17 ottobre 2008

Magnum simboli bubbatis nationes
E' bubbo questo viaggio indietro nel tempo che è il moderno mass management. Così è "normale" che musichette e stracci colorati ritornino ad essere parte di quella comunicazione guerriera che, in precedenza, aveva solo preceduto le guerre antiche.

Ci ho messo un po' a capire di cosa si parlava perché la cosa mi sembrava rientrasse nel blabla senza senso dello """sport""", invece si parlava proprio di leggi e politica bubba. Sarebbe bello annotarmi qui qualcuna delle canzioni che con efficacia svelano che dietro e dentro lo straccio colorato non c'è nulla, tutte degli anni passati ma non citabili per i loro contenuti disfattisti, per l'oramai intollerabile incitamento al panciafichismo e per le leggi sulla libertà di pensamento che oramai infuriano.

Però capisco le motivazioni di chi vuole proteggere musichette e stracci colorati. Diamogli la sacratalità che gli compete con semplici tecniche che prevengono gli assalti del memico e dello straniero!

1) prima delle partite i tifosi meno patriottici sono nutriti con crakers triturati, di sicuro effetto antifischio;
2) i culi dei predetti tifosi sono tappati con appositi strumenti antipetto;
3) le canzonette sono registrate in versione ufficiale fischiata, pettata o ruttata per sgominare eventuali tentativi di sabotaggio aucustico (tra l'altro c'enè una che fatta con i petti è meglio che con i tamburi!).

Ma meglio di tutto, data l'extrema sacralità di questi Simboli Del Nulla e Del Passato Guerriero da cui sono nati gli stati fortezza contemporanei e la bella democratura che conosciamo, non sarebbe meglio smetterla di tirare fuori questi augusti simboli? Il tempo, il progresso sociale e una buona cantina sarebbero la più degna protezione per concetti che dovrebbero perdersi negli archivi insieme a schiavitù, imperialismo, razzismo e militarizzazione della società.

Intanto qualche canzonetta facilmente traducibile in suoneria farà la felicità dei pallonari e dei venditori di spazi bubbicitari. Giusto perché il silenzio potrebbe stimolare riflessioni sempre inopportune per un bubbo.

Troppo bubbo!