05 aprile 2008

Arte """moderna""" e comunicazione
Visitando la capitale dei Wuster ho completato la riflessione bubba sull'arte """moderna""" e contemporanea (a Bubbo Bubboni).

Quattro i pilastri celesti su cui si poggia l'arguto ragionamento:
1) un tale monumento recente è costato oltre 25 milioni di euri e consiste in 2711 parallelepipedi di cemento messi malamente. I parallelepipedi non sono dipinti o altro, solo trattati con una bubbosostanza che li rende inattaccabili dalla vernice.

2) l'altare fortunatamente rubato (altrimenti era già sabbia) a Pergamon è bellissimo, la porta di Babilonia è spettacolare (onore al profeta: non è facile dire che la porta sarebbe poi stata messa in un museo quando, da nuova, manifestava una potenza bubba enorme), la testa verde è una meraviglia moderna antichissima.

3) c'è un dipinto con una bella bubba con un uccello tra le gambe ben aperte. Uno ignorante vede una bella bubba con un uccello tra le gambe ben aperte, uno colto sa come si chiama la bubba e chi è il piumato.

4) esposizione di vernice tirata a casaccio su tele di forma rotonda e grosse. Questi sono gli aggettivi essenziali dell'opera: tele rotonde e grosse.

Sintesi: possibile che oggi che la scienza economica ci ha donato gli stagisti e i precari per avere lavoro gratis in abbondanza, l'unica cosa che si riesce a fare con 25 milioni di euri è un deposito di cemento seccato? Mentre a Pergamon e Babilonia, che non avevano neppure il CAD facevano meraviglie?

Eh no, caro [NOME """ARTISTA""" delle opere di cui al pilastro 4]! La vernice a casaccio comunica rozze sensazioni bubbe ma non comunica quella fine ironia, quel significato profondo ma non esplicito, quei valori complessi e bubbi, che potevano essere espressi con un quadro, magari dipinto in un periodo dove chi fastidiava era subito al rogo e quindi bisognava essere astuti e intelligenti! Lo so anch'io che il giallo esprime... e il nero dice... e il contrasto serve... e la linea così e cosà dice cosà e così... ma allora esprimevano pensieri molto più bubbi delle oramai banali sensazioni che comunica una tela tagliata 60 anni fa.

Non parliamo della scultura. Ok, la ruggine significa... e poi? Il vetro indica... e allora? La porta di Babilonia dice mooolto di più.

Ah, che dramma vedere che l'""""artista"""" moderno ha i mezzi (materiali, non intellettuali) per fare qualcosa ma non ha niente da dire.

E' un po' come quel famoso scrittore. Scrive bene, niente da dire, ma non ha NULLA da dire. Nulla di nulla. Questo esalta la sua bravura tecnico-venditoria ma niente di più.

Troppo bubbo!

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ci pensi che furbo quell'artista che viene pagato chi sa quanto per non dire niente e spendere un sacco di soldi pubblici? (un po' l'invidio)

5/4/08 21:13  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Sì, ma il problema non è la spesa ma cosa ci si compra. Il pubblico deve spendere per l'arte per far sviluppare il bubbino, ma le palle arruginite non servono allo scopo.

Nell'artista comunque prevale il proprio ego sul denaro, es. il famoso architetto non si limita a riempirsi le tasche ma vuole essere riconosciuto e apprezzato, per questo firma delle robe di cui dovrebbe vergognarsi.

7/4/08 07:05  
Anonymous Anonimo said...

infatti ho detto: 1) viene pagato chi sa quanto per non dire niente!

2) e in più con soldi pubblici (non di gallerie private)

doppio bonus per lui e doppio sfizio: vuoi mettere far sapere che hai lavorato per la capitale dello stato ecc. o per la galleria ecc?

il nulla+ego appagato+soldi+pubblici: è il massimo:)

7/4/08 12:34  

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