24 marzo 2008

In marcia
L'immagine di Bubbo Bubboni in marcia al II V-day sull'informazione non è molto somigliante. Del resto mi piaceva l'idea di avere un avatar un po' diverso dal vero, non perché ci sia una grande mente che censura il vero ma per pigrizia, ignoranza, arroganza e bubbità spicciola.

Mi pare che per i pizzaioli manchi uno spunto di riflessione sul discorso informazione: - come si diventa giornalista (o pennivendolo) professionale?? Basterebbe riflessionare su questo per capire perché poi si arriva a dei giornali che neanche un bubbo leggerebbe. I soldi dei bubbini regalati agli [CATEGORIA DESTINATARIA DEI SOLDI] sono una necessità! La stampa gratuita è cara! Qui bisogna pagare i bubbini perché leggano certe sciocchezze o, almeno, perché prelevino una copia.

Ah, beato me che posso leggere in inglese l'[NOME QUOTIDIANO AUTOREVOLE] o il [ALTRO QUOTIDIANO DEL THE], o nella lingua pizzaiola l'[NOME SETTIMANALE CHE TRADUCE ARTICOLI]! Che bello leggere un articolo e dire "toh. E' un'idea che non avevo considerato" o "ecco un dato che non sapevo leggere e che ora posso valutare meglio". Mi spiace per chi non ha occasione di provare queste sensazioni o per chi le prova dopo aver letto qualche bubberia fascia e ignorante.

Taluni ammazzano i giornalisti, anche nel loro nuovo incarico, ad altri non serve neanche più comperarli. Non è evoluzione democraturatica?

Troppo bubbo!

6 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Ohibò, proprio oggi ho parlato di stampa libera (in Cina). Ma perché che succede lì a Madrid? (scusa l'ignoranza totale di quel paese..)

25/3/08 14:36  
Blogger Bubbo Bubboni said...

La stampa tapaiola è media e va capita un po' su base ideologica e un po' su base economica.
Quella di dx è molto di dx, vediamo se dopo queste elezioni cambia ma per ora risente molto della storia recente.
Quella di sx ha taluni affari in corso all'estero e quindi informa mediamente benino su paesi non "sensibili" e molto male su quelli che, poi scopri, hanno comprato una tv o una catena di radio proprio lì.
Sul Tibet ne parlano in modo critico verso l'intervento dei militari e criticando il video delle confessioni spontanee che hanno mostrato in TV (quella dove una bubbina si autoaccusa spensieratamente di varie nefandezze) dicendo che forse sono confessioni spintanee.
Hanno anche annunciato che il governo autorizza taluni giornalisti internazionali scelti tra quelli più equilibrati a visitare il Tibet per vedere come è bello.
Se non ti è arrivato l'invito 1) non sei equilibrata oppure 2) le [NOME SERVIZIO DI COMUNICAZIONE] si sono perse la lettera con i biglietti o 3) l'invito non vale per i blogger.
Però sono sempre più soddisfatto di [NOME QUOTIDIANO AUTOREVOLE]. Una volta era autorevole ma un po' troppo vicino agli stagisti dell'economia liberista. Ora ci sono articoli che, essendo autorevoli, sembrano usciti da una buona stampa di sx. Il tutto mentre quella di """sx""" delle pizze usa una retorica che mi fa sempre più schifo perché troppo ignorante, falsa e bubba.

25/3/08 16:47  
Anonymous Anonimo said...

non sapevo dell'invito, so che sono stati tutti allontanati invece.

Mannaggia non mi hanno invitato, io che sono così equilibrata ed equidistante dalla questione Tibet, forse i giornali per cui scrivo non vanno abbastanza bene

26/3/08 19:42  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Se non ti hanno invitato, non vorrei dire, ma forse non tutti ti trovano equi-posizionata...
Ma è bene essere equi o è meglio sostenere sfacciatamente gli oppressi e i bubbini in genere?

26/3/08 21:18  
Anonymous Anonimo said...

Già, forse non tutti mi hanno trovato equidistante..:)

sul'equità dipende: in USA c'è un grande dibattito (vecchio come il cucù ma lì scoprono sempre l'acqua calda) sull'equidistanza dei giornalisti, ma è difficile essere equidistante nel caso del Tibet occupato.

Cmq sul mio blog dico quello che voglio.

E poi i tibetani sono bubbini piccoli piccoli, se non li difendiamo noi chi altri?

28/3/08 16:15  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Per il giornalismo professionale non credo al mito dell'equidistanza ma solo a quello della professionalità.

Ad esempio sull'[NOME QUOTIDIANO AUTOREVOLE] leggevo una bella inchiesta sull'acquisto di pallottole per la guerra (lì non la chiamano "missione di pace" o altre bubberie) in [NOME PAESE].
Ci sono dati, hanno interpellato direttamente il fornitore di cui si discute e il suo PR, hanno sentito persone coinvolte a vari livelli, ecc. ecc. Insomma investigazione e non ricopiaggio di quattro linee dalle agenzie. Articoli lunghi che rispondono alle domande di un lettore astutamente bubbo.

Nel caso dei blog credo che il punto sia usare i propri valori, fare delle scelte, ragionare (pena il becero ricopiaggio di idee pre-pensate altrove e tuttaltro che "eque").

Un po' come fa Bubbo Bubboni che è colto ed intelligente (questa la spiegherò prossimamente :) e non astrattamente equidistante.

28/3/08 17:27  

Posta un commento

<< Home