31 maggio 2007

Bubbo in presentations
Alcuni appunti da una presentazione tecnica.

"Essendo i primi che producono una certa cosa siamo anche i primi che arrivano alle migliorie della soluzione." - Umm, chiamare "soluzione" la prima versione mi pare bubbo. Però non è male la constatazione che la prima versione di un prodotto è bubba.

E' corretto iniziare una presentazione smenazzandola sulla società? Sembra completamente sbagliato ma ho ancora il dubbio che ci sono circostanze in cui un fatturato di tot M$ o totmila dipendenti possa impressionare i bubbini.

"Applicazioni quasi-real-time. Ad esempio la presenza fisica" (sulla slide c'è scritto "presenza", cattiva traduzione di presence riferito al messaging, ma il bubbo crede che si tratti della presenza fisica). Bho, se ci metti un po' ad arrivare la presenza fisica è quasi-real-time? Da ragionarci su.

Il bubbo presentatore pensa che gli analisti (es. Gar*, McKi*, ecc.) siano "riviste del settore"

I soliti prodotti stile "coperta corta". Es. telefono dual-mode con GSM quad band e senza UMTS (ma perché è anche senza dual-SIM? Di già che tanto scoccia gli operatori tanto vale far felici gli utenti, no?)

La totale inutilità degli standards ITC attuali. La complessità, le parametrizzazioni, i brevetti, l'ignoranza degli autori, le bubberie, ecc. hanno fatto si che gli standard non servano praticamente + a nulla. Conosco bene la storia che è partita con i capitolati delle telco e poi con gli standard, ecc. ecc. ma ora servono solo le certificazioni di funzionamento sulla data rete o nel dato scenario da parte del produttore. Il resto non basta e non serve più.

La logica binaria secondo il bubbo informatico: "La risposta assolutamente potrebbe essere sì" oppure "Il documento è pronto. Mancano solo introduzione e conclusioni, e va ri-controllato bene". Ma siamo sicuri che i bubbi informatici non siano i primi ad usare delle logiche avanzate nelle bubberie quotidiane? Al binario si è sostituita la logica bubbaria.

Troppo bubbo!