20 ottobre 2009

Alla fonte
Così si è capito che il tale ente non usava dati """veri""" per dire che la crisi cè, noncè, un pocè, un ponò.

Siccome le aziende non stavano lì a rispondere ai questionari, e non venivano sanzionate, i dati erano ipotizzati con la moderna pseudoscienza. Del resto se i rapporti non uscivano tutti a criticare l'ente e non le aziende che non rispondevano.

Da un lato questo dice che i dati erano sottostimati, dato che le aziende avevano di meglio da fare che rispondere ai questionari, segno inequivoco di pigrizia o di abbondanza di lavoro.

Dall'altro è bello che milioni di analisti bubbi facessero tutti i commentari e citassero le fonti e leggessero le tabelle e facessero i grafici e le presentazioni con la bruta forza della matematica ma usando dati che forse sì e forse no.

E' possibile fare tutto con dati chissà se buoni che pare proprio inutile andare a mettere i dati """veri""". Comè noto infatti non è possibile avere il valore vero di una misura fisica eppure il mondo va avanti contento e bubbo, anzi

Troppo bubbo!

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

anche io oggi ho parlato della crisi (dei giornali). Mi sembra che a pagarla siano sempre i bubbini però!

Orientalia

20/10/09 16:27  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Bubbamente non è un problema che la paghino i bubbini. Del resto non si vede perché la crisi doveva portare la giustizia socioeconomica in un mondo sperequato ed ingiusto fino alla morte per fame e per grassezza al mismo tempo.

Però è importante sapere che i dati che si danno per "veri" non lo sono affatto, a condizione poi di continuare come se niente fosse, dato che la verità non è un limite posto allo sviluppo economico.

Quindi licenziare giornalisti (se portano la verità) non limita lo sviluppo economico.

20/10/09 16:36  

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