19 marzo 2016

Due appunti sul referendus
Non ho ancora informazioni fresche su come i pizzaioli vedono quello dei referendus ma mirando ai cosi sociali ne ho ricavato qualche appunto chemi appunto.

1) Quelli del partito sono tenuti a opinare conformemente al partito, soprattutto perché il referendus (a loro modo di opinare) riguarda e avvantaggia il loro terribile avversario politico. Del merito di questo, come di qualsiasi altro tema, nongniene importa nulla. Nell'opinione del partito le cose sono o contro il partito (e a favore del loro nemico) o giuste e fatte dal partito. Il referendus è contro quindi tutto il resto è automatico.
Non c'è altro da dire o da opinare ed è bene non contraddire chi è del partito, tanto è completamente inutile per tutti.

2) Tutti gli altri sono contro perché nel merito quello della legge è una schifezza che la poteva fare solo il partito e solo per i soliti motivi.

3) C'è una sacca di complottisti o di distratti ma non è rilevante. In generale credo che si tratti di quelli che non andranno a votare e vogliono avere delle motivazioni diverse da "non voglio o non posso andare a votare". Allora cercano i dati degli ultimi cinquemila anni di incidenti marini, i numeri di pesci morti rapportati all'età media di quelli che temperano le matite delle votazioni, e tutto ma in in definitiva perdendosi sia il significato pratico che quello politico sia un minimo di dignità logico-razionale.

Quanto a me non credo che potrò andare a votare, ma mi spiace perché il referendus ha anche un significato politico oltre che uno pratico abbastanza importate e salutare.

Però voglio vedere se riesco a trovare dei pizzaioli ma vivi che opinano cose diverse.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -