22 settembre 2022

Aggiornamento strategico

Non ho ancora trovato i riferimenti consulenziali, e nonnè detto che siano pubblici, ma già tanti hanno ritrovato che la strategia attuale è cambiata.

L'idea sarebbe di lasciar esplodere i contagi, far piazza pulita dei pregressi, poveri e inutili vari e contare sul fatto che dopo l'inverno i residui saranno allegri lavoranti & spendenti come nel felice passato.

Non si pone il problema dei novax perché i vaccini perdono di effetto ma, a seconda delle nazioni, non chi vuole si può ri/vaccinare massolo chi è permesso e non sono certo tutti.

Anche per chi è rilevante non ci sono problemi perché può accedere a delle cure post-infezione che gli altri hanno su base democratic*, cioè solo in teoria.

La realità, è bene riappuntarlo, che è l'infezione non è conosciuta medicalmente (se per l'AIDS ci hanno messo circa 40 anni nonnè che i medicini diventano tutti furbi in questi primi anni), gli effetti a lungo termine (soprattutto nei pampini) sono ignoti ma probabilmente presenti, e che anni e anni di pandemia libera non sono una trovata umanitaria ma di tipo nazistico.

Inoltre mi appunto un altro concetto essenziale di questi primi anni eddè la psicologia dell'untore. Lo metto qui così poi non si vede.

La confusione tra covid e AIDS è bubba e interessante. I bubbi parlano come se entrare in contatto con un malato infettore fosse l'effetto di una scelta ma personale. Credo per la necessità di avere un po' di individualismo routinario e di non sentirsi schiacciati da decisioni che li sovrastano completamente su chi merita di togliersi democraticament* dai piedi senza generare ulteriori costi.

Però resta il problema psichico cheppoi chisi è infettato si sente perdente o sbagliato.

Il problema vedo che ha una soluzione frequente in quella che giustamente il Bubboni ha identificato come la psicologia dell'untore.

In sintesi, chissì è malato "vuole" che anche altri si ammalino per non sentire che ha fatto una "scelta" sbagliata. Se ammalarsi è comune, normale, magari anche benefico allora sono sanate la frustrazione per il tallone della democrazi* sotto il quale si sopravvive sia il senso di sconfitta per aver "perso", "essere stato poco attento", "aver rischiato" o simili cretinate politico-propagandistiche.

E' chiaro come tutti i termini del "ragionamento" sono fallaci, ma tantè per soddisfacere una necessità sempre più forte asseguito della propaganda malatizia.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -