29 settembre 2009

Antiquariato per tutti
E' bubbo constatare come l'antico capitalismo permetta a tutti di accedere ad oggetti di antiquariato di sicuro pregio. Mai avrei immaginato che, grazie alla bubbità dei bubbi aziendali, avrei potuto permettermi di sfoggiare mobili e libri d'antiquariato eppure così è.

Montando una nota libreria economica appena acquistata ho notato che era ben diversa da quelle pluridecenali che avevo acquistato da bambino, quando il tale negozio aveva appena aperto tra i gianduiotti. Tutto, ma proprio tutto, era fatto un po' peggio. Come se un giorno in una grossa azienda avessero detto ad un gruppo di bubbi "il capone vuole che il prezzo al pubblico non cambi, però vuole incrementare il guadagno. Fate voi" e quelli, tutti bubbi, si fossero messi lì a portare ogni singolo pezzo allo stremo delle caratteristiche, senza cervello, come usano i bubbi.

Così le mie vecchie librerie, magari con i piani un po' sorridenti, ma sono d'epoca. Così non le vendono più!

I vecchi libri. Grazie ad un modello di business completamente fuori di cocuzza, all'uso di tecnologie antiquate come se non ne esistessero altre e alla strenua opposizione a qualsiasi innovazione tanti libri oggi sono introvabili. E dire che spesso quelli che si trovano è meglio non cercarli. Ma non si tratta solo di opere oscure di autori bubbi ma anche di opere note di noti chepperò non sono stampate e stampabili. Vabbé, tanto non serve leggere un libro per parlarne o per citarlo, percarità, però ci sono anche testi belli, che non basta la frasetta o l'antologia di antologie.

Eppure nulla, libri belli oramai d'antiquariato, introvabili e ottimi per essere usati come referenza in altri libri o per far impazzire che davvero volesse cfr.

Troppo bubbo!