11 giugno 2007

Bubbo contro bubbo
Il bubbo è sempre centrato su se stesso ma in un modo che, talora, suscita più pietà che disgusto. Leggo che due bubbi si sono agitati per la promozione del proprio libro.

Un vecchio fascio voleva consegnare il proprio libro (ma scritto nella lingua delle pizze?) ad un bubbone 'mericanone che non è detto che sappia leggere molto più delle 300 parole che usa normalmente. E poi il poveretto avrebbe dovuto portarsi il libro a spasso nei 5 contenineti? E magari citarlo e farlo balzare in testa alle classifiche mondiali? Povero bubbo fascio-scrivano! Che illusioni!

Un altro propaganda il suo libro di riciclati in TV violando la pausa di riflessione. Ma, dico, almeno un giorno senza i soliti faccioni sorridenti non va concesso al popolino? Vabbé, io non li vedo, ma immagino che molti sarebbero felici di cambiare facce, almeno per un giorno. E poi via come sempre fino a quando la monarchia si estiguerà. Per promuovere il libro ci sono altre tecniche. Magari lo si può far acquistare d'autorità a tutti i capi-ministero, lo si può far pagare al partito che poi lo regala al congressone, ci si può mettere la spigazione di una legge che nessuno aveva capito, la passowrd per un'area oscura del sito ministeriale, ecc.

Anche come markettari delle proprie bubberie i politicanti lasciano a desiderare. Ecco perché poi sono così agitati di fronte ad un telepiazzista!

Troppo bubbo!

2 Comments:

Blogger .mau. said...

non capisco il problema. Il bubbone 'mericanone non prende il libro per leggerlo, ma perché così può riempire la propria libreria: e non credo che mentre viaggia per i cinque continenti gli pesino il bagaglio.
Vedi che pensi sempre male?

11/6/07 10:38  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Ma allora il fascio-scrivano non faceva meglio spedirlo attraverso i servizi di una nota multinazionale 'mericana?
Umm, già però così viene schedato come inviatore di pacchi e magari spedito in qualche carcere oscura nella bella europa dell'est casomai tentasse di calpestare il sacro suolo.
Comunque in questo caso il problema è più l'ingenuità del mittente che la bubbità del destinatario.

11/6/07 14:10  

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