21 giugno 2012

Il piano
Sono andato che spiegavano quello della crisi financiera. Tanti dati interessanti, molta retorica non più usata se non abbandonata (cioè quella che i bubbini tirano poi fuori per anni e anni).

Però non mi ha aiutato a vedere il piano. Ora cè una cosa da considerare bene per capire cosè il piano. Se uno è capace nelle cose, quali che siano, ci naviga e ne trae profitto. E' quello che i complottisti non capiscono mai, che non cè bisogno di causare TUTTO ma che basta trarre vantaggio da TUTTO per essere un buon criminale, onorato e contemporaneo.

Questo principio e questo livello di abilità però rende difficile capire se e quando cè un piano. Infatti la capacità di navigare può essere tale che non serve una rotta, tanto comunque puoi trarre profitto, fino al punto che il senso della navigazione (mangiare pesce buono e spostarsi) è perso nell'eccitazione di girare il timone e di vedere che ci sono le onde e gli spruzzi (questo se uno non è bubbo non lo capisce).

E allora mi chiedo se cè il piano. L'impressione mirando alla retorica è di no, perché le keyword finali sono sono comparse. Cioè non vedo cose tipo "piena occupazione", "leader dei bubbi", ecc. ma solo "non affondare", "salvare", "non come gli altri", ecc.

Ma è da capire, sempre considerando che sono bubbi, anzi


Troppo bubbi!