28 maggio 2009

Il miele sulle cigliege
Che la natura fa tante cose male e contro il bubbo è oramai palese ma quella che mi hanno raccontato ultimamente tra le pizze ha della premeditazione.

Un po' tipo come che le minorenni possono restare incinte anche se non hanno l'età legale che lo stato e le religioni, più saggie della natura, hanno concordemente stabilito. Ma anche peggio.

Tutte le varie bubberie che sovraintendono all'agricoltura, dall'euroburosauro all'ente più inutile e periferico, autorizzano a suon di legge l'uso di pesticidi bubbi. Anzi, chi si opponesse sarebbe stracciato pervia della libertà di inquinare e vendere. E fin qui è tutto libera impresa, morte chimico-legale, sviluppo, progresso, ecc.

Di questi prodotti legalissimi e tutti marchiatini cenè uno che uccide le api. E uno dice, vabbé chemmefreca delle api che pure pungono.

La natura maligna però ha stabilito che le cigliege (e qui il passaggio è bubbo. Si parlava di miele e ora di cigliege) per qualche inciucio che non si capisce bene non vengono se manca il miele. Credo che gli esperti delle leggi non hanno ancora capito perché e percome, ma tanté e non ci sono proprio.

E' facile pensare che sia un attacco contro il progresso e la libertà dei mercati, forse nato da una lobby naturale tra miele e cigliege o altre bubberie, e in odio ai venditori di prodotti chimico-progress-agricoli.

Ma a me non importa tanto tutto il giro, è che non ci sono le cigliege!

Troppo bubbo!