei cori come li fanno.
Comunque cantavano in tante lingue, quella dei formaggi, dei wusterl, dei bevitori di thé o dei mangiatori di caviale e relativi istrioni. E sopra comparivano come delle scritte ma con il testo nella lingua delle pizze che cantavano. E fin qui, a parte che erano tutti piccoli, non ci sarebbe niente di strano.
Poi attaccano un canto in bubbonianis latinum e cosa compare sopra? Il testo ma in bubbonianis latinum!

E poi uno si chiede se questo mondo è ma
¿Troppo bubbo?

08 dicembre 2012

Sognando coi piedi verso la porta
Taluni opinano che Bubboni sia il protipo dell'esterofilo perché mira alle pellicole nelle lingua coi segnetti e i sottotitoli nella lingua del the, dei formaggi o delle tapas.

Non è così.

Bubboni è il prototipo dell'esterofilo perché mira alle pellicole nella lingua delle pizze coi sottotitoli nella lingua delle pizze.

Troppo bubbo!

07 dicembre 2012

De prezzirebus in globalitate mundi
Peccato non non avere tempo, e forze, di riflessionare sulla questione dei prezzi nel mondo globale visti dalle pizze.
Credo però che un aspetto sia importante quanto trascurato nel pensamento standard sul tema.

Siccome quello che sono tutti globali allora i diversi livelli di efficienza si incontrano nello stesso luogo e tempo generando così i paradossi per cui il prezzo di un imballo prodotto localmente può essere superiore al prezzo del contenuto prodotto altrove.

Troppo bubbo!

05 dicembre 2012

Levarti i punti
Alle volte neppure io trovo tanto vantaggiosa l'offerta speciale

Puntos acumulados:     0 puntos
Aprovecha lo que queda de año [comprando questo e quello] y llevarte el doble de puntos...

Troppo bubbo!
Il grande BYOD
Dice il bubbo alla conferenza: "Per tanti il privato e il business si intrecciano"
Opina Bubboni: "Vero, infatti tanti sono privati del business"

Troppo bubbo!

01 dicembre 2012

Il fine della fine
Comè noto tra poco finisce il mondo perché il sole si allinea (qualsiasi cosa "allinearsi" voglia dire) con il centro della galassia (qualsiasi cosa "centro della galassia" voglia dire).

E miravo che tanti stanno prendendo provvedimenti vendendo a caro prezzo cose, tipo i kit con il pesce in scatola, la vodka e i preservativi. Mentre gli appelli per il sesso sicuro e per la preservazione dei pesci minacciati sono sempre doverosi, un po' di contraddizione logica uno potrebbe anche vederla nella composizione del kit ma comunque sembra che selo comprano.

E' anche bello mirare che le autorità hanno già preso sul serio la cosa e, come se fossero squallidi scienziati desiderosi di compiacere il politicante che li nutre, hanno lanciato gli appelli che non cè pericolo. Non ho capito se il pericolo sarebbe quello di finire all'inferno o che il mondo finisca, ma credo che nella scelta dello scampato pericolo ci sia una delle migliori discriminanti se uno è di dx o di sx.

Tra i mangiatori di formaggio hanno anche vietato che andavano alla montagna che è l'unico posto che si salva (boh, sarà storto con il centro della mismissima galassia), ma quando si è scoperto che hanno vietato l'accesso perché lì cè un mitin dei politicanti & amici proprio nel giorno fatale tutti si sono tranquillizati e hanno aderito sereni agli appelli delle autorità.

Tuttavia ancora una volta si vede che anche da una cosa che parrebbe cattiva, come è quando cisi allinea galatticamente può nascere il bene che si fa festa, che si vendono i kit e che tutti ascoltano gli appelli delle autorità.

Troppo bubbo!
Il tempo del denaro
"[La prossima bubberia tecnologica ha una velocità tale] che per scaricare un album musicale di 13 tracce (100 mega) impiegheremmo circa un decimo di secondo."

Praticamente grazie al progressare delle tecnologie 20 € ti durano circa un decimo di secondo.

Troppo bubbo!

27 novembre 2012

In printis comunicatio
Nell'antichità, quando la rete non era che tutti ci sono e che non si può trovare chi non cè, mi divertivo ognitanto a mirare come si diffondeva. Tipo quando e come cambiarono le comunicazioni con i caponi (che erano mediate dalle segretarie che ora sono mediate lostesso ma in altro modo), quando vari tipi di azienda e di aspettative di quelli che allora erano clienti e ora sono sudditi teminali del sistema informativo che è diventata l'azienda istessa.

Ma non avevo mai mirato benebene alle editoriali e pensavo che, grossomodo, si fossero adattate alla rete come tutti, a suon di nasate ed ex-mortis directori causam. Però ho un progetto editoriale e così sono andato a mirare i siti delle editoriali per vedere come contattarli.

Sono da notare due cose
1) la situazione non è omogenea e questo è insolito che nei settori un po' si muovono tutti uguali ma qui no;
2) alcuni sono completamente incapaci di gestire che la rete esiste.

Melo spiego
1) chi non riceve mail da sconosciuti che gli mandano le cose da pubblicare, chi riceve le mail ma solo in certi mesi che altrimenti non riescono a leggerle, chi non prende mail ma solo il form, chi non vuole allegati, chi vuole solo le cose stampate ma sulla carta e chi non vuole assolutamente le cose stampate ma sulla carta.
2) i migliori supplicano i autori di mirare il catalogo: il ragionamento che vorrebbero che facesse il bubbo autore è che se un editoriale non ha MAI pubblicato un solo libro di, chessò poesie, perché è specializzata in cataloghi di diavoletti di cartesio allora il bubbo autore non dovrebbe spedire le sue poesie giusto a loro. Come se uno, perquanto bubbo, non sapesse che tanti hanno abbandonato la redditizzia stampa dei cataloghi di diavoletti di catertesio giusto perché commozzionati da un inedito libro di poesie inviato da un autore sconosciuto!
Altri appunto mettono che prendono le mail solo in alcuni mesi, e mi pare un modo onesto e serio, altri dicono chiaro che non accettano mail da sconosciuti.
Ma quelli che sia non mettono mail e form senza dire chiaro perché e quelli che prendono tutto senza limiti e regole mi sa che non hanno capito che la rete esiste che mille bubbi scribani sono in agguato H24.

Quanto al mio progetto (che non riguarda la stampa dei miei noti e pluripremiati libri che non ho ancora scritto approfittando che i libri dei premi non li ha mai letti nessuno) ho già ricevuto due mail di risposta!
Segno che ho colpito nel segno e che un povero bubbo si è messo li a scrivere una mail di rifiuto solo per me. Inoltre le mail erano solo per dire che non gli interessava il mio progetto che gli esplicavo ma nulla dicevano per rifiutare anche quelli che potrebbero venirmi in mente in futuro. E forse questo è il segno che quello editoriale è un settore bubbo, anzi

Troppo bubbo!

26 novembre 2012

Magnum sciptores
Alle volte un po' mi chiedo se Bubboni scrive troppo semplice o che non si capisce. Poi ricevo, ma da una rivista che la stampano e la vendono, una mail pubblicitaria del prossimo numero che ne prendo un pezzo per quanto è bubbo e che sarebbe:

"Se al posto  di  spendere un  euro per una  sigaretta    ,  lo  investite  sul  futuro  di  vostro  figlio . Noi  ci siamo come  sempre per  ridarvi  quell'euro  decuplicato."
 [spazi, punteggiatura e maiuscole sono autentiche]

Il futuro di vostro figlio, melo spiego, sarebbe che compri la rivista e chela legge però il figlio. Quanto a quelli che non spendono neppure un centesimo per una sigaretta non so seppoi gli ridanno i soldi (che comunque, sene capisco la "logica" sarebbero 10 centesimi).

Insomma se quelli che lo fanno di lavoro scrivono in modo bubboniano, allora Bubboni non sarà mai disoccupato ma sarà

Troppo bubbo!

21 novembre 2012

Professio incertitus
E' tempo che mi chiedo se è bubbo o troppo bubbo tagliarsi i capelli ma dassoli, con la macchinetta a pile.

Sono ancora incerto, anche se il prezzo del barbiere e il fastidio dei capelli lunghi mi ispira a cercare di autonomizzarmi. Vorrei sapere seppoi è facile davvero, ma non posso chiedere al primo che ha i capelli mezzipelati se si è ridotto così con la macchinetta o per qualche incidente, malanno o lite con il barbiere.

Però vedere il sito che vendono le cose che descrive la macchinetta come "TOSATRICE TAGLIA CAPELLI PROFESSIONALE" un po' mi lascia incerto.

Ma di quale professione si tratta? Del pelanimali? Del tagliaprati? Del rapabubbi?

Troppo bubbo!

20 novembre 2012

In logicum sensu
Miravo tutto bubbo le solite scimmie, che in questa stagione sono sempre più numerose nella vasca di acqua calda. Potrebbe esserci un motivo se quando fa freddo ci vanno di più, anche se non è detto che sia così logico perché le scimmie nonè che ragionano sempresempre come il bubbo.

E così mi davo conto che anche il pizzaiolo magari non ragiona in modo ovvio e logico, come il bubbo insomma, proprio quando agita la bandiera che è tutto logico.
Poi non mirando la TV o i periodici pizzaioli ho un po' il dubbio che non riesco a capire come ragiona dato che l'effetto della propaganda è fortissimo e dura anni e anni (mi sto pensando che solo una propaganda ne scalza un'altra e mai le videnza dei fatti), ma un po' capisco o conosco quello della propaganda ma alle volte sospetto solo che ci sia ma non la conosco e nonne sono sicuro.

Una cosa mi appunto che mi pare comparsa da poco. Mi pare che il pizzaiolo voglia giustificare le sue bubberie su un piano logico & tecnoscientifico.
Forse è un sottoprodotto della propaganda che non cè scelta (se non cè scelta le altre scelte sono irrazionali e non hanno diritto di esistere nel moderno mondo animal-liberista) o forse è un modo per compensare il fatto che, sempre seguendo con la propaganda che ho sentito, le scelte non devono mai essere politiche o ideologiche (cioè devono dipendere esclusivamente dai valori del denaro e all'ossequio ai sacri valori della famiglia, dell'amicizia, della mafia e del saccheggio).

Mail punto resta oscuro e merita di essere indagato, anche se non è facile perché il pizzaiolo non è ingrado di ricostruire come gli hanno ficcato in testa le bubberie, se è questa la via nel caso specifico.

Intanto mi miro le scimmie. Almeno qualcosa che mi fa sentire come nel tranquillo della casa, in un luogo familiare, comprensibile e bubbo, anzi

Troppo bubbo!

19 novembre 2012

In felix civitas
Effettivamente cè un passaggio dell'articolo di qualche tempo fa che è rilevante. Mille sono gli effetti che cera la guerra fredda e uno di questi è che non si poteva lasciare che i posti di confine fossero abbandonati o pieni di riottosi.

Io la vevo visto nella città che cera il muro. Allora erano poche col muro, ora che lo hanno tolto da lì non si contano più e sono molto, ma molto, più lunghi ed assassini. A me sembra bubbo quando ne celebrano la "caduta". A me pare come uno che si contenti che il sacco delle gramigne è finalmente vuoto senza accorgersi che aveva un buco e che tutte le gramigne sono finite in tutto il campo ma di frutta o quello che si mangia la gramigna con le sue zampette aguzze.

Nella città che cera il muro avevano tanta cura che fosse bella (la parte dei buoni) perché se la gente andava via o non ci piaceva poi rischiavano che sela prendevano i cattivi. Così avevano più cura, cera più cose e tutto.

Un po' in piccolo ma anche per gli altri di confine non cera il capitalismo feroce feroce, altrimenti poi magari andavano via o poi si mettevano daccordo coi cattivi.

Ma ora tutto questo non serve più. Il trasferimento di richezza non ha più bisogno di essere moderato, sarebbe assurdo farlo. Ora è logico cacciare la gente dalle case con debiti enormi di spese ed interessi e poi rivendere le stesse case per pochi soldi, avere i poveri nella spazzatura, i ospedali che rimandano le cure al prossimo budget, non pagare gli stipendi e pagare i studi sulla crisi dei consumi e tutto quello che prima non cera.

Così come prima era logico fare bella figura che cerano i cattivi alla porta ora è logico essere i cattivi perché la porta non cè più. Logicamente è

Troppo bubbo!
In personam factis
Al solito il tempo non dà tempo per appuntarsi bene delle cose delle dinamiche tipiche del partito-persona pizzaiolo.

Uno dei punti classici è che il partito-persona pizzaiolo raduna un certo tipo di aderenti, suddivisi tra quelli che cercano un mix tra un duce e un deo e quelli che cercano di espressarsi indipendentemente dalla persona del partito più una porzione che dopo melo appunto.

Questa è una dinamica antiqua ma di nuovo cè che i pizzaioli sono stati analfabetizzati sulla democrazia per via delle necessità del partito. Così la comune aspettativa che la democrazia è un alternanza di dittature, che ci sono solo due "partiti", ecc. rende impossibile di ragionare in termini di unione di contributi diversi per una soluzione migliore di quella singola.
Si tratta di avere la clava più grossa o di ottenerla con il premio-clava per il più bubbo e tutte le altre idee sono state così inutilizzate.

Ma quello che mi voglio appuntare è che questa settimana ho rivisto all'opera la terza porzione del partito persona e non è un bel vedere. Ovviamente, essendo una gerontocrazia, si muovono come nei tempi antiqui ma sono, per natura del partito-persona, funzionanti.

Ora mille e mille sono le cose che il partito ha messo in campo contro il noto comico, e non potrebbe essere diversamente, ma gli infiltrati saranno uno degli strumenti più divertenti da vedere e forse uno di quelli che daranno (a parità di condizioni) il maggior contributo.

Penso che ci sia abbastanza tempo per farli lavorare, ma l'effetto della tassazione esagerata di fine anno o la conoscenza di qualcuna delle più sfacciate sine-cura che gestisce il partito potrebbe anche controbilanciarne l'effetto. Ma sarà un gioco di tempi, non di teste bubbe, anzi

Troppo bubbe!

13 novembre 2012

Mafia senza ostacoli
"Alle due del mattino sono iniziati i lavori senza alcun ostacolo da parte degli attivisti [QUALI]"

Già, perché tradizionalmente i lavori edili non mafiosi iniziano alle due del mattino, dato che nessuno li ostacola e che è più bubbo iniziare presto, ma

Troppo bubbo!
I mille dei
Solo mi appunto quello che ha vinto ma i commentari sono davvero bubbi e una cosa bubba.

Bubbo quello che esplica dei dati per i voti dove servivano. Ad esempio le bubbe volevano la cena con l'attore e allora fanno esattamente un concurso per le bubbe che si vince la cena con l'attore ma anche con quello dei voti e simili.
Si potrebbero dire le cose che sono astuti ma, di bubbo, cè che se uno è nei voti incerti allora quello che vuole lo fanno.
Quindi basta che quelli dei voti incerti vogliano le cose belle, e non le bubberie.
Inoltre cè anche che gli altri non contano, quindi possono anche volere le cose bubbe, tanto non interessano. Siccome di bubbi cenè tanti è bene che ci sia uno spazio in cui non contanto.

Quello bubbo dei commentari è comune e melo segno.
Manca l'idea che tante cose concorrono e tutti vogliono una sola cosa che è essenziale.
Bisogna prendere esempio da quello contro il comico. Se il partito riesce alla fine i più bubbi diranno "questo è stato essenziale" o altri "quello è stato" ma, in realtà, sono state fatte milioni di cose, le leggi, i periodici, le voci eppoi alcune si sostengono e altre arretrano ma bisognava farle tutte e provarle tutte.

Così non è che hanno fatto solo la cena delle bubbe e quello ha fatto che hanno vinto ma che hanno fatto tante cose. E tutti gli altri hanno perso.

Troppo bubbo!

03 novembre 2012

Automatici bubbismi
E' un po' che mì dò conto di come ci siano temi che subito fanno sorgere degli illogici automatismi logici. Potrebbe essere un effetto spurio della propaganda ufficiale o delle modalità di comunicative della rete ma per me che mi piace la varietà delle idee sentire queste "registrazioni" e questa sempr'identica sequenza è orrendo.

Ad esempio, come già mi dicevo altrove:
- Pensioni statali - pling, scatta la molla - "devono essere interamente pagate con i soldi di chi le percepirà";
- Scuola ed istruzione - pling - "bisogna mettere i tablet moderni e primeggiare nelle classifiche internazionali";
- Ridisegno delle nazioni - pling - "razzismo! bisogna essere solidalistici e non come i ex-Jugoslavi".

L'ultima è effettivamente complessa, come già dicevo, perché il discorso tende a spostarsi sempre su in ipotetico passato (che per il bubbo è un pappone indistinto dalla discesa dagli ominidi dagli alberi fino a 5 minuti or sono) e a mirare un futuro che va dalla previsione di fame a quella di guerra civile nuclear-chimico-biologica nella migliore delle ipotesi pro o contro.

Non ho tempo di mettere come opino, ma mi volevo appuntare di questo automatismo per memorare che deve nascere da qualcosa. Forse dal fatto che le cose sono bubbe o forse che sono

Troppo bubbe?
Verlo todos los dias
Io quello che racconta la pellicola non lo sapevo. Mi ricordavo vagamente che la dittatura tanto mediaticamente appoggiata dall'ultimo monarca assoluto del tempo poi cera stato il referendus ma che gli esteri avevano imposto che cera una campagna pubblicitaria previa non lo sapevo e non lavevo mai mirato.

I fatti sono antichissimi, del 1988, che avevano i cellulari enormi e i pixel erano rarissimi ma si vede bene come la propaganda era proprio come quella contemporanea nei suoi tratti più molesti.
Del resto quello è tuttora il primo stato integralmente liberista (28000 torturati, 2279 ammazzati, 200000 esiliati ne sono l'evidenza teorico-pratica) e quindi mi sa che vale la pena di saperne di più ma meglio. Anche sul piano militare credo che molto sia simile alle attuali discussioni democratiche tra gli antidisturbios gestiti dalle caste superiori e i cittadini.

Così poi non è stano che le prime strofe di questa incredibile canzone (che è nella versione antica, talmente bella che cè nella pellicola ma uguale) siano tuttora buone. Del resto cisarà la rete ma la propaganda ufficiale è sempre nelle caverne ed è sempre desiderosa di rimetterci tutta l'umanità.

Troppo bubbo!

29 ottobre 2012

Quelli del pane
Ogni tanto miro che sui periodici esplicano come fare con la crisi e vedo sempre che faccio tutto quello che dicono, però da sempre, tranne uno che sarebbe che non giro più supermercati o comprare grosse scorte perché mi pare sbagliato e per nulla conveniente. E' meglio tenere un minimo di scorta per comprare solo quando conviene, oltre a cambiare sempre marche per la questione della salute.

Ma, tra le cose che non indicano mai, cè che vicino che vado ogni tanto cè una panetteria che vende il pane di ieri a meno prezzo. Cè da dire che è un pane buonissimo, fanno vari tipi e tutti durano una settimana  (anche inziando ieri) se uno non li mangia subito, ma che sono buoni.

Ovvimente compro sempre quello di ieri, se cè, ma non posso andare sempre, così pensavo che nessuno si fosse fissato che ero sempre io.

Vado e cera una che non la finiva più, poi finalmente tocca a me e la bubba del pane inizia il discorso, prima che chieda alcunchè, dicendo: "allora di ieri abbiamo grano duro o cereali".

Beh, un po' è pratico essere riconosciuto, ma non credevo che ci fosse una casellina mnemonica con "quelli che prendono sempre il pane di ieri".

Sempre che ci siano anche altri
 Troppo bubbi!

21 ottobre 2012

Consecutio temporis
Due cose che non faccio mai, ma non credevo che la bubbità stesse non tanto nel farle quanto nel farle una dopo l'altra:

1) guardare un pezzetto di una pellicola di zombie;
2) attraversare il centro a piedi di domenica pomeriggio.

Troppo bubbo!

17 ottobre 2012

Quella strana linea del tempo
Miravo a quello della ragazzina che si è suicidata perché caduta nella trappola del pedofilo stalker. Non metto il link perché tutti mettono il nome del tale che è stato suppostamente scoperto dai hackers e, anche in questi casi così estremi, per me il nome non va messo ma consegnato ai medici curanti.

E ragionavo anche sul tempo circolare dei antichi. Tante cose degli antichi uno sele può immaginare, tipo che avessero i cellullari grossi o che mangiassero del pane ma buonissimo, ma quello che capissero il tempo come circolare non melo riesco bene a capire.

Sarà che avendo la sorte di trovarmi
a) tra le pizze
b) sotto una democratura europe*
se non avessi la speranza fermissima che il tempo si muove su una linea e con la freccia ben chiara ci sarebbe davvero da spaventarsi.

Però quello che dovrebbe essere lo spazio del futuro, usando i termini dei più bubbi ed ignoranti, cioè la rete, vive in un tempo congelato e, inquanto fermo, mostruoso.

Già mila gnavo che fai una ricerca per un baco e trovi dieci forus con quello di 20 versioni prima e anni fa e che sono schede video o interfacce che non interessa più. Provi a mettere qualcosa per dire "non cercare nei siti vecchi e nei forus antichi" e o non funziona e becchi il vecchiume lostesso o ti perdi magari un post di Bubboni che, essendo saggio, ha un contenuto che sfida i secoli e che servirebbe.

La rete non è il futuro, è un eternalizzazione del passato. E quivi non si tratta del diritto all'oblio o delle ultime bubberie dei garanti europe* che gongolano quando hanno imposto un altro form irrilevante da cliccare, ma che il tempo non scorre e questo è innaturale e terribile.

Così la ragazzina capisco che si sia trovata in un tunnel e, da sola, non sia riuscita a vedere che il tempo avrebbe cacciato il pedofilo in cura e lei a godersi il magnifico posto in cui viveva o qualsiasi altro a sua scelta.

Ora che mille angeli ne hanno cura
ora che cento dei la consolano
dei mali della passata via
che il tempo scorra!
e tutte le bubberie
si porti via,
le piccole
e quelle
Troppo bubbe
per riuscirci
dassoli.

16 ottobre 2012

I mangiatori di pa amb tomàquet
Questo articulo è fatto bene e qui melo appunto.

Non ho tempo di riscriverlo in bubboniano ma alcuni punti di ragionamento vale la pena poi di riprenderli, ora che infuria il debate sopra quello delle nazioni che si sfarinano.

Il punto di partenza è che la sinistra non può che essere internazionalista, per sua definizione nel mirare alle classi (cercando i oppressi) e non quelli di uno stato, regione, provincia, città, quartire, condominio, famiglia, persona o, via via, meno. La cosa è rilevante nel debate delle tapas, forse altrove lo si capisce meno.

Un punto bubbo è però quello del tempo. A quando far risalire il diritto di un popolo sul territorio, poi perso in una nazione che ora, più o meno suppostamente, opprime e sfrutta? Dice il bubbo che 1000 anni fa l'attuale nazione delle tapas era parte di un califfato islamico. E' a quello che bisogna tornare? O prima, quando l'umanità emigrava dalla Gran Valle del Rift, per cui pare che tutti i contemporanei sono autentici discendenti da emigranti africani?
E' bello che una delle tante religioni usi un trucco letterale per arrivare che tutta l'umanità ha un solo genitore comune, proprio per evitare cheppoi, poche migliaia di anni dopo, qualcuno potesse ritenere di avere diritto ad essere primo, di più o diverso, disconoscendo la comune bubbità a cui tutti sottostanno.

Anche se l'articulo manca un punto di senso delle nazioni. Nell'opinione bubboniana le nazioni si sfarinano perché è venuto meno il senso che, forse, una volta potevano avere.
Oggi la polizia nazionale è quella che ha più probabilità di picchiare il cittadino che protesta pacificamente contro la cessione di sovranità nazionale operata dai locali burattini al governo. Il cittadino non ha probabilità che arrivi quello della nazione accanto a riempirlo di botte, pertanto uno dei "sensi" della nazione antiqua, lo spadone ai confini, è perso (che già di senso ne aveva poco, ma ora è finito).

Analogamente lo sviluppo della società delle caste, comune in tante nazioni anche se non in tutte, esplica bene quello che gli stati sono pessimi quando si tratta di redistribuire la richezza ma in modo omogeneo e non tutta a famiglia, amici e mafia. E questa incapacità gestionale contribuie tanto alla perdita di senso.

Così come i grani nella minestra dei pacchetti vengono sciolti dalla rimestare bubbo che cucina, dal calore e dal tempo le nazioni che creano disomogeneità sociale sono prone ad essere sciolte dall'agitarsi dei mestoli sulle casseruole. E tutto diventa un pappone uniforme.

Troppo bubbo!

15 ottobre 2012

Blog Action Day 2012: Power of We
Oggi, per chi scrive, cè quello del Blog Action Day. Sarebbe che i blog famosi e no tutti dicono dello stesso tema che sarebbe "Power of We".
Come al solito la bubbità del tema stuzzica e così, anche a sostegno del blog meno famosi anche qui sene parla.

Il tema sarebbe di dire che la massa conta qualcosa, che può soluzionare e fare anche se ci sono i bubbi mali che, in pochi, fanno tutto. Tutto sommato è un aspetto bubbo proprio ora che in molte nazioni si afferma quello che dice il documentale che sarebbe di usare nei paesi che avevano la classe media le stesse tecniche usate in una dittatura tradizionale.

L'idea di fondo è quella di diffondere l'idea che ogni resistenza alla pratica neoliberista è del tutto inutile. I pochi che si vogliono opporre sono cortesemente inviati a curarsi dalle botte, a pensare ai loro processi e denunce o, come tanti altri, a occuparsi di procurarsi il cibo senza perdere la casa nel frattempo. Insomma nulla di diverso da quello che si vede in tante nazioni, sempre con le stesse identiche tecniche, sempre con gli stessi obiettivi.

Mi ha divertito vedere che anche i numerini di dettaglio della trasformazione neoliberista sono gli stessi in nazioni diverse, ma numeri che non hanno da sè di essere ugali se non perché i supposti "governanti" li copiano dagli stessi ordini e non vogliono rischiare di sbagliare e scontentare il capo.

Allora il tema un po' si pone. Esiste una potenza della massa che vuole altro per la sua vita e il suo futuro di quanto previsto e studiato? E' bubbo come il materiale che ispira i poveri blogger meno famosi (che non sanno mai cosa opinare e guardano i periodici per ricommentarli) riguarda tutto i paesi poveri. Che gli prendono le terre ma si mettono insieme e vincono, che quello del clima, che le guerre e tutto.

Ma non è così. Il problema si pone prioritariamente per chi cerca di sopravvivere politicamente pur essendo sotto il tallone di una delle democrazie europe* perché è qui che la propaganda insegna tutti i santi minuti che ogni resistenza è inutile e di arrendersi.
E più. La propaganda insegna anche di mettersi gli uni contro gli altri, ma mai contro chi dirige la baracca e chi ne sta traendo profitto. Evasori, imprenditori, insegnanti, pensionisti, invalidi, stranieri, artigiani, giovani, studenti, precari o no TAV, tutto è buono, sono tutti criminali in una specie di società multirazzista su base sociologica. Ma mai sono criminali i valori della famiglia e dell'amicizia che sono guida alla spartizione delle sine cura di stato e alla relativa puppatoria anti precarietà.

Allora la Power of We forse non cè più, ma l'idea che una massa di bubbi bastonati possa fare qualcosa di utile per il futuro proprio e altrui è talmente bubba che non resta che, bubbamente, crederci fino in fondo.

Troppo bubbo!

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11 ottobre 2012

Come diventare intelligentissimi: il latino
Cervus et venatores

Ad lacum cervus, postquam sitim exstinxerat, conquiescebat et in aqua, tamquam in speculo, effigiem suam vidit.
Prima specie ramosa robustaque cornua laudat, crurum tenuitatem fragilitatemque vituperat.
Repente latratus vocesque audit: cum canibus venatores, arcubus verubusque armati, veniunt; statim arcus intendunt et spicula iaciunt. Cervus perterritus per agros levi cursu fugit: bonam spem habet; nam crura alacria et velocia sunt. Sagittas vitat canesque eludit, dum per campum currit, ubi nulla res cursum impedit.
Sed cum in densam silvam pervenit, ubi salutem sperat, arborum rami longa cervi cornua retinent et cursum impediunt. Mox saevorum canum morsus miserum lacerant.
Tum spiritum effundens, cervuts dixit: "Crura et genua despexi: nunc autem crurum et genuum utilitatem intellego; ramosa cornua laudavi: nunc autem fletus luctusque causa sunt".
Nos quoque saepe exitiosa laudamus, contemnimus salutaria.


tratto (ed opportunamente semplificato) da Fabularum Phaedri, Liber Primus, XII, Cervus ad fontem.

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Il cervo, presso il lago, dopo che aveva estinto la sete, dormiva e nell'acqua, come in uno specchio, vide la sua immagine.
Alla prima vista esalta le corna ramificate, critica delle gambe la dolcezza e la magrezza.
Improvvisamente il latrato e la voce sente: i cacciatori vennero con cani armati di arco; senza muoversi di un passo tese l'arco e lanciò le frecce. Il cervo fuggì spaventato di corsa per i selvatici corsi: infatti le zampe erano allegre e veloci. Delle frecce guasta i cani ed evita, allora corre per i campi, là nessuna cosa impedisce il corso.
Ma pervenne in un fitto bosco, dove prospera la salute, mantiene i rami degli alberi con le lunghe corna del cervo e impedisce il corso. Subito un morso dei feroci cani lacerano il povero.
Allora lo spirito libero disse al cervo: "Guardò dall'alto in basso le gambe e le ginocchia: adesso invece percepisce l'utilità della gamba e del ginocchio; le corna ramificate lodai, adesso sono causa delle lacrime e del lutto."
Anche noi spesso lodiamo il mortifero e disprezziamo il salutifero.


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La versione non è mia, e melo appunto non per scusarmi ma per dare il giusto merito a chi selo merita. E' ottenuta selezionado le frasi migliori da un compito col voto. Ogni frase è autentica, anche se il complesso non è stato opera di un solo bubbo ma della saggezza della folla.

Vari i punti bubbi.
- Giammai studiai latino formalmente, e questo mi permette di scrivere in latino bubboniano senza pena di legge perché non capisco cosa scrivo, tuttavia il testo originale lo capisco (quello tradotto molto meno). Un po' per il titolo (quello originale, non della versione per bubbi) ripreso da una massa di pittori e scultori, un po' perché ho frequentato con profitto la seconda elementare, un po' perché la forza della disperazione traduttoria e il finalino moraleggiante aiutano.
Infatti se anziché una ritrita storiella morale ci fossero scritte brevi frasette a caso non riuscirei a tradurle ma, similitatis antiqui scholarum, se una lingua sconosciuta ha un senso logico la superiore mente del bubbo, lentae horas, la capisce (per come la può capire un bubbo, cioè a modo tutto suo).

- Eppure giovini menti non capiscono, comè evidente, un beatissimo banano. Perché? Cosa impide alla mentis bubbinis di ragionare a tutta forza, anche stimolata dal solito 2 che arriverà dritto dritto come una sagittas ventatorum?

Tanto più che secondo una massa di tromboni il latinorum "serve a ragionare" o "forma la mente"!

La cosa, come tutti i problemi complessi, ha più cause che, tutte insieme, conducono alle bubberie solenni di cui sopra:
 - taluni 'segnanti opinano che il latinorum è una lingua morta, pertanto non ha importanza che il testo abbia senso o venga capito (non parliamo poi di apprezzarlo che non è neppure ipotizzato). Quello che conta è che oscuri ed insignificanti passaggi grammaticali siano capiti (cioè riportati in modo senza senso, ma corretto). Quindi il cervo che d'improvviso si moltiplica in cervi è segnato come errore, ma il cervo che dorme e si specchia contemporaneamente molti 'segnanti non lo segnano come errore!
 - questo tipo di "ragionamento" richiama, come sempre quando si parla di cose scolari, al problema del senso. Al solito, prima di risolvere un problema con l'insegnanza bisogna chiedersi dove si vuole andare e quindi cercare strumenti coerenti con il fine, quali che siano. Viceversa il senso è perso nella historia, nei ricorsi contro le bocciature che incalzano, nel fatto che ex-legis il figlio di nobili non può non essere laureato anche se è un cretino totale (e magari sarebbe un buon riparatore o un accurato spazzino) e quindi non si può semplicemente pretendere che la traduzione di un testo abbia senso.
 - tanto "fuori" non si saprà mai che il pargolo scrive simili bubberie e giammai si può dire che, forse, non ci arriva proprio neppure a capire perché sono bubberie (anche se per i più basterebbe lo studio massiccio e sodo, continuando con concetti oramai privi di senso).
 - quello che il latino "serve a ragionare" va spiegato perché parte da una base di ignoranza così profonda che tutto subito uno non sene dà conto e non capisce come si possa ipotizzare una cosa del genere e poi tollerare di mirare anche per un istante le soprascritte bubberie. Ma comunque esse bubberie esistono e sono parte integrante del latino contemporaneo in qualunque scuola, quindi come si può anche solo accennare a mettere insieme le bubberie e il ragionamento?

Quello che non può il senso lo fa, come detto, l'ignoranza.

Tutte le lingue si pongono il problema di distinguere "cane morde bubbo" da "bubbo morde cane". Infatti il senso è diverso anche se le parole, una a una, sono le istesse. Talune lingue lo risolvono con un metodo posizionale, talaltre con parole completamente diverse, aggiungendo qualche altra parola esplicatoria ed obbligatoria oppure con che si mette un paio di letterine al fondo della parola che sarebbe quello che morde e un altro paio al fondo di quello che sarebbe chi viene morso, in modo che si capisce.
L'idea dei 'segnanti sarebbe che questa cosa delle letterine che danno il senso sarebbe una cosa incredibilmente intelligente e, chi la capisce (e si ricorda le letterine) è un asso del ragionamento.
L'ignoranza per credere a una simile bubberia è quella della descrizione con linguaggi formali delle grammatiche, il fatto che mille e mille lingue hanno lo stesso miserrimo sistema delle letterine finali e non solo il latino (e tutte renderebbero intelligenti uguali? mah...) e il fatto che allora qualsiasi giochino enigmistico, che uno fa per passare il tempo, dovrebbe rendere, similitatis mutandis, mostruosamente intelligenti e non solo un po' meno annoiati o un po' più rilassati.
- In questa stupida corsa alla lingua che fa diventare furbi (rileggendo il testo tradotto mi dò conto che se uno non è intelligentissimo non capisce come si possano scrivere simili bubberie a partire da un'innoqua storiella per pampini) si perde il senso di mettersi li e leggersi un testo. Ma non per voto, ma proprio per il gusto di farlo.
Infatti, leggendo a diario in latino (e sbirciando un po' nella lingua delle tapas...) antiqui testi dell'800 (senza 1000), mi sono dato conto che un problema la lingua misma lo pone. Quando uno legge la traduzione sidà conto che hanno aggiunto parole, dato un senso specifico, rigirato la frittata, ma in un modo che non è che il testo originale si poteva tradurre solo così. Quindi sarebbe necessario che uno selo leggesse ma da lui, perché in traduzione può essere più bello ma è comunque diverso dato che con poche parole con tanti significati e sfumature diverse sifà tutto.
- Ma anche la supremazia del gusto di fare le cose per senso estico, dovere morale, sudditanza, orientazione al futuro, passatempo o checchessia richiama al problema che l'insegnanza non è la soluzione. E' uno strumento per un fine che se non cè o se è perseguito con strumenti incoerenti è un male. Eppure le esigenze della società delle caste, gli ordini sull'educazione che fa diventare tutti ricchi, la confusione mentale e l'ignoranza profonda non permettono a chilo vorrebbe e potrebbe di studiare con gusto e agli altri di vivere anni belli andando a spasso e facendo le cose con le manine.

La chiarezza di pensamento la danno gli dei ma la felicità viene dalla capacità del bubbo di stabilire le giuste relazioni con gli altri bubbi e giammai dalla ripetizione a comando di frasette o numerini.

Mappoi dico, se Bubboni è maestro di latino bubboniano può una lingua tra mille e mille, dassola, rendere intelligenti? Anche solo immaginarlo non sarebbe forse

Troppo bubbo?

09 ottobre 2012

L'info che cercavo
Mi stavo chiedendo se andare a una mostra, con tutti i disagi e la perdita di tempo del viaggio, ma fisico proprio di andare li, non col web o con la confcall.

Vado sul sito relativo, sta mostra ha cambiato diverse volte sede e volevo vedere dovera e come andarci se mi era non troppo scomodo e caro.

Mille e mille siti hanno "Dove siamo" o "Come raggiungerci", comè ovvio chessia. Beh, qui non cè.
Non è che è difficile da trovare è che non cè. Cè il nome del sitio, ma senza indirizzo preciso solo il nome chelo conosce chi abita li, senza coordinate per il navigatore, senza cartina, senza mappa dei collegamenti, delle navette (se ci sono), dei biglietti dove si fanno e quanto costano.
Nulla di nulla. Non cè.

Eppure proprio così ho trovato l'info che cercavo.
Non ci vado.

Troppo bubbo!

07 ottobre 2012

Basta poco
E' sempre impressionate come, alle volte, basta davvero poco perché succedano le cose. A ben guardare si vede come nelle riunioni dei sedicenti lider poi sono le menatine quelle che li condizionano, come che uno parla che si capisce e allora tutti lo vogliono, uno è troppo idiota per essere umanamente tollerabile, uno parla troppo, ecc.

Solo che vedere queste cose, piccole e che vengono dette solo per caso è difficile. Tanto più che l'unico momento nella storia in cui sono state applicate le ricette economicistiche attuali che non cè alternativa era comunque una dittatura esplicita, mentre ora cè che picchiano e incarcerano illegalmente ma non è esplicito.

Così è bello questo relato, perchè a vedere quanto poco fa effetto su dei nanetti del ragionamento politico, che badano bene a parlare solo quando nessuno (furbo) può fare domande e pretendere una risposta, cè sempre da chiedersi perché non provarci.

Troppo bubbo!

04 ottobre 2012

Questio sine mentis
Di tutte le domande quelle dei commessi sono le più bubbe e io mene prendo sempre paura. Come dice Bubboni quello che va valutato sono le domande e non le risposte, ma è che quelle dei commessi fanno sempre capire che cè una genda segreta, qualcosa che non sai e non capirai.
Mene segno due misteriose.

"La mangia oggi?". Ame viene da mentire quando mi chiedono questo. Mela darà vecchia se tanto la mangio oggi? O quella che è caduta, tanto non faccio in tempo a capirlo? Chissà? Mappoi ho detto, sì che tornavo a casa e mela mangiavo tutta mozzarella del posto chele fanno. E invece no. "E' appena fatta e ancora calda" (boh, ma non era un pregio mangiare le cose appena fatte e ancora calde?) "deve aspettare almeno stasera, meglio domani". Vabbé, sarà il formaggio di Tantalius ma almeno ho risposto giusto. "Però può mangiare la scamorza". Che detto dalla bubba delle mozzarelle è meglio che selo dicesse i medici e il motore di ricerca dei sitii in coro.

"Vuole un biglietto della lotter" No! "ia?". Qui, come al solito, la risposta non conta, è scontata. Ma quello che mi chiedo è la domanda. Perché la bubba mi ha chiesto se volevo (acquistare) un biglietto? Ho la faccia da cretino integrale? Più di quello dopo che magari non glielo chiede? O ha dei biglietti finti (come se ci fossero quelli veri, poi) da far fuori? O le danno un diavoletto di Cartesio scontato di un tot percento per cento biglietti che vende? Nonloso. Ma almeno una soddisfazione mela sono tolta.
Lo ha chiesto anche a quello dopo, e sembrava molto più bubbo, anzi


Troppo bubbo!
Sostegno concreto
Io non ci credevo, anche perché la teoria delle cose è netta.
Se hanno preso il potere a suon di botte non è poi per fare il bene e il buono, altrimenti che prendevano il potere a fare?

Eppure mi devo ricredere e constatare che, ancora una volta, vedere il lato bubbo e bello delle cose è sì un dovere ma anche una conquista.

Opinavo che i banchi europe* non potevano dare un sostegno concreto alla piccola imprenditoria, ma per una questione proprio di leggi e europeat*, oltre che per la giusta priorità data agli amici e al partito.

E invece ecco che arriva una mano, ferma, stabile, rassicurante proprio verso la piccola imprenditoria di questa nazione avviata a tutta forza alla deindustrializzazione, con una potenza mille volte più bubba dei treni che annunciavano la prima industrializzazione.

Oh, millemila miliardi fossero spesi in ricerche sul campo! Oh, mille stagisti fossero mandati aggratis per le strade e stradine per cogliere tutti i segni di questa fase bubba dell'economia! Oh, cento fondazioni lavorassero a produrre rapporti di dieci pagine! Oh, dieci professoroni si spartissero la torta prima che i micro-segni spariscano travolti da una miseria ancora più grande che seli mangia a colazione!

E allora, in attesa che un europeat* possa eternalizzare la historia bubbinis, mi incollo qui il segnale forte e chiaro che il banco sostiene l'imprenditoria ma piccola.

Troppo bubbo!

P.S.: Anche se il sostegno del banco sembra sempre un po' appiccicoso, meglio stare in guardia e, come dice il direttore ai clienti, fermi e con le mani in alto.
P.P.S.: Poi mi chiedo anche se per avere certi appoggi concreti devi ricorrere alle amicizie all'interno del banco, ma forse no, è per tutti. Forse.
Costruendo sulla sabbia
Cè un piano nascosto ed io lo scoperto,
cè un luogo da sogno e io ci dormirò.

Orrende costruzioni,
ladrocinii e tangenti a cielo aperto,
diventeranno sì polvere,
ma quando?

Ladri di partito,
eletti e rieletti da stupidi o amici,
finiranno sì le ribalderie,
ma quando?

Eppure qui che il futuro
è pianopiano nascosto
da un presente pianopiano più nero
qui cè un piano segreto ed io lo scoperto.

Eppure qui che i luoghi
sono fatti sempre più miserrimi
da misere costruzioni di mafia, ferro e cemento
qui cè un luogo da sogno e io ci dormirò.

Ho visto un tram,
sembrava come i pochi che passano,
ma sottosotto cera qualcosa.

Un tubetto, non più grande di un tubetto,
e da lì ognitanto usciva sabbia.
Poca, leggera, fine, ma sabbia.

Ecco il piano svelato!
Ecco il tempo che serve!
Ecco il domani che porta il bello!
Ecco che l'orrendo edificio diventa sabbia.

Oh, tempo scorri veloce,
mille tram passerano,
tonnellate di sabbia cadranno,
partito e mafia sproaffonderanno!

E io mi allungherò sulla sabbia,
fine, leggera e tanta,
e, come un bubbo,
potrò sognare un luogo da sogno.

Troppo bubbo!

29 settembre 2012

Chi ti manipola?
Più ci si addentra che devono dar contro al comico e più sembra la guerra fredda, inequivoco segno che la campagna è organizzata dai vegliardi che, poveretti, quello conoscono.

Una delle mille linee che è stato necessario attivare è quella di chi cè dietro. A me pare simpatica perché fa il paio con il complottismo e l'arguzia di chi crede di capire ma è troppo bubbo.

Mi ricorda la guerra fredda perché io all'epoca ero teoricamente al soldo dell'impero del male, come tutti quelli che, come me, erano contro i missili nucleari, contro i dittatori amici degli amici, contro i massacri dei nemici degli amici, ecc.

Quindi milioni di persone, come me, semplicemente non si davano conto di essere manipolate dall'impero del male (forse anche perché poi i soldi l'impero del male giragira ma non glieli dava mai).

Allora cera e cè un solo modo di togliersi da questa logica per cui se non applaudi chi ti viene detto nell'orecchio da qualcuno sei manipolato.
Mirare alle cose dassoli, compresa l'autenticità con cui si sostiene una posizione.

Il comico è della massoneria, della mafia, dei partiti, delle banche e dell'europ*? Ok, ma è davvero contro la TAV o solo un po' sì e un po' no? E' contro i inceneritori ma ha piazzato un suo parente nel consiglio di amministazione? E' contro i rimborsi eppoi seli cucca che magari servono?
E i fasci sono davvero contro la TAV se sono per ammazzare chi non ci piace sul territorio?

Eppoi ci sarà anche dietro i bubbi misteriosi che tutto manipolano ma, intanto, un pezzo di strada si può anche fare insieme, che ci sono i bubbi ingiro, anzi

Troppo bubbi!
Fuori target
E' sempre bubba questa società che arrivano le mail ognitanto. Organizzano delle "feste", a quello che si può capire, ma sono massacranti e carissime.

"Tavoli: a partire da 350€ (2 bott. - 15persone)"

E poi mi piace che si dividono pazientemente il poco che cè.

Troppo bubbo!

27 settembre 2012

Capire un cazz*: tecnicamente
Così come la fare politica senza passione rende schifosi oggi ho sentito uno che sarebbe consulente del sottopancia del [CARICA GOVERNATIVA] per [NON CREDEVO CHE ESISTESSE QUESTO TITOLO PER UNA NAZIONE IN VIA DI DEINDUSTRIALIZZAZIONE].

E' stato bubbo perché il consulente del sottopancia usava tutte le parole tecniche, che di persè sarebbero quelle che uno usa A) quando capisce B) quando sa cosa dire. Ora non è che non capiva proprioproprio ma il nodo è che i temi erano politici e richiedevano una visione politica eppoi arriva la tecnica e le relative parole.

E' un po' come se uno si lanciasse in un dibattito su come riformare, chessò, le scuole o le fabbriche di produzione dei diavoletti di Cartesimo ma senza prima aver detto a cosa vuole che servano le scuole o i diavoletti. Anzi, peggio. Come se uno si bevesse la retorica per cui tutti abbiamo già concordato a cosa servono le fabbriche o i divoletti eqquindi discutiamo solo di come riformarle.

Ma, in realtà, mai uno con una visione politica delle cose ha espresso e discusso e convinto e ascoltato e concordato dove andare e perché andarci.

Così il bubbo spiegava come fare che ci sono pochi soldi e le bubberie e i dati e i poveri e i malati. Il tutto mentre i soldi vengono buttati altrove (guerre di pace, amici-mafia-grosseopere, banche, ecc.), i poveri sono addirittura importati, i malati sono curati o uccisi in base alla casta, ecc. ecc.

Insomma i dati e le tecnologie affidate a simili babbei fanno più schifo che pena, potendo essi trasformare in schifoso e senza senso buono anche quello che, deciso a cosa serve e trovato perché, sarebbe anche bubbo, anzi

Troppo bubbo!

22 settembre 2012

Il bubbo col [CAPPELLO]
Ho visto che tanti hanno opinato su quello del bubbo col [CAPPELLO], che ci sono stati i morti e tutto ma, come al solito, la chiarezza di pensamento non abbonda percui è bene che ne metta un po' qui, tanto per bilanciare le sorti del mondo e del bubbo.

Il ragionamento è complicato dal fatto che non basta prendere i colori come escono dal tubetto e usarli come un martello per aggiustare tutto quello che si muove. Si tratta di capire le cose, di bilanciarle nel tempo e nello spazio e tutto. Ma quando si tratta di specificare quanto e come e non solo cosa il sistema contemporaneo di bubbità non può funzionare bene e questo complica le cose.

Intanto i punti sono:
- i diritti, tipo quello di espressionarsi, vanno difesi ed esercitati ma tutti e non solo uno. Quindi vanno bilanciati e gestiti, altrimenti un solo diritto elevato a totem impide l'esercizio di tutti gli altri e questo non può essere perché anche gli altri sono diritti come quello elevato a totem.
- la pellicola non fa ridere, fa pena. E' inevitabile provare pena per il livello di ignoranza, di arretratezza dell'estrema dx internazionale, di banalità e di mancanza di sano umorismo che trasuda la pellicola. Seppoi si considera che quella pena ha le sue radici nell'arretratezza politica ed escolare della nazione dove è stata prodotta è legittimo che cè da preoccuparsi.
- il terrorismo, quale che sia, richiede una montagna di soldi e di azioni mediatiche per attirare assassini e manovalanza. Sono i due pilastri su cui si poggia, così come un esercito di stato si basa sui soldi delle tasse e sugli accordi sottobanco con le industrie delle armi. Non è che cè da discutere, a più si può studiare ma funziona così. Quindi quando i soldi o i iscritti calano i terroristi pescano quello che viene a mano, vecchio o nuovo che sia, che possa essere mediatizzabile ed utile per continuare a mantenere l'istituzione.
- l'allargamento delle comunicazioni richiede l'allargamento della tolleranza, non è bene comunicare di più senza poter essere sicuri che la tolleranza sia più grande.
- in una situazione sana le informazioni malate o le battute che non fanno ridere non suscitano scandalo, richieste di censura o omicidi. Sono semplicemente scartate dalla capacità di gestire i messaggi di chi li riceve, in totale indipendenza da chi tira eventualmente spazzatura.

Quindi, siccome l'autocensura è norma per chi vive sotto il tallone della democrazia ma è un male profondo per la diffusione dei diritti a chi ancora non li ha conquistati, senza timori e bubberie ingiustificate dalla fiducia nel bubbo moderno, rispettando tutte le idee e tanto più quelle bubbe purché senza armi, ho messo qui il disegno di un bubbo con il [CAPPELLO], per rendere onore illuministico a quello che cè sotto il cappello e giammai al [CAPPELLO] istesso medesimo.

Troppo bubbo!

19 settembre 2012

Gaia scientia
I ricercatori hanno stabilito che si possono passare informazioni dal passato al futuro grazie al vuoto quantico.

Praticamente sono riusciti a farsi dare dei soldi per aspettare di trovarsi nel futuro. Se poi si dimenticano pure le informazioni che dovevano portare dal passato allora sì che è

Troppo bubbo!

17 settembre 2012

Due linee verso il bubbo
E' bello che abbiano messo i quadri ma online qui (dove cè quello del cane).
Anche seppoi queste riproduzioni si vedono davvero malemale e, se uno conosce lo riginale selo ricorda, ma altrimenti ne trae idee bubbe. Poi chissà perché si zoomma ma una finestra piccola, neanche se scaricarsi la copia un po' bella fosse come portarsi via quella appesa (che è anche più semplice e rapido).

Quello del cane però mi impressiona perché uno selo guarda, lo zomma, lo rigira e sono proprio poche pennellate. Eppure la potenza espressiva, cioè l'attivazione di quello che è già nella testa del bubbo chelo guarda, è enorme.

E' bello che il genio possa, con poco lavoro esteriore, attivare tutto un pensamento, i ricordi, i dubbi e tutto, nella mente del bubbo.

E cosa cè ppoi nella mente del bubbo? Una domanda che è anche una ffermazione, un dubbio che è anche una certezza, un interrogativo che è anche un punto fermo: "Ma quanto sono bubbo?"

Troppo bubbo!
De crisis
Mene sono già appuntato ma le tracce dei processi di deindustrializzazione e desertificazione commerciale che hanno avviato tra le pizze sono bubbe da seguire, anche se preferirei mirarle ben più da lontano.

Ora mi appunto quello del periodico che meraviglia la historia di due che erano nell'industria e ora sono contadini e felici. Praticamente la versione contemporanea pizzaiola del sogno deindustrializzato. Chissà seppoi ci fanno anche la pellicola che erano poveri eppoi coi pomi d'ori sono diventati più belli e più grassi, come era nelle pellicole dei rampanti passati.

Intanto nei periodici di altre nazioni si parla delle domande degli angels alle startup.

Troppo bubbo!

P.S.: Belle le domande, tra l'altro. Can you deliver? Can you scale? Can you integrate?

12 settembre 2012

Di fabbricazione
Ai tempi della guerra fredda sempre i periodici del mondo libero, quando i cattivi ammazzavano qualcuno, notavano che le armi usate erano "di fabbricazione [IMPERO DEL MALE]".

Non era troppo dire, non cerano prove o neppure indagini, però dava una pista al lettore del mondo libero suggestionandolo su chi era stato.

Così un po' ne ho visto la versione arretrata della modernità ora che una pellicola totalmente priva della benché minima qualità artistica è stata girata da un """"regista"""" che, ha seconda dei siti, cambia nazionalità come una banderuola su un confine, comunque cercando tra quelle che l'acuto lettore trova come più ripugnanti.

I finanziatori di quella spazzatura avrebbero messo anche 5 milioni di dollares per un video che con 5 euri ne fai 10, ma solo secondo alcuni siti. Si vede che altri hanno visto i spezzoni prima di scrivere e non sela sono sentita di aggiungere questa cretinata. (Anche perchè le fonti più serie citano un noto ignorante come diffusore di tale spazzatura animata.)

E di che nazione sarebbero i mitici finanziatori? La propaganda nazista basta e avanza per sapere chi sono i ricchi e, dopotutto, la propaganda historica la scrive chi vince.

Troppo bubbo!
Il mitico continente dei monti
E' chiaro che penso che  la scrittura bubba ha i suoi pregi nel non poter essere capita automaticamente, non essere ricercabile perché comunque i [NOMI] non ci sono e tutto.

Ma non avevo considerato che scrivere cercando di riferirsi solo a quello che è nella testa del lettore, ma senza che sia scritto dalla penna dello scrittore, è un importantissimo coso di business e che viene già usato.

Stavo mirando alle condizioni di una poliza assicurativa, credo di essere l'unico perlomeno nel diametro di 1 milione di km a farlo ma è che mi è già servito e ho delle mutande comprate con l'assicurazione che melo ricordano.

Le condizioni sono scritte ma non in corpo bubbenron 0.2pt (che col computer poi non cè) ma in una pseudolingua da pessima traduzione. Però credo che l'originale, se esiste, è una lingua il cui suono risuonò l'ultima volta pochi secondi prima che un vulcano preistorico lo sovrastasse con il suo rombo cupo e carico di vapori di zolfo che si persero nell'aria ancora irrespirabile, per i moderni, che cera per i preistorici. Viceversa la copia non disponibile in nessuna lingua conosciuta modernamente. Ma non in senso che non cè proprio (che sarebbe illegale, forse, comunque si applicano le leggi del foro di una nazione che non so se hanno leggi scritte e valide erga pauperus), ma che sarebbe in una lingua che il lettore lo forza a dargli un senso che, illetteralmente, non cè.

Magna lengua quod sensum soli menti bubbus capacita!

Così le frasi, se uno le dovesse usare davvero, non hanno senso. Ma uno crede di capirle e gli assegna fortis mentis un significato che però manca, come ti spiegherà la sempre accessibile mail di assistenza automatica in caso di necessità.

Così come il futuro della lingua universale sono i disegnini senza parole, buoni per l'analfabetismo dei laureati contemporanei, il fututro dell'azzeccagarbugli sono traduzioni automatiche a garanzia di non avere un senso logico.

E tanti saluti al "continente occidentale dei Monti Urali".

Troppo bubbo!

07 settembre 2012

Signum tempora
La quantità di cartelli falsi tra le pizze è tale che è davvero raro di vederne di veri o aggiornati. Di utili è quasi meglio che non cene siano perché comunque il resto dell'ambiente resta lo stesso e potrebbero essere pericolosi.

Però miravo che cè quello dove si paga con la macchina (nella corsia solo per carte) che "informa" bello sbiadito che dal 1 luglio 2012 si può pagare solo in euri.

E' lì che ho capito, ma davvero, quello della fine dell'euro.

Troppo bubbo!
Da cogliere
Dice la prensa pizziaola "Arrestata direttrice ufficio postale, rubati 700 milioni dai conti correnti"

A forza di raccontare bubberie sulla crisis financiera poi va a finire che non suona strano che un ufficio postale di periferia raccolga 700 milioni in depositi.

Troppo bubbo!

05 settembre 2012

E' tutto sotto controllo
"c'é stata una fuga di vapore di acqua ossigenata prodotta dopo che in un serbatoio è stato iniettato perossido che ha reagito con l'acqua". Una cinquantina di pompieri sono tuttora sul posto."

Magari sarebbe meglio rimandare a casa i pompieri ma avere sul posto qualcuno che si sia letto la parte di chimica di un sussidiario delle medie.

Troppo bubbo!

P.S.: Però sarebbe splendido avere un periodista che non si beva tutto quello che sembra acqua perché se così fosse sono certo che la centrale sarebbe già stata chiusa da un pezzo.
Secondo me - Esempi di uso illecito
"Analizza le seguenti frasi: per ciascuno di esse di’ cos’è la parte evidenziata e a cosa corrisponde in tedesco secondo te:
1) La mamma prepara il pranzo"

Secondo me "La mamma" corrisponde che è quasi ora di mangiare ed ergo in virtute manducatorum ufficium prepara il pranzo ai figli.

Ma, secondo me, ogni tanto servirebbe proprio prendere il coraggio a due mani e dire comè e non come secondo me sarebbe. Senza discussioni e bubberie. Poi, avendo la dominanza suprema della lingua fino a poterla inventare in parole o sminuzzare in suoni, allora sì che ti dico esattamente comè, secondo me.

Troppo bubbo!

P.S.: Comunque grazie a chi insegnante mette i compiti delle vacanze in rete: tuttora molti sembrano non pensare che ci sia chi cerca proprio i esercizi!
Recensio libris "Mi hijo era de ETA"
Che uno si compri o legga un libro perché lo dice Bubboni sarebbe una bubberia, ma mi voglio appuntare bene di questo libro che c'è il frammento qui scaricabile ma con un po' di pena (non mi dò conto se uno che non è fluente nei temi e nella lingua delle tapas lo potrebbe leggere ma tanto vale metterlo).

Il libro è stato scritto perché un padre, che è stato "gobernador civil de Guipúzcoa entre 1987 y 1990" (diciamo Prefetto di una province basche dal 1987 al 1990), vuole ricontattare in questo modo suo figlio che è passato nella clandestinità ed è nascosto all'estero.

Però il libro ha quattro punti che lo rendono davvero interessante e da leggere, proprio oggi che, tra le pizze, non si può escludere che possano saltar fuori dei "problemi". Inoltre sono questi che spesso lo dico e che mi sembrano importantissime.

1) nessuna ideologia può giustificare l'assassinio di altri esseri umani. Mai. Senza eccezioni.
2) le autorità di una nazione democratica non possono torturare i sospettati o i condannati. Mai. Senza eccezioni.
3) l'azione dei terroristi contamina il tessuto sociale in modo terribile (è uno dei temi che viene sottovalutato da quelli che non condannano troppo la violenza ma neanche la sostengono). Il libro parla dell'isolamento delle vittime ("qualcosa avrà fatto" è il commento delle persone "normali" quando viene ammazzata una persona altrettanto "normale") ed è uno degli aspetti più devastanti nel lungo termine.
4) il terrorismo si basa su una massa di denaro enorme, che permette ai vertici di soluzionare tanti problemi della vita comune senza sbattersi per lavorare o per pagare le bollette. E c'è (questo il libro non lo evidenzia, dà per buono il comunicato di fine della violenza) sempre qualcuno a cui interessa continuare o pattare una reiserzione ben ben remunerarta.

Così ho pensato che chiedo se vogliono che lo traduca nella lingua delle pizze o in latino bubboniano. Tra le pizze la propaganda internazionale è sempre forte, magari aggiungendo un po' di note qualcuno capirebbe meglio le cose. Forse anche in riferimento ad altri conflitti armati in corso e a quelli prossimi.

Inoltre c'è bello il tema di comunicazione tra un padre e un figlio, ma io nonne sono specialista ma credo che piaccia al pubblico bubbo, anzi

Troppo bubbo!

04 settembre 2012

Tempus lentus
"Sciopero del personale viaggiante sabato 9 e domenica 9 settembre"

Allora è vero che quando c'è lo sciopero il tempo non passa mai!

Troppo bubbo!
Non capire di economia
La premessa a qualsiasi discorso economico, come già detto, è sempre "io non capisco di economia, ma [ecc.]". Al solito il ma non è un argine, come farebbe pensare la grammatica, sino è la porta della bubbità più confusa e delle baggianate più solenni.

Però un po' mi chiedo cosa non blocca la bubbità e se cè un livello dei fatti che la possa contenere.

E' venuto fuori che le grosse opere le fanno solo le nazioni cheppoi restano povere e misere, ma che sono gonfie di corruzione, ma si può contare che la retorica non cambia per cercare di aggirare i fatti (che non sarebbe neppure difficile) e che i buoni eviteranno accuratamente di fare troppi esempi specifici.

E' anche chiaro, vedendo le banche e quello delle case che rubano, che l'avidità di persè sarebbe buona e farebbe progressare la moneta populi, ma che se cisi mettono di mezzo le leggi dell'europ* allora i comportamenti più idioti diventano gli unici possibili nel solito tunnel che non ci sono alternative.

Eppure chi sarebbero i buoni continua con la solita litania delle transazioni financiere, della fuga di capitali, dell'economia che fanno le cose e ma anche che non le fanno per consumare meno.
E' che strombazzare sembre la stessa roba malpensata è diventato segno di stabilità e saggezza, in base al principio che non è del bubbo cambiare idea e che trovata una pista che non dà fastidio a nessuno ma che pare tanto trasgressiva meglio tenersela stretta. Però è bubbo, anzi

Troppo bubbo!
La salute del comico
Alle volte mi chiedo come faranno i futuri che volessero capire cosa succede se tutto quello che si dice in pubblico è sempre falso. Poi non sarebbe difficile usando i principi ma non le informazioni, ma chissà se i futuri lo sapranno.
E' un po' come i complottisti della luna che se uno sapesse dei principi della guerra fredda non potrebbe essere complottista, al di là di tutte le cose che uno magari non le capisce anche se gliele esplicano.

Così quello del comico delle pizze. Credo che non si trovi uno solo dei servizi che permetterebbe di ammazzarlo ma non per traballanti questioni democratiche ma solo per il selvaggio timore cheppoi parte una confusione che non sisà mai bene chi vincerebbe.

Così il timore della confusione, è talora e momentaneamente, salutare. Ma chissà se i futuri selo aspettano così come tutti i passati lo danno per scontato.

Troppo bubbo!

26 agosto 2012

"[VERBO] tutti!"
Spesso dicono i vecchi sull'autobus [VERBO] tutti!", come commentario e proposta di soluzione a largo spettro rispetto la situazione politico-economica pizzaiola che patiscono, nonostante la propaganda sempre più ossessiva ed integrale.

Per me, che sono antimilitarista, è solo un modo per sottolineare la distanza tra caste e per espressare quello stato di paura e miseria che solo un professore dell'idiozia poteva consolidare così in profondità.

Ma ora vedo che anche nei negozi, e non solo i vecchi, dicono lo stesso. La reazione degli astanti varia. Chi finge di non aver sentito, chi concorda davvero, chi concorda per dare ragione ai pazzi.

La mia è di stupore. Sul piano dei contenuti ovviamente dissento senza il minimo dubbio: è vero che [VERBO] tutti, o anche solo qualcuno, cambierebbe fortemente lo scenario, ricacciandone tanti nelle fogne, ma sono convinto che [VERBO] denota quell'inutile impazienza verso Colei che tutti pareggia e che gli dei del tempo punsicono col contrappassso di impedire la soluzione vera dei problemi attuali e assicurando la creazione di altri ben più gravi e duraturi. Inoltre mai il sangue versato attira i dei della giustizia, con quello che ne segue.

Ma sul piano della forma mi dò conto di quanto ragiono in rete. Io non mi sognerei mai di dire in pubblico come dicono i vecchi perché è eterno, searchable e immdiatamente punibile anche solo pensarlo.
Invece i vecchi, fino a quando non cè uno della polizia segreta fuori dalla porta che li porta in un comodo luogo di tortura, opinano di potersi espressare anche in modo apertamente contrastante con la propaganda democratica.

Tutto sommato menomale che loro non conoscono minimamente le tecnologie contemporanee, saranno solo parole dettate dalla paura mami spaventano facilmente.

Così ancora una volta risulta che l'ignoranza tecnologica è un bene, comè bubbo che sia, anzi

Troppo bubbo!

25 agosto 2012

La sintesi
Al bubbo contemporaneo piace la sintesi minimalista, forse perché dà l'idea di essere facilmente comprensibile, forse per la ricerca eterna di quella vitina o di quella procedura che, se girata o attuata, soluzionerebbe tutti i problemi.

Eppure negli scenari dove questo metodo di cercare la sintesi sarebbe buono spesso non si usa, bubbamente e quivi melo appunto.

Il metodo sarebbe quello di vedere i frutti per capire l'albero. Ad esempio anche io, che non sono agricolo, se vedo, chessò, dei tigli freschi che pendono da un albero capisco subito che quell'albero è un tiglio!

Il caso mi veniva perché leggevo un articolo di uno che criticava i prenditori pizzaioli che non è vero quello del costo del lavoro che è alto e che sono tutte scuse per non innovare e fare i prenditori moderni come gli esteri.

E' un articolo superficiale e non vale la pena di mirarlo ma non sarebbe meglio ragionare al contrario, mirando ai frutti? Tra le pizze è in corso la deindustrializzazione, oramai si vede anche se uno non è acutissimo o se vive in zone mai industrializzate. Gli investimenti esteri sono crollati e così tutti i parametri beneomale relazionati.

Ora, se uno proprio non è di quelli vecchi che mirano ai ristoranti sempre pieni (considerando la mensa di carità un ristorante), i frutti avranno una pianta che sono attaccati? E questa pianta è che sono tutti stupidi da dopo che erano tutti furbi?

Le cose grosse ci vuole il tempo e lo sforzo di tanti. Se uno mira al livello di innovazione dei passati pizzaioli e lo confronta con la deindustrializzazione si dà subito conto di quanto sforzo è stato fatto per arrivarci e non si può liquidare che sono i prenditori ottusi.

Dopotutto distruggere un tessuto produttivo e culturale ha richiesto lo stesso impegno necessario per crearlo, solo alla rovescia.

Troppo bubbo!

24 agosto 2012

Di quello recluso e libero
Effettivamente volevo dire di quello libero ma rinchiuso e che forse esce senza che lo uccidano i terroristi ma legalmente.

Due sono i punti bubbi:

- quello che si considera un periodista. A parte la prensa specializzata, che non è come la prensa che serve per i fini di mantenimento e gestione del potere contemporaneo, sono abituato a mettere i periodisti nella cassettina degli strumenti della propaganda. Poi magari uno sene distanzia e lo ammazzano anche, ma di primo pregiudizio quella è la collocazione difettosa. Così mi colpì quando uscì quello che si erano perse delle cose, perché non credevo che fossero cose periodistiche ma historiche. Quello che è uscito è materiale per i futuri, non per chi cerca i dispacci della propaganda quotidiana. Anche perché, per la propaganda, la risposta è stata ovvia: si sapeva già, non cè nulla di nuovo. In realtà non è che i terroristi lo stiano comprando per ucciderlo perché ai bubbi gli è esplosa la testa dalla noia derivante dalle notizie vecchie o da quelle irrilevanti, ma la propaganda fa quello che può non è che possa sempre soluzionare tutto, nonostante tutto.
Avrà ragione a dire che è il periodismo moderno questo? No, perché Bubboni opina che questo delle notizie perse sia materiale per i futuri se ci saranno. Se non ci saranno, i futuri, allora la portata di questo materiale sarà comunque quello degli specialisti (economici, di guerra, di pace, Bubboni, ecc.) e non del grasso pubblico e dei periodisti generici.

- la mobilitazione è stata bassa rispetto alla portata delle cose. Gli antichi ci credevano davvero a quello di istituzioni che oggi sappiamo essere corrotte e marce come l'[NOME DI ISTITUZIONE INTERNAZIONALE] e ci credevano anche quelli delle guerre di pace che sempre volevano che a farle fossero eserciti di assassini ma con in testa gli scolapasta e gli stracci colorati dell'[STESSA ISTITUZIONE DI PRIMA]. I dati persi hanno esplicato magnificamente come funziona tutta la baracca, come da persone immorali non possano nascere od operare istituzioni morali (cioè come le regole non possano mai prevalere sulla bubbità del bubbo e prevenirla, ma questo è un altro tema) e tutto. E l'impatto è stato relativamente basso rispetto al colpo chene ha ricevuto la propaganda.
Forse non cisi rende conto di quante migliaia di ore di discorsi, conferenze, libri ma anche di carta, sedute di istituzioni che costano milioni solo di rifrenschi, concursi per i giovani e tutto sono state azzerate dal fatto solido che i meccanismi sono altri, sono brutali e sono semplicissimi.

Forse è per questo che vogliono ammazzarlo. Per strombazzare, tutti in coro, che sono buoni. Come Caino che si lagnava perché dicevano che offriva le verdure e i frutti marci mentre, ora che siamo futuri e con le mutande, sappiamo che in realtà era buono e che i prodotti erano tutti bio.

Le ragioni dei terroristi non sono giustificabili ma vale davvero la pena di cercarle per capire, anche da bubbi, cosa è successo che subito neanche si era capito. E' questo è bubbo, anzi

Troppo bubbo!

23 agosto 2012

Officium feminam
Già mi ero appuntato che una delle attività di propaganda internazionale dei assassini dell'ETA consisteva che in cada paese di propaganda e per cada uditorio uno (volenteroso ed onesto ma non troppo informato) ritrovasse le sue keyword e i suoi pregiudizi. Quindi cera che erano di sinistra e antiliberisti o più a destra e conservatori a seconda del posto che cera la propaganda.

Fin qui intristisce ma era la loro strategia internazionale, ben finanziata e anche ben studiata. Infatti si poggia su due pilastri della comunicazione che sono la conferma dei pregiudizi e quello che (derivato dalla guerra fredda) che gli amici dei miei nemici sono miei nemici, che i nemici dei miei nemici sono miei amici e via combinando secondo le logiche senza testa e senza morale ma ben applicate.

Infatti la logica da usare in questi casi è sempre quella di rifiuto delle armi e basta. Uccidi? Fai attentati? Allora sei mio nemico, sia che tu sia uno nazione democratica (che è facile), sia una dittatura (che già trovarla è un lavoro) o un gruppo che sembrava tanto buono e bello. Perché nell'uso delle armi e dell'assassinio cè tutto quello di cui sono nemico, dalla disumanizzazione alla militarizzazione delle teste, dal periodico assassinio dei "traditori" per le scalate di potere interne all'uso dei soldi e dei finanziamenti a fine privatissimo e tutto.

Così mi ha dispiaciuto leggere un articolo che, nel dire sistematicamente ed accuratamente il contrario, a me fa capire che non bisogna necessariamente mangiare pintxos e kokotxa per usare certe strategie di soddisfacimento dei pregiudizi dell'uditorio mentre si propaganda un esercito.

Ma uno è il punto più acuto della propaganda, comune e condiviso con tante altre formazioni che usano la stessa logica di morte e di guerra perennizzata dall'interesse di varie generazioni di armati, ed è quello del ruolo della donna.

Quando la propaganda militare cita il ruolo della donna, che è sempre tanto bello e utile, allora è come se uno andasse in giro con la bandiera "sono bubbo!". E' bubbo, anzi

Troppo bubbo!

P.S.: Per taluni uditorii vanno meglio i pampini che la donna, ma sempre con gli stessi intenti. [LUNGO ELENCO DI CATEGORIE DI TIPICA MARGINAZIONE] non li ho visiti usati ma chissà, magari in futuro, anche loro potrebbero essere utili histrumenta laboris per le varie propagande di morte.

17 agosto 2012

In nomine movis
Discutevo con Bubbazzi che diceva che i nomi veri di tutte le pellicole hanno il punto, i trattini o sono corti ma non gli spazi.

Ovviamente per il gusto di non essere d'accordo con Bubbazzi ci dicevo che non è vero che anche hanno gli spazi. Ma in realtà non è che ne abbia mai visti con gli spazi.

Magari chiedo a un vecchio analfabeta digitale e a un nativo sene hanno mai visti, ma ho come li dea che talora capire le domande è ben più difficile che dare le risposte.

Troppo bubbo!

16 agosto 2012

Mutatis momentus
Avendo poco tempo per scrivere e più per meditare è inevitabile giungere a bubberie più grosse, ma anche a vedere il complesso e meno il dettaglio che presto si dimentica.

Così dei titoli bubbi della prensa pizzaiola, ritrasformati dalla memoria, poco resta sennon che a credere nel liberismo sono poi più quelli che lo criticano che i veri liberisti, intenti a comprare oro e a nascondere i soldi in valuta da qualche parte che poi arriva lo sviluppo e diventano tutti ricchi.

Mi ricordo che i pizzaioli celebravano un fascista innovatore (sembra impossibile che un fascista innovi, ma l'idea di uccidere i civili con i gas o le deportazioni e i massacri furono innovazioni grandissime nella pratica delle guerre, incluse le moderne guerre di pace, e furono passaggi essenziali per la historia della seconda guerra mondiale) con oltre 127 milaeuri di soldi delle tasse senza che nessun altro ente nutrito con le stesse risorse si permetta di verificare gli scontrini (pratica che, a quanto pare, riguarda solo chi paga e non chi butta). O anche che un nominato politico opina che non cè possibilità per le imprese che si trovano a competere con imprese soggette ad altra tassazione di sopravvivere, se non coi soldi dello stato (che per averli alza la tassazione, e che quindi non permette alle imprese che si trovano a competere [ad libidum]).

Ma gli dei hanno accecato gli iniqui. Così il memoriale del fascista non è che un costosissimo ed architettonico pisciatoio e la paura creata da uno degli economisti che in europ* si classifica tra i primi cinque e forse nel mondo tra i primi dieci inquanto ad idiozia (ma si può essere anche più ottimisti) non lascia spazio alle vecchie ricette.

Infatti lidea liberista che un po' tutti possono competere, chi nei pomodori e chi nei telefonini, è molto ottimista e benigna che non ci sia una classe puppante talmente ladra e fedele ai valori dell'amicizia e della famiglia che si ruba anche i fogli per vedere in cosa competere.

Sono quindi i non liberisti a credere nelle ricette che tagliando i malati, cercando i scontrini, dicendo che tutti i cittadini sono un po' ladri e come tali vanno trattati, poi si diventa tutti ricchi.

Invece è giusto mirare l'avvio della deindustrializzazione pizzaiola. Potrebbe essere cheppoi il livello dei servizi resti allineato a quello dell'industria residua, ma anche che possano rimanere solo i pochi settori che gli esteri non vengono e non gli interessa venire o che non possono scappare. Altrimenti il livello di tassazione non permette l'esistenza pizzaiola quando ci sia un estero che ci interessa quel mercato.

La cosa è già palese nei aerei, nei cosi elettronici, nei libri ma di carta e in altri meno evidenti ma che si vedono.

Così, ancora una volta, sarà la bubbità dei bubbi quella che muove la bubbità delle conomia e tutto.

Troppo bubbo!

28 luglio 2012

Insecuritatis carentia
Una delle caratteristiche della finta sicurezza delle nazioni democratiche è l'incapacità di prevenire e la ferocia nel vietare quello che era stato usato nel passato.

Questo principio di stupidità somma esplica le istuzioni dei aerei, quello delle bottigliette (unito alla stupidità di quello, oggi dimenticato, che l'impose), e un po' tutto quello che viene fatto ai danni dei cittadini normali cioè, dal punto di vista dei regnanti, della massa di luridi criminali che non possono essere sterminati solo perché pagano.

Ma quello che non abbiano vietato quello che ormai ci sarebbe da vietare mi lascia davvero stupito. Che sia perché al più noto criminale democratico internazionale quella tecnologia piace tanto? O perché i vegliardi vietanti non capiscono che oggi ci sono queste cose? O solo perché non sono ancora successi i fatti?

Comunque mi sa che prima o poi li vietano, spero che non sia dopo i fatti ma solo per bubba ottusità.
Così anche la bubba ottusità vietante può avere un lato buono, anche se

Troppo bubbo!

27 luglio 2012

Humili amicus
Ero convinto che il tale fosse un farabutto, dati e leggi assassine alla mano.

E invece sembra sincero nel memorare l'amico di traffici. Segno che i valori dell'amicizia restano saldi anche in mezzo alla tempesta del potere e alla confusione mentale di una ultradestra concretamente, e non teoricamente, fascista.

Però, di fronte all'ispirazione che viene da cotanti sentimenti, non vorrei che risultasse che qualcuno aveva offerto un tradizionale, improvviso, caffè. Meglio non indagare.

Troppo bubbo!

25 luglio 2012

In pinguis formae
Con il tablet le dita grasse permettono di sviluppare di più il pensamento laterale, accedendo a """"notizie"""" ed """"informazioni"""" che uno mai, senza essere pagato, mirerebbe minimamente dato che il titolare già ne delata l'insignificanza.

Però, parlando di grassi ed obesi, anche in mezzo a tanta spazzatura ci può essere della bubbità, anzi della grassa bubbità: "Tu dici che non sei incinta e allora partono le solite voci".

Troppo bubbo!

21 luglio 2012

Et sempitur sin electio
Le armi non le possono vietare perché per quei poveretti ignoranti e disgraziati sono un diritto cossuttazionale che ciascuno ammazza come gli pare.

I film del bubbo grigio-nero non li possono vietare perché altrimenti quelli dei diritti fanno una strage che quella che cè stata non è niente al confronto.

Insomma, comunque la si giri, non cè mai scelta.

Troppo bubbo!

16 luglio 2012

PU! PU! PU! PUM!
Mi diverte ascoltare quello del bubbo che esplica le musiche. Cè il podcast con il bubbo che suona da solo il piano e poi mette i pezzi ma registrati e esplica tutto. Ora non è che sia improvvisamente favorevole a che esplicano le cose ai bubbi. E' drammatico mirare a come, sentita la lezione, cè il rischio che uno usi la tecnica ma senza avere niente da dire, tirando fuori dei mostri orrendi come i libri contemporanei scritti rispettando le regole da poveretti che padroneggiano la tecnica e non il pensiero che dovrebbe muovere la penna.

Però, forse un po' anche per via della celebrata e recensita raccolta di Bubboni de "Il canto del bubbo", pluripremiata ai concorsi anche se mai uscita o udita, Bubboni ha simpatia per il poveretto che esplica le musiche.

Rimaneva però da capire seppoi anche le musiche sono o non sono bubbe.

Ad esempio quella sinfonia inizia con quattro note in croce "PU! PU! PU! PUM!", scritta da quello con lo sguardo tutto bubbo e i capelli che si intende ché anche nel nome ha un secador de pelo a piena potenza.

Il bubbo esplica che i quattro colpi sarebbero il destino che bussa. E l'uomo risponde con una specie di fanfara trionfale.

Ero intimorito da questo capolavoro del pensamento che è la sinfonia, anche se il bubbo ci ha messo quattro anni a scriverla e ora neppure con il video HD la si vede nella chiavetta, mappoi se la risposta ai terribili colpi del destino è una fanfara trionfale... allora non c'è da sbagliarsi. E' una sinfonia bubba, anzi

Troppo bubba!

13 luglio 2012

Opzionabilità
E' bubbo che la politica europe* sia oramai che è tutto obbligato. Anzi i politicanti che tagliano (e che NON tagliano) sono sempre lì che non hanno scelta, che fosse per loro non vorrebbero, e tutto.
Secondo la retorica ufficiale la politica sarebbe che non cè scelta, forse una volta cera ma ora no e bisogna fare come dicono, tanto non cè scelta.
Una volta il ladrone diceva "la borsa o la vita", ora il politicante liberista non pone neppure la domanda, tanto non cè scelta.
E allora mi pare bello che nella campagna contro i non tagli alle armi abbiamo pensato queste frasette bubbe, che fanno tutte vedere opzioni e possibilità.
E la scelta che hanni preso i politicanti pizzaioli di ubbidire ai loro capi.

il solo il propulsore del caccia #F35 costa come un aereo antincendio Canadair, cosa difende meglio il nostro territorio? #noF35facts diffondi!

con un solo radar del caccia F-35 (10 milioni) si potrebbero produrre ed installare 10.000 pannelli solari #noF35facts bit.ly/wj7SpZ

un caccia F35 nuovo fiammante pronto a bombardare... o 32.250 borse di studio per studenti universitari? cosa costruisce futuro? #noF35facts

Un caccia F-35 armato di tutto punto o 250 scuole italiane messe in sicurezza? cosa difende meglio noi e i nostri figli? #nof35facts

Sistema ottico di puntamento di un caccia F-35 o gestione di 5 anni di raccolta differenziata per un comune di 100mila abitanti? #nof35facts

un cacciabombardiere F-35 oppure 18.500 ragazze e ragazzi in servizio civile? scegliete voi #nof35facts

Al costo di un cacciabombardiere F35 si potrebbe fornire indennità di disoccupazione a oltre 17.000 precari - #nof35facts diffondi!

Con i soldi che si dovrebbero spendere per un singolo caccia, potremmo acquistare oltre 20 treni per pendolari (12500 posti) #nof35facts

Troppo bubbo!

10 luglio 2012

Im malus pecunia confiteribus nobis
Storia tipica (migliaia e migliaia) delle tapas. Un bubbo vuole comprare casa, il banco gli dà i soldi, mettiamo 250000 euri da restituire in 40 anni, i genitori firmano che se non paga lo faranno loro. Ma il bubbo lavora, paga le rate. Poi arriva la crisis e il bubbo non lavora.
Il banco caccia il bubbo e si prende la casa. Sembrerebbe la fine della storia ma non è così. La casa ora vale, dice il banco, 150000 euri. Ne mancano ancora e quindi il banco caccia anche i genitori dalla loro casa e, se i soldi bastano, il lieto fine arriva qui. E questo per migliaia di persone.

Ora è appena ovvio dare milioni di euro ai banchi per ricomprensarli del disagio, oltre alle armi statali per cacciare i bubbi dalle case e tutto.

Ma quello che mi chiedo è come sarà il banco malo che l'europ* ha imposto di creare, giusto per opinare ad ogni costo cheppoi quello che sembrava male poi non lo era fino in fondo.

Troppo bubbo!

09 luglio 2012

De limiti civilis
Ogni tanto alabo una mitica società civile  che si contrappone alle caste più alte, qualche volta bene, qualche volta malamente.

Uno di questi ultimi casi, malamente, è quello che ci sono i tagli.
Non passa giorno che non cè la manifestazione o la petizione che tagliano questo e quello. Dove questo e quello sono enti, lavoratori, cooperative, iniziative, periodici, festival, musei, fondazioni, ecc. ecc.

Qualcuno protesta bene, altri male, qualche petizione è ben scritta, altre sono stiracchiate ma non è questo che le accomuna.

Praticamente tutti corrono dassoli. La loro [quello che è] va salvato dalla furia neoliberista e punto. Il resto? Il fatto che non sono i soli ad essere tagliati (questo si mette spesso nella premessa "tra tanti tagli proprio [quello che è]" ma poi si perde)? Il fatto che non si può giocare un gioco bubbo eppoi lagnarsi che è bubbo? Il fatto che si stanno mangiando un sistema e rubando anche il futuro e non solo alterando il quieto vivere di [quello che è]? Nulla. Non interessa.

Un po' è normale, una società di precari individualisti non può avere masse di [quello che è] che siano visionari collettivisti. L'individualismo è un frattale che pervade tutto e che disgrega ogni elemento senza però che il tessuto sembri corrotto, come un mobile mangiato dai tarli.

Inoltre cè anche quello che gli enti tradizionali della protesta della società civile, [quelli che sono], sono semplicemente parti dell'individualismo e della tutela dei diritti delle caste alte. Mascherati con gli antichi costumi non fanno nemmeno lo sforzo di sembrare che unificano le istanze, contenti della loro percentuale e della loro stabilità nel mondo precario.

Ma un po' comunque non è scusabile. Capisco all'inizio, mappoi il fatto che la piazza o la petizione è la millesima proprio non fa venire in mente che forse non celanno con [quello che è] ma che è un sistema ampio di distruzione dell'antica società civile?

Però poi si mi dò conto che il pensiero del bubbo solitario è sempre "quanto sono bubbo", e allora il fatto che in mondo che viene ucciso per intero il pensare alla propria petizione per salvare [quello che è] è bubbo, anzi

Troppo bubbo!

Ho saputo di uno che ha delle disabilità e presto non avrà casa. 200 euri al mese di pensione e basta. E' inteligente, potrebbe lavorare in cose adatte. Nessuno sa neppure dove potrebbe forse chiedere. Come se uno ha fame e si lagna e nessuno prendesse in considerazione la possibilità di mangiare. E qui si capisce che non è una competizione tra tante belle iniziative e tanti bei [quello che è] macché le cose essenziali, scontate, come prendersi cura in modo organizzato e statale dei disabili non è neppure realizzato. Non si deve cadere nel trucco del girotondo che è sempre qualcosaltro quello importante ed è sempre altrove ma non si può neppure non chiedere che i motivi per cui esiste una società contemporanea non siano almeno un po' realizzati, prima e non in barba a [quello che è].

08 luglio 2012

In leyes veritas
Ci si potrebbe,  incauti, chiedere se Bubboni può sbagliare una previsione lettorale. La risposta è ovviamente no, ma possono cambiare le condizioni per cui la previsione è corretta ma non si realizza.

Mi sono convinto che quello della legge lettorale non può essere un incrudimento del maggioritario perché col rischio che il comico prenda i voti, ma tanti, sarebbe troppo pericoloso. Analogamente il blabla che votano il presidente ma tutti non si può fare se ppoi cè il rischio che sia il mismo comico che vince sui vegliardi intenti a scampare la galera.

Però rimarrebbero gli altri presupposti: controllo totale delle liste del partito, emarginamento dei molesti interni, gradevolezza di una campagna tutta autonoma e contro tutti eppoi accordo post-lettorale governato dal cencelli e diretto al tradizionale saccheggio e ai valori dell'amicizia e della famiglia.

Tutto sommato risulterebbe ottimale che tanti votano per uno e tanti voti prende quello (e sarebbe uno spettacolo vedere la propaganda che nega il maggioritario!), ma più realisticamente basterebbe il sistema dei pizzaioli attuali che grossomodo riduce la minaccia del comico.

Del resto la formula del governo con uno non eletto (cheppoi non è colpa di nessuno e tutti si recuperano) con la pappatoria immutata ed equamente distribuita è anche troppo bella.

Così, ancora una volta, anche in quello che sembra il male cè, appena nascosto, il bene e il bello.

Troppo bubbo!

07 luglio 2012

Chiedi al Bubbo: i numeri casuali
Mi ha sempre incuriosito quello che cera la rubrica "Chiedi al genio". E' un po' il contrario della saggezza della massa e, usato bene, continuo a pensare che sia un ottimo modo di soluzionare talune cose (mentre altre non le può soluzionare, ma la massa ne soluziona molte meno e meno bene).

Allo stesso modo si vede come il pensiero a tunnel, tipico di questa fase istorica  nella lunga via per l'imposizione e il trionfo del neoliberisimo (e per la sua successiva caduta), impide di soluzionare molte cose. Un po' per via dei limiti della pseudoscienza, un po' per via della diffusione dell'ignoranza resa sistema ma oggi il pensiero bubbo è sempre più necessario ed utile, così come lo sarebbe uscire dal tunnel che è tutto obbligato.

Oggi mi si è aperto un pupop che cercano i difetti nei numeri casuali dei siti per ludopatici e pagatori di tasse compulsivi e, con tutto un tritrì e tritrà di programma, tu metti i soldi da una parte e loro li prendono dall'altra.

E uno si chiede, ma se i siti hanno i difetti dei numeri casuali perché non rimediano? E il pupop lo esplica: perché i numeri causali costano 5 milioni di sterlines e 6 anni di lavoro (software, quindi tutti sappiamo quando inzia...). Semplice e chiaro.

Ora capisco che uno si creda questo, del resto lo dice il pupop ma, e non lo dico a caso, se uno vuole dei numeri (o delle frasi) a caso CHIEDI AL BUBBO o al più vicino analista economico.

Troppo bubbo!

06 luglio 2012

Omnibus nervis contendus in odium
E' da memorare benebene quello delle mail che si sono perse che esplica dell'aiuto che dei pizzaioli a uno che era lì ad ammazzare i suoi.

Erano già oltre 850 morti ammazzati quando giravano le mail che si sono perse. E i pizzaioli ci sono dentro con una loro società mezzostatale e coi capi di nomina politicante e protetta perche essenziale per i pizzaioli, insomma i pizzaioli ci sono benben dentro,

Ma quello che importa è che, oggi esattamente come al tempo dell'imbianchino, non cè modo di ammazzare in massa o di prendere il potere senza l'accordo, l'aiuto e l'incoraggiamento di qualcun altro che è tutto convinto di fare bene i suoi affari o di prestare bene il suo denaro o di rifilare una bella rete che sennò magari non sela comprano poi tanti nonfossaltro per i terminali orrendi.

Anche se quelli che, ballando alla musica della propaganda, vogliono sempre una nuova guerra di pace, se onesti, mai lo capiranno perché prima non guardano e dopo neppure.

Troppo bubbo!

04 luglio 2012

Controcomico
Cè poco da fare. La propaganda ufficiale è talmente impegnata ad occupare tutto lo spazio che alla minima variazione si capisce che qualcosa non quadra.

Del resto il tema è bubbo: come contrastare democraticamente il noto comico?

Come sempre a un grosso problema, che sarebbe il mantenimento e l'incremento dei diritti di casta e dell'espressione dei valori dell'amicizia e della famiglia, è bene contrapporre tanti rimedi tutti buoni e chissà che almeno uno non funzioni o che tutti rosicchino quello che basta.

Così cè l'ovvio della legge lettorale specifica, e qui e la (che non si possono dire), ma tra questi cè anche quello delle liste di disturbo. Il chè sembra ovvio e democraticamente doveroso, ma il punto è cosa disturbare. Nome e simbolo ok, ma anche l'area che dovrebbe essere quella dei voti del comico.

Tantè che ho sentito alla radio delle pizze che per due volte, in giorni distinti, facevano dire una frase (ma intelligente, tipo "la crisi la stanno pagando i poveri" o "è meglio se le fabbriche non chiudono") a un sedicente del partito ben fondato, ma attualmente provato dall'essere privato dei rimborsi lettorali, giornalari e gran parte del sottogoverno cui avrebbe legittimo diritto e percentuale.

La propaganda non lascia spazio neppure all'ombra se non gli è utile e così, ancora una volta, si vede il lato bubbo che anche dalle cose che sembrano maligne può nascere il bello che serve contro i movimenti del popolaccio ribelle.

Troppo bubbo!