21 novembre 2006

Le scuse del famoso architetto
Contemplando le stragi al buon gusto e al buon senso compiute dal "famoso architetto" nella città gianduiotta non posso che ricordare con piacere una scena di un recente film. Un grande artista distugge a bastonate il modello di una costruzione fatta da un giovane architetto. La scena è selvaggia e si sarebbe quasi tentati di provare compassione per il giovane le cui aspirazioni sono brutalmente bastonate.

Poi basta un giro nella città gianduiotta, o un duemila passi cercando il gate in un moderno aeroporto, e si auspica che (i modellini di) tanti "famosi architetti" siano randellati di santa ragione da un manipolo bubbi inferociti.

Tuttavia una piccolissima scusante c'è. Ho notato come praticamente tutte le opere del "famoso architetto" sono fissate con dei bulloni. Un qualsiasi palazzo antico è di pietra/mattoni/cemento ma le disastrose opere moderne aggiungono sempre i bulloni.
Un po' come se il grande nome dicesse: "ok, vi ho fregati con una bubberia orrenda costata miliardoni. Però un giorno, casomai prevalesse il senso del bello e finisse Tangentopoli-II, potete sempre smontare tutto e vi riprendete lo spazio."

Così è come nel film: soddisfazione e un pelo di pietà. Il tutto schiantando l'immonda opera archittettonica con un randello bubbo.