23 febbraio 2009

Canditi o candidati?
E' bubbo vedere l'avvicinarsi delle elezioni europe*. Siccome il parlamento europe* conta moltissimo tutti i partiti sono contenti di avere un sondaggio d'opinione gratuito (per le casse di partito) e qualche passaggio tivù bello pagato.

Tuttavia questa volta e non solo tra le pizze, ci sono alcuni che necessitano urgentemente di un bello stipendio per tirare la carretta organizzativa e quindi sono giustamente più ansiosi.

Mi rendo conto di oramai non capire più un banano della politica pizzaiola (senza che questo mi impida di commentarla, bloggamente) proprio guardando a questa massa di bubbi aspiranti e sospiranti.

Mi preoccupa vedere molti commentari politici che sembrano fatti dai cannibali. "Questo politico sembra in forma", "quest'altro sembra bello grasso", "quell'altro sembra ancora tenero e non vecchio e rinsecchito", "questa è una bella gnocc* pupputa", ecc.

In politica non esistono persone "nuove", tutti hanno una storia, hanno già fatto e detto, appoggiato o criticato. C'erano o dormivano, votavano o erano assenti, ecc. Quindi sarebbe facile valutare ben bene, anche se non ha più senso farlo.

Oltre all'impossibilità di scegliere davvero un bubbo piuttosto che un altro, qualchiera bubbo oggi proclama che sulle cose mediatiche vota come gli pare senza però essere indipendente dal partito perché tanto il partito ha spazio per tutti. Chissà cosa ne opinano quelli che ci tengono tanto ai programmi.

Così la politica è un po' come un discorso di Bubboni. Il discorso è sempre lo stesso ma siccome i significati, nella idea di Bubboni, sono tutti nella testa di chi lo ascolta e sono idipendenti dal mesaggio, cadauno ci vede quello che ci vuole vedere ed è contento.

Così ancora una volta si dimostra che un mondo bubbo è più felice di uno meno bubbo.

Troppo bubbo!