24 gennaio 2012

Lagnationes et beneficium
Il commentario della nota bubbina sulla questione dei prezzi mi ha memorato un punto che poi sono anche andato a controllare sulla prensa delle pizze e, come al solito, era così come ora melo appunto.

La premessa è quello del governo, ma non quello non-votato perché viene dalla luna, ma quello vero che dice che musica si balla nelle moderne democrazie neoliberiste (che già non esiste il primo termine, ma i due giunti non possono mai esistere, comè ovvio conoscendoli).

Ovunque ci sia il controllo della grande destra neoliberista internazionale cè quello delle liberalizzazione e privatizzazioni. Non è nulla di politico o di sporco, è solo che la teoria dice che va fatto sempre e comunque perché così diveneranno tutti ricchi e saranno riconoscenti, mentre la pratica dice che qualcuno diventerà subito più ricco e gli altri non capiranno perché sono diventati subito più poveri ma con meno distrazioni, occupati come sono a cercare di sopravvivere mentre rischiano di perdere cose banali ma a loro modo anche utili come l'acqua, la luce, la salute, la casa e simili gagget socioesistenziali.

Quindi è sempre stupido riconoscere l'esistenza di uno specifico governo o persona concreta che fa così perché è come la ricetta della pizza che se non ti piace non ha senso pensare che uno specifico pizzaiolo l'abbia inventata perché invece viene dagli dei benigni che l'hanno donata ai bubbi quando erano piccoli. Col pizzaiolo puoi lagarti dell'istanza della pizza ma non della ricetta.

Comuque agli uni piace lagnarsi pensando che la causa dei mali abbia un volto e agli altri piace che tutti li acclamano anziché prenderli in giro perché sono solo poveri (non economicamente) burattini con poche frasi preregistrate da ripetere.

Infatti chi manifesta li acclama contro e, sempre nella teoria neoliberista, gli altri li acclamano a favore perché ci credono che risparmieranno e diventeranno tutti ricchi e grassissimi.

Ma, e qui finalmente cè il lato bubbo della cosa, chi non si lagna e chi non lo scrive la prensa è il cuore di tutta la manovra. Perché quelli sono quelli che si sono fatti approvare la legge che si sono scritti dassoli. E, guarda un po', la legge li agevola, li tutela e li beneficia.

Così ancora una volta i pricipi invitano i bubbini a prendere esempio da chi, senza gridare, senza mettersi in mostra, senza che neppure si sappia chi è, poi ottiene esattamente tutte quello che vuole, giustamente a spese dei fracassoni, esibizionisti, molesti ma anche a spese di creduloni, smemorati e bubbi in genere.

Ah, cuanta patientia cum molesti! Et cuanta cura cum amicorum et familii!

Troppo bubbo!