17 novembre 2007

Concursare mondiale
Tutti a lamentarsi per un concurso mondiale per programmatori non è aperto alle tastiere solo dei residenti nel paese delle pizze e di un'altra regione.

Tra le pizze i concorsi richiedono una buorocrazia insostenibile per un piccolo concorso mondiale, oltre a doversi nutrire adeguatamente il fisco pizzaiolo.

Come esempio di questa burocrazia si porta che all'estrazione devono assistere un notaio (pizzaiolo) oppure un rappresentante di un associazione di consumatori (pizzaiola).

E tutti a dire che si penalizzano i bubbi programmatori pizzaioli che così perdono l'occasione di competere con altri bubbi programmatori non pizzaioli.

Bubbamente:
1) Il paese delle pizze penalizzerà pure i programmatori ma privilegia due categorie bubbissime quali i notai e le associazioni dei """consumatori""" (ma dove avranno imparato a ficcarsi, retributi, in queste pieghe legali anziché a scontrarsi con i governanti bubbi? Eppure sono mosse che ho già visto fare da qualche altro ente bubbo. Boh?).
2) Qualcuno farà mai un concurso mondiale per i notai o i consumati delle pizze? No! E quindi è giusto che si nutrano così.
3) Se un pizzaiolo è in grado di vincere è già emigrato. Meglio che non partecipino perché tanto farebbero brutta figura, o per non vincere o per non essere ancora emigrati.
4) Le nazioni stanno morendo di inutilità e di frammentazione cultural-storico-geografico-raziale. Oggi un concurso mondiale non ha norme adeguate perché chi fa le norme è rivolto alle mafiette locali da cui pesca il consenso. Appena chi fa le norme non avrà bisogno del consenso sarà tutto più facile. Per il concurso, non per il bubbino.

Troppo bubbo!