30 settembre 2007

Leaders e giullari
Anche tra le pizze si ride del capo di stato di un lontano paese a anche dei suoi colleghi con il maglione e con il sigaro (prima di finire in ospedale).

Credevo che queste "critiche" basate sulla diversa retorica usata nei vari paesi fossero riservati al paese delle tapas per via dei notevoli traffici economici che il tal capo di stato ha "modificato" a favore del proprio paese. Prima le multinazionali straniere pagavano 10 e portavano via 100, nessuno rideva europeamente e tutti lodavano il capo di un paese chiassàperché povero di soldi ma ricco di risorse naturali.

Ora tutti a prendere in giro il capo di stato che sostiene altri paesi, distribuisce la richezza e governa senza essere umile suddito dei "bianchi" economisti bubbi.

Certo attua una politica discutibile, ma sarebbe meno bubbo discutere la politica che non ridere della retorica esotica. Anche qui i potenti fanno ridere (e tanto), solo che scherzare sul capo di stato o sui capi di stati padroni è reato. Così i soliti giullari di regime evitano e passano democraticamente a far ridere di chi è nemico dei potenti, almeno fino al prossimo cambio di alleanze o di fornitori di petrolio.

Troppo bubbo!