27 febbraio 2020

I numeri della paura
Il diffattismo si può nascondere ovunque, come sisà. Però credevo che fosse l'interpretazione dei fatti iscientifici quella forza oscura che alimenta le pisicosi, li gnoranza e i conseguenti danni economici e governativi.

Invece dalle 12.45 di oggi addì 27 febbraio il tale direttore ha chiarito ufficialmente che il numero di infettati non va più diffuso e non verrà più comunicato (fermorestando che tale numero derivava dai controlli che sono fatti come cisi può aspettare e che da due giorni il suo agusto ente non comunica un bel nulla di ufficiale).
Dicono solo i morti (che grossomodo dovrebbero riuscire a contare senza affannare i laboratoi) e i guariti e solo quelli devono essere diffusi e fatti circolare (senza trascurare che cisi può ammalare anche due volte, con gran beneficio della statistica).

E' anche stato determinato che la posizione di corretta per un governativo di sinistra e colto è quella che è tutta una pisicosi, un danno alle conomia e alla patria. Ci può essere una manovra dei stranieri (non troppo per non cadere nel sovranismo) ma comunque è tutto eccessivo e immotivato. Al più devono ammazzare quelli nelle zone pericolose, non perché cini ma perché infetti, e tutto finisce bene e umanamente e senza cadere nel razzismo che è immotivato.

Ora è chiaro che una ulteriore settimana con i pampini a casa non la regge nessun borghese contemporaneo, che magari quella delle pulizie può aspettare ancora una settimana e che la palestra si può rinviare però voglio cercare le tracce di come in realità fa uno ma di sinistra cheppoi il pampino lo può anche far ammalare.
Sarà davvero trullo come deve essere un consumatore neoliberista di sinistra o sospettoso cheppoi qualche cretino gli attacca la malattia?

Il numero dei rimambiti e dei cauti non verrà diffuso comuque, al pari di quello dei malati non tuttora morti ma, trovandosi nel bel mezzo di una massa di rincitrulliti, tutti i numeri fanno paura.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -