11 ottobre 2016

In bubbus opus
E' bubbo come tutora oggi si continui a definire i pizzaioli con il lavoro che fanno o che farebbero.
Ci sono eccezioni, tipo i esteri che sono definiti in base alla nazione di nascita loro o dei lori padri (di origine), oppure i morti ma di veicoli, tipo un ciclista o un pedone, ma in generale il lavoro è la definizione del bubbo che tutti si aspettano.

"Come ti chiami? Studi o lavori?" dal pickup discotecaro è tuttora dentro una società checcon oltre il 12% di disoccupati (nei teoricamente e praticamente falsi dati ufficiali) dovrebbe essere "Come ti chiami? Come diavolo ti sei procurata i soldi per entrare in discoteca?".

Matuttora la socializzazione al lavoro resiste nel suo passatismo insensato non solo rispetto alla crisis financiera ma anche rispetto a che il lavoro è così importante che è molto meglio chelo facciano le macchine.

Allora mi ha colpito mirare nella prensa pizzaiola, che non si perde di pubblicare inutili fintonotizie, che stavolta l'assassino non è un pensionato, un operaio oppure uno studente. No, è un giocatore di scacchi. Potrebbe essere un lavoro? Umm, nel caso specifico, per quello che dice la prensa, mi pare raro.
Così credo chessia uno dei ma pochi casi in cui il bubbo è definito da una attività umana ma non lavorale.

Eddè un caso raro, almeno fino a quando il prossimo feroce criminale sarà definito come "pisciatore", "mangiatore" oppure "lavatore delle sue istesse mani" buscando definizioni difficilmente errate, non lavorali e ovviamente irrilevanti.

Mannon sarebbe meglio
1) togliere nome e indirizzo del presunto innocente
2) dire "un bubbo"?

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -