02 ottobre 2009

Mercati
E' tempo che sto cercando un'edizione di un noto commentario all'apocalisse. Meglio, ERA noto, visto che nei tempi antichi cera meno il copyright e per circa 500 anni questo commentario veniva agevolmente scopiazzato in quella che poi divenne l'europ* con tutte le conseguenze sulla diffusione del materiale culturale.

Vabbè, lo copiavano a manina, aggiungendoci cadauno dei disegni rifatti a sua maniera (come passa quando si prende il materiale di un'altro e, belli creativi, lo si copia) però il testo cera.

Tuttavia sono proprio i disegni (che ho visto in tutte le varie edizioni rimaste) ad essere la disgrazia di questo testo per l'acuto lettore. Infatti mille bubbi si affannano a fare copie grafiche, mantenendo tutta la meraviglia dei disegni, ma trascurando completamente il contenuto.

Re dei re è ovviamente il tale stato, dove ci sono due edizioni (diverse per il tipo di rilegatura, credo) fatte da un ente semi-pubblico con il testo originale (e i disegni? boh? il tale ente non è che sia così avvezzo alle tecniche da mettere una foto in rete).

Andrebbe bene, ma il testo originale è in latino, probabilmente abbastanza tapaiolo, ma è troppo avventuroso rischiare un 60 euri per vedere se si legge bene o no (fermorestando che tanto non si capisce nulla). E pare che a questa edizione SENZA il testo in lingue """moderne""" abbia contributo pure un secondo ente tutto culturale macché non ci ha pensato a tradurre. Del resto sono enti simili che NON hanno mai fatto un dizionare libero della tale lingua, che sono contenti quando in rete c'è il riferimento bibliografico e non il testo del libro, e via progressando.

Ero lì che meditavo su in quale nazione trovare questo testo (anche senza le belle figure) quando sono andato ad una bella conferenza di lettura bibblica ma in ambiente laico. Il pubblico è molto vario, come forse ho già detto, e del resto cero anc'io. E un bubbo del pubblico ha chiesto (ma serio, eh, non per ridere) se cerano testi di esegesi biblica ma recenti, non risalenti a san Bubbo, in particolare del vangelo di Giovanni.

Mah. Forse forse, nella confusione generale dell'individualismo, del relativismo, del nichilismo, del tale libro di finta storia religiosa, della deriva sexxuofoba e pedofila della tale religione, del """new"""-age, dell'orosocopo, del mondo pre-scientifico, dei numeri in ritardo della lotteria e della bubbità diffusa... magari dovrei scrivermelo io il commentario bubbico all'apocalisse e venderlo come best-seller!

Potrei anche scriverlo in latino bubboniano tanto, e almeno questo l'ho capito dal commentario dell'VIII secolo, si vende tanto se ci sono delle belle figure.

Troppo bubbo!