05 marzo 2008

Voto bubbo
Bubbeggiando tra i blogs ho visto che i bubbini commentano le varie strategie in vista del voto in [NOME NAZIONE], anche senza riconoscere la miseria sempre associata alla condizione di bubbino. Mi appunto qui il ragionamento bubbo sul tema.

Punti:
- cada bubbino ha, al più, un voto. Ci sono milioni di bubbini quindi non tutte le strategie hanno senso. Ad esempio frasi tipo "se tutti i bubbini facessero..." non hanno senso politico-statistico per chi gestisce un solo voto.
- oltre alla strategia e alla statistica, visto il basso potere unitario di un singolo voto, tantovale considerare la coscienza. Solo chi gestisce più di un voto non deve porsi il problema della coscienza perché ce l'ha sempre pulita, nuova e ancora incellofanata.
- prima di fare una trattativa bisogna sempre decidere su cosa non si cede, perché ceduto quello la trattativa vittoriosa lascerebbe comunque perdenti.

Mie considerazioni:
- non cedo sulla guerra. Per me il fatto che [NOME NAZIONE] uccida in mezzo mondo non è tollerabile e quindi non voto nessuno che finanzi (e tanto, e sempre di più) assassini, fabbricanti ed esportatori d'armi tipo le mine anti-persona (dove persona è spesso un bambino e anti- è mutilare perché militarmente rende più di uccidere), ecc.
- con l'attuale legge elettorale e l'attuale prassi parlamentare ha poco senso pensare di votare uno specifico bubbo. Capisco la strategia del buon nome onesto o simbolico, ma non ha effetti pratici. Mi fa piacere vedere che molti partiti assegnano un alto valore all'amicizia, alla famiglia anche allargata, al rispetto verso i potenti e le autorità religiose, alla propria incolumità fisica e alla salute dei propri cari che necessitano quell'ambiente allegro e salubre che solo la ricchezza può creare, ecc. Però i bubbini necessiterebbero dell'espressione e della comprensione di istanze che il bubbo politicante non conosce e non vuole conoscere. Può quello buono fare qualcosa? No. Quello buono viene messo nella commissione più affine e ivi vegeta al più scrivendo proposte di legge che non verranno mai discusse e votando come ha deciso il capobastone su tutto il resto. Così quello buono lascia passare guerre e misfatti e intanto presenta interrogazioni inutili e bozze da lasciare nel cassetto e da citare nelle riunioni con quelli che lo hanno eletto. Tutti sono contenti, ma la società non cambia e non migliora.
- non sopporto più la retorica di """"sx"""". E' una questione personale, ma dopo anni e anni di bubberie non la sopporto più. La sx dovrebbe avere avere una cultura approfondita sui temi economici *contemporanei*, sull'ambientalismo intelligente, su una visione olistica del mondo, sulla bubbità delle cose, sulle mafie, ecc. e non smenazzare quattro slogan che, nei secoli, hanno perso il senso che avevano nell'antichità. Invece vedo che si continua a ritenere che gli amici nei nemici sono nemici, e questo sarebbe un contributo di """"sx"""" alla pace, che sotto i grandi proclami c'è una confusione e una superficialità di una bubbità sconcertante, ecc. ecc. Okkei, ogni tanto riemerge dalle nebbie un vecchio/a (ma non era già morto/a?) che dice due cose acute, ma il resto del tempo è una pena.
- non ha senso pagare caro per un prodotto scarso/bacato. Ciò che importa non è il prezzo ma la qualità del prodotto. Se in diversi paesi si fa esattamente la stessa politica, con le stesse leggi, con la stessa distruzione dello stato sociale, con gli stessi manganelli, ecc. non vale la pena di pagare tanto per i legislatori. Meglio pagare dei validi traduttori che copino le leggi già fatte da altri paesi e già pensate da altri lobbysti, mafiosi e stagisti in economia. Se uno ci piace questo tipo di politica, altrimenti meglio pagare dei Politici che prendono decisioni, che scontentano qualcuno, che ridono di fronte al potere delle mafie. Dei politici che restano sempre giovani perché i poteri forti non permettono che invecchino. Vabbé tanto in democratura si vota spesso.
- non ha senso pagare per intero politicanti che lavorano part-time per altre nazioni. O si fa metà per uno oppure taluni politicanti dovrebbero almeno dare una mano come chierichetti tutte le domeniche e ai funerali, oltre che fare i politicanti laici.
- il bipolarismo maggioritario è tipico della moderna fascio-democratura, non vedo il caso di farselo piacere e non voto sulla base del fatto che altrimenti vince [NOME BUBBO 1] perché sarebbe una strategia perdente rispetto ai punti che mi sono appuntato. Chissenefrega se quello che vince fa la stessa politica di [NOME BUBBO 1]! Non è che dare il potere a [NOME BUBBO 2] sia necessariamente meglio solo perché ha un altro nome; è meglio solo se fa la politica che mi interessa. Se uccide e ingrassa come [NOME BUBBO 1] o poco meno non mi interessa comunque.
- non ha senso vedere la posizione su una sola questione o il """"programma"""". Nessuno è """nuovo""" in politica. Mi baso su quello che è *già* stato fatto e detto, sui voti espressi quando contava esprimerli, sul lavoro fatto quando era ora di lavorare. La campagna elettorale è un brutto momento per informarsi (come fanno abitualmente i bubbi) perché è come sapere come va la guerra leggendo i giornali dei paesi belligeranti o quanto è buono il pane chiedendo al panettiere. Tutte notizie false, meglio riferisi ai fatti. Es. chi strombazza su quanto è bella la rete e ha piazzato come capolista un bubbo che ha dimostrato di essere un ignorante fenomenale quanto a cultura della rete... non è credibile. Senza considerare che, grazie all'attuale meccanismo, il bubbo capolista ha già con il cul* sul vellutino, grazie a quello che ha fatto le liste.
- nei secoli ho imparato a non dire mai il mio parere se non serve/non sono pagato per dare il mio parere. Con questo meccanismo elettrorale, in realtà, nessuno chiede il mio parere, anche se sembra il contrario.
- vorrei dire ai partiti: "così non va, lasciate che gli attuali bubbi stiano a casa a godersi il meritato frutto di anni di saccheggi e impunità, ma mettete altra gente! Questi qui hanno fatto il meglio che sapevano ma il risultato fa schifo". Senza un cambio fisico di bubbi non credo che si possa pretendere di meglio. Del resto *MAI* pretendere da un bubbo. Il bubbo fa quello che può, se non ti va devi cambiare bubbo.

Come fare ad esprimere con una crocetta questi acuti pensieri? Boh? Vedrò cosa clikkare, ma non escludo ancora di fare una bella crocetta, solo un po' più grande del solito.

Puotes bubbinu expressare mutatis mundi e politicantes? Est nullae ballota comunicaciones efficaties? Bubbinum costanti sconfittae et disgratia, bubbus politicantes costanti vincit et triunfam!

Troppo bubbo!

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

essì, bisogna cambiare i bubbi. Mi chiedo solo, ci saranno in Italia dei bubbi migliori?

Oppure si spendono soldi a cambiare bubbi per niente?

6/3/08 14:58  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Mah, contavo sul numero. Si parla di milioni di bubbini, possibile che siano tutti peggiori di quelli attuali? Inoltre il livello attuale è talmente basso che basta davvero poco.

Mi colpisce come ogni volta che parlo con imprenditori, anche piccoli e non necessariamente esperti di marketing internazionale, vedo una grande chiarezza nell'analizzare i megatrend, l'internazionalizzaione, le bubberie mondiali, le dinamiche del far-est, ecc.
Ogni rara volta che sento un politicante pizzaiolo parlare sugli stessi temi la prima reazione di fronte a tanta superficialità è sempre chiedermi quando il tale bubbo è sceso dall'albero. Perché se ha da poco acquisito l'andatura eretta è scusabile, altrimenti farebbe meglio a prendersi i soldi che può e a togliersi dai piedi quanto prima.
Male che vada si possono sempre mettere i blogger al parlamento. Almeno i soldi per scrivere gli atti parlamentari sono risparmiati!!

6/3/08 17:05  

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