11 dicembre 2006

La sicurezza aerea
La soppressione della libertà di parola non consente neppure su un blog bubbico di citare innumerevoli esempi di come i controlli in aeroporto siano basati sulla bubbità, il tradizionalismo, l'ignoranza e la più totale incapacità di svolgere bene un compito bubbo.

Tanto tutti hanno la propria storia di quando avrebbero dovuto volare fuori, attaccati all'ala, e invece hanno compromesso la sicurezza del volo così e cosà.

Due punti sono interessanti:

1) Il polonio che dalla Polonia è finito nel thé passando per gli aerei, gli aeroporti, le valigette diplomatiche e le ambasciate di mezza europa. Ok, il polonio non è liquido, in genere, ma se si vieta il trasporto della mozzarella in cabina (non scherzo) forse un controllino al polognino bisognerebbe anche farlo. Sempre che a portarlo non sia un bubbo di quelli grossi, che hanno il diritto mondiale di uccidere qualche centinaio di bubbini aviotrasportati senza tante storie.

2) Prima dei concerti di musica classica in diversi teatri ho sentito un annuncio "Spegni il cellulare bubbo!" davvero ben fatto ed efficace. Gisuto prima che entri il direttore si sente il trillo di un cellulare e poi il messaggio che invita a controllare lo spegnimento del terminale. Ecco una buona comunicazione! Non il solito blabla che gracchiando fuoriesce da un sistema di amplificazione costruito dal figlio del direttore usando il materiale della prima dispensa del corso di elettronica in edicola.

Tragicamente la stupida normativa europea sui liquidini e gli shampuu non può essere soppressa. E se poi il legislatore tira giù un aereo con il siero della mozzarella? (n.b.: negli stati democratici la legislazione sulla sicurezza è scritta dai terroristi, negli altri pure). L'europa è la migliore garanzia per cancellare micro-diritti e mini-facoltà sostituendoli con stupidità e bubbità, anche se per anni i governi nazionali si sono difesi bene. Troppo bubbo!