13 dicembre 2010

Aspettare che succeda
La cosa dei documenti persi è bubba, ma solo ora mi sono dato conto di perché non capivo quello dei tanti blog sul tema e dei relativi commentari.

Quello che non capivo era chi, molto più tra i pizzaioli, insisteva che non cerano novità, che si sapeva tutto, ecc.

Sarà, ma io opino che se uno diceva o scriveva che un giudice era sottoposto a pressioni di stati esteri e che per queste aveva scelto di insabbiare le indagini su crimini di guerra, quell'uno sela passava male. O dire in pubblico che il tale diplomatico spiava con la barba finta? O che il tale regno di amici è una massa di criminali? Tutti lo sapevano, ma non si poteva certo accusare qualcuno grosso di reati solo perché tutti lo sapevano. Viceversa la calunnia diffamatoria cera tutta tutta per chi provava a dirlo.

E non capivo come i pizzaioli sembrassero non cogliere la portata delle cose, se non perché su molti punti della storia hanno quello che ha detto la propaganda ufficiale. Così credeno che chi diffonde le cose sia quello che, schiacciando i tastini, le prende di nascosto. Credono che i documenti siano solo dei commentari sui vari principi e sulle corti remote. Credono che esistano delle leggi globali che permettono crimini in aperto contrasto con la dichiarazione dei diritti dell'uomo o che le nazioni che fanno parte dell'ONU non siano vincolate a nulla se non, forse, a sventolarne le bandierine al suo compleanno.

Poi mi sono dato conto che i pizzaioli si concentrano sulla diffusione dei documenti perché è un atto, ma non riescono ad immaginare che il contenuto dei documenti possa determinare qualcosa.
Sono così imparati che non si può fare nulla, che nulla serve, che nulla cambia, che sembrano non riuscire a capire che potrebbero anche succedere delle cose sulla base di nuove informazioni!

Ora voglio vedere tre cose:
1) altre nazioni non sono così stati fatti rimbambire e delle cose le faranno. Sarà bubbo vedere quelle che si possono vedere;
2) un certo tipo di retorica è spacciata, ma mi chiedo se tra i pizzaioli sarà ancora diffusa;
3) la propaganda pizzaiola è così diversa da quella degli esteri che mi aspetto che qualcuno non sene dia conto e dica esattamente quello che i documenti certificano come falso o il contrario.

E una cosa voglio sperare:
1) che un giorno sentendo un roboante discurso retorico, chessò per convocare una nuova guerra di pace o qualche altra sciocchezza democratica, prima uno, poi qualcuno, poi tutti scoppino a ridere.

Sarebbe bubbo, anzi
Troppo bubbo!