18 settembre 2017

La riscrittura e la rilettura
Ora che è stato soluzionato quello del premio di fedeltà, parte la  campagna lettorale pizzaiola.
E, un po' come talune notizie, sono le primissime quelle informative del pensamento e della linea d'attacco, poi seguono le rezioni a stimoli esogeni che pertanto non veicolano più informazioni sulla linea di pensamento.

Peccato non poter indicare un articolo di periodico che mi pare abbia le keywords della campagna per tutto il pilastro delle questioni economiche e lavorali. L'articolo uno lo legge è opina che l'abbia scritto un ragazzo di massimo 18 anni. Assolutamente non perché è banale, mal scritto, con le maiuscole o punteggiatura ab cazzum, ma perché se conosci i fatti istorici di progressione industriale e infrastrutturale accuratamente citati e tutti interpretati è inevitabile osservare che ricadono tutti in tre categorie:
- falsi (le cose non sono quelle dette, i dati pubblici dimostrano il contrario ad un osservatore neutro, ecc.)
- distorti (una pagliuzza diventa un mammuth e viceversa, le priorità sono scambiate, ecc.)
- finti-non-capiti (fanno cantare i bubbi e dicono che tuona ma perché serve a vendere ombrelli, ecc.)

Ora che l'articolo conteneva le keywords non lo sapevo. Poi lo leggo, poi miro altre notizie... toh, c'è una delle frasi dell'articolo, un sito, toh non dicono chila fatto (cioè è del Partito) e riprende i concetti dell'articolo e i dati falsi/distorti/finti-non-capiti.

Allora credo di aver trovato i pensamento che ora ricicciato in mille forme e da mille fonti "indipendenti" è la campagna del Partito sui temi economici e lavorali.

Allora il concetto di base è una reinvenzione della historia economica pizzaiola per dire che:
- i antichi erano bravi ma anche un po' stupidi e allora non siamo tutti ricchi.
- è vero che cera la crisi ma ora è come se fosse praticamente pressoché immediatamente istantamente quasi ma di poco finita. (chi dice il contrario sarebbe un pessimista panciafichista antipatriottico ma l'articolo non è ASSOLUTAMENTE d'attacco. Non cita neppure i populisti, falsi invalidi, furbetti del cartellino, antisistema, feccia in genere. No, non è la normale comunicazione del Partito, e quindi le ovvie categorie d'odio sono sublimate nel fatto che non cè alternativa ma sul piano historico e concettuale).
- tutti vogliono le grosse opere mafiose (in cui le aziende del Partito eccellono ma questo non cè bisogno ma di dirlo nell'articolo). E' vero che talune (senza dire quali) sono mal pensate ma altre (senza dire quali) sono quelle che tutti vogliono.
- il turismo, i cibi, delle tecnologie che ora neanche si sa bene quali sono faranno tutti ricchi e felici.
- non è possibile dire cose diverse da queste, sono tutti d'accordo e i dati sono chiari e semplici.

In sintesi questa riscrittura e reinvenzione della storia industriale ed economica è la base per una narrazione fiabesca del futuro che, nel corso della campagna, diventerà accessibile solo grazie al Partito.

Insomma è bello vedere ricomparire turismo, cibo e tecnologie in occasione della campagna elettrorale. Speriamo soprattutto nel cibo che se mi invitano che presentano la storia riscritta io, sesi magna, vado a sentire il passato come non è mai stato a patto che il presente sia fresco e non precotto.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -