31 maggio 2016

Queste le democrature, questi i loro affanni
Mettendo insieme quello che il ponte pizzaiolo lo costruiscono pure i sassi con quello che per fissare le lezioni ci hanno messo tutti belli il loro impegno alla fine anche io ho capito che lo scopo era quello di cercare di ridurre, in modo incruento percarità, il numero di lettori.

Cioè meno sono e più votano come vuole chi consulta le stelle e sceglie la data, più sono e più votano come gli viene.

Ma sarà vero? Sfortunatamente non si vede se il calcolo era giusto perché comunque le provano tutte, tutte, tutte e questo non permette più di dire cosa ha funzionato e cosa no con la dovuta chiarezza e precisione.

E' uno sparare nel mucchio tipico di chi ha tantissime risorse, tantissima paura e moltissimo da perdere. Insomma tipico del [ENTITA' AZIENDALE] ma così chi mira senza impegno non può capire i fini ingranaggi della democratura contemporanea.

Salvo rilevare che è bubbo, anzi

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -
Il lavoro del ponte
Si comunica che in occasione della festività del 2, ma il 3, questo sito non sarà chiuso e i commenti saranno moderati come sempre, cioè quando mi punge vaghezza di farlo.

Mi pare bene precisarlo perché sto ricevendo una massa di mail che dice che questo e quello sono chiusi per il ponte che mi chiedo se la festa si svolge in una zona fondata sul lavoro o se stanno costruendo qualche ponte tutti pizzaioli che io, essendo altrove, nonmene dò neanche conto.

Comunque mi pare bubbo, anzi

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -

28 maggio 2016

In inscriptorum
Mi sono dato conto che devo selezionato ulteriormente le mie letture, cambiando tipo di materiale.
Al momento cercavo:
- una percentuale a caso contro gli errori sistematici;
- una percentuale che non sono d'accordo per mirare sempre ad altri punti di vista e vedere se sono utili a far maturare il mio o a cambiarlo;
- una percentuale buona;
- una percentuale che era stata buona e che magari protrebbe tornare utile.

E' l'ultima che mi sono dato conto che è sbagliato mantenere anche perché contraddice un principio di bubbità che è che se sei bubbo non lo sei poco ma fino in fondo.

Allora perché leggere qualcosa di liberistico perché una volta avevo trovato dei pensamenti o dei dati utili? Così al minimo accenno di bubbità la fonte rientra immediatamente nelle altre due restanti per evitare i rischi di leggere solo roba buona.

E meno male che mai, mai, MAI leggo quello che iscrivo.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -

24 maggio 2016

Fragilitatis temporum
Ogni tanto miro che una delle caratteristiche della povertà attuale è che sempre più non sono nelle condizioni economiche di far fronte a degli imprevisti.
Praticamente, secondo i cosi che calcolano i poveri, se a uno povero glisi rompe il frigorifero non può ricomprarlo, è costretto a mangiare al ristorante tuti i giorni e diventa grassissimo.

Mamidò conto che la società liberista è anche affetta da una fragilità temporale per cui sarebbe che se a uno lo bastonano delle cose che consumano tempo nel giro di poco è stecchito senza rimedio.

Allora al contrario la ricchezza è quella di non patire la precarietà ma anche quello di dominare sul tempo evitando una delle trappole liberiste più sofisticate e meno ragionate (che sarebbe quello di far consumare sempre più tempo in sempre più cose).

Ancora una volta il ruolo dei governi democratic* è bellissimo e l'incremento di produttività dato dalla tecnologia è quello che ci si può aspettare quando manca un ragionamento complessivo che la orienti.

Così è sempre bubbo vedere che un grande risultato sociale richiede l'opera paziente di milioni di bubbini senza cervello e non è frutto del caso.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -
Quello delle ceste
Perquanto mi aspetti una motivazione bubba non riesco a capire quello dell'apertura delle ceste. Partendo dalli nizio sarebbe che una società ha fatto un gioco ma sui telefonini. Il gioco è davvero coerente con l'intorno tecnologico e sociale, come se ci avesse pensato ma uno furbo, e quindi ha un successo anche economico grandissimo.

Infatti il gioco è gratuito e uno può giocare finché vuole senza pagare mai nulla. Chi paga inoltre non lo fa per acquistare una probabilità di vincita come nel gioco definito "di azzardo per imbecilli & ignoranti". Chi paga compra delle gemme con cui compra delle ceste. Le ceste contengono delle carte e delle monete ma doro. Così con le carte si può giocare ma più forti e tutto, anche se non basta avere le carte per vincere e tutto.

Ma il punto che Bubboni non ha chiaro è quello dei video.
Milioni giocano senza spendere ma taluni che fanno professionalmente i video o che vorrebbero allora comprano ma con i soldi tante gemme con cui comprano tante casse e poi fanno un video che le aprono e vedono che carte trovano.

Questi video che aprono le ceste hanno un successo enorme. Più gente li ha visti che film famosi come "Prendi il bubbo e vieni via" o "Il ritorno dei bubbi che cantano", solo per dirne due tra i più famosi e visti ma meno dei video che aprono le ceste.

Allora il punto bubbo è:
- li guardano perché vorrebbero spendere tanti soldi ma non li spendono perché sono poveri?
- perché vogliono vedere se quello del video video perde/vince trovando carte belle nelle ceste?
- perché vogliono preparasi al gioco? ma nei video delle ceste nessuno attualmente gioca, aprono solo le ceste
- o perché sono bubbi?

Per ora una sola ipotesi mi pare scientificamente corretta.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -

13 maggio 2016

Un male per ogni cura
Non è che l'espressione "ricevere una mail sui denti" mi sia sconosciuta, e anche a me è successo.
Ma non avevo mica capito che poi ci voleva il dentifricio!


Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -

11 maggio 2016

Delli gnoranza
Oggi ho sentito due cose curiose e mi sono dato conto di non essere abbastanza curioso, forse impedito più che dalla cultura, dall'intorpidimento celebrare che questa crea. Poi cultura di cose semplici, mattantè che già impide di mirare al mondo.

Uno era che un compagno di classe non comprendeva il concetto di albergo a n stelle. Infatti il maestro, che ha esperienza, lo ha esplicato spontaneamente che quindi vuol dire che sa che nelle classi ma internazionali è normale che qualcuno nonna bia il concetto delle stelle.

L'altra cosa, che è la più importante, è che però poi il maestro rilevava che il vocabolario che si usa per i soldi è quello che si usa per i liquidi: "versare", ipso detto "liquido", ecc.
Però trovava la cosa curiosa (e forse opinava che fosse così in modo caratteristico nella sua lingua) manonne sapeva il perché.

Allora è quello che alabo. Io so il perché e fin troppo e allora nonmene stupisco fino al punto di non notarlo nella sua bubbità.
E magari altre cose che, siccome essere bubbo ti permette di capirle tutte ancorché bubbamente, poi non le vedi più come curiose e, conscendole allora non le puoi comprendere, ma per via dei quei paradossi che solo Bubboni.

Ma anche questo è bubbo, anzi

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -

08 maggio 2016

Cautus eroi
"Arguing that you don't care about the right to privacy because you have nothing to hide is no different than saying you don't care about free speech because you have nothing to say"

A memi piacerebbe pensare frasi così mami chiedo se devi essere un'eroe, con tutte le rogne che ciò comporta, perché ti vengano in mente.

In genere la mia risposta a chi dice che nongli interessa la privacità perché non ha niente da nascondere è:
- in genere non rispondo. Questa frase non è un sicuro indice di bubbità (e quindi va tutelata senza replicare) ma può anche essere indice di ignoranza semplice, ignoranza aggravata o difetti generici del comprendonio.
Quindi, nell'incertezza della diagnosi, preferisco aspettare altre frasi per capire bene la situazione.
- ma qualche volta faccio notare che se non curi la tua privacità ti saranno messe cose nelle tasche che ti accusano e tu non capirai neanche comè iniziato il problema.

Però la linea giusta è quella di ragionare sui diritti e capirli nel loro bilanciamento e nella necessità che i vecchi diritti dell'antichità siano integrati con i diritti digitali connessi per quelle caste che ne hanno già bisogno.

Ma cè pure il rischio checchi dice quello della privacità sia bubbo e allora meglio commentare solo con Bubbo! anzi

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -

04 maggio 2016

Ab ovas
Sto mirando a talmente tanti commentari istupidi su una questione pizzaiola che non mi esento dal postare il mio ma per causa di necessità che almeno uno iscriva qualcosa di sensato.

La storia è il solito che rubava formaggio e wustel per fame e allora i giudici benigni nonlo condannano perché aveva fame.

1) Vendere formaggio e wustel non è un crimine e una tassazione criminale dovrebbe provvedere a evitare che sia un'attività troppo lucrosa, redistribuendo con giustizia l'eccesso di profitto.

2) Con un 8-10 milioni di persone povere tra le pizze se cadauno autoseleziona che rivendita deve provvedere a nutrirlo con destrezza si crea un ovvio problema di redistribuzione delle cibarie.

3) Uno solo dei giudici interessati alla questione e nutriti a spese della collettività per il loro utile lavoro si potrebbe magnare 200.000 pacchetti di formaggio e 100.000 pacchetti di wuster per anno. Ammè non pare normale che chi svolge un servizio per la collettività sia retribuito in modo non congruo con le esigenze umane ma con quelle dell'arrichimento disumano o, peggio, dell'ingrassamento spropositato.

4) Ma comunque il punto non è mai quanto costa un servo della collettività ma quanto rende. Non pare che la massa di azzeccagarbugli, di servizi giallistici e tutti abbia nel corso delle indagini e dell'accurata valutazione dei fatti scovato un solo colpevole della presenza di poveri affamati. A fronte di una enorme spesa pubblica e in presenza di un evidente disagio sociale non si sono neppure posti il problema di trovare il colpevole, come se l'esercizio della giustizia non li riguardasse.

5) I politicanti hanno liberamente scelto cosa fare con una enorme massa di denaro pubblico, queste scelte hanno delle conseguenze e degli effetti. Tra gli effetti c'è che si crea una massa di poveri. Allora non c'è un diritto naturale a rubare quando si ha fame perché nel caso in oggetto la fame è quanto di più innaturale possa esserci. E' una costruzione artificiale e sintetica e non un naturale pizzicore alla panza vuota.

Ancora una volta per combattere la fame bisogna capirne le cause ed operare con giustizia, non limitarsi alla tutela del solito magnamagna perdipiù finto-equo.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -
Petizio mundis mejoram
Questa petizione non è così chiara come il pensamento di Bubboni espressato nella campagna "Chiudi il gas e vENI via!" ma espressa comunque dei concetti che mi paiono più incisivi della sola richiesta che i colpevoli siano individuati e intenta di colpire dove serve i complici democratici.

Così la publicizzo.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -