12 gennaio 2010

Multiplicati democratia
C'è poco da fare, i meccanismi della democrazia trascendono troppo le capacità di comprensione del singolo bubbo.

Alle prossime elezioni vedo già la solita scelta di candidati che vanno dal secondo premio regionale al concorso per il/la più idiota in circolazione allo xenomafiosonucleare tradizionale.

Fin qui tutto normale, come da maggioritario e da epoca storica. Se non fosserò così non sarebbero parte della classe dei politicanti e quindi non sarebbero candidati. Quello che però mi ha chiamato l'attenzione è il listino.

Bubbamente tutta la propaganda è "vota uno, vota uno" ma in realtà quell'uno ha scelto altri 12 ad personas che, se è eletto, sono anche loro automaticamente eletti ma senza che qualche elettore gli abbia scelti se non l'uno.

Ma perché non dirlo? Non è una bella estensione della democrazia? E' un po' come se il voto fosse moltiplicato per il numero (variabile) di componenti del listino! Voti 1 e prendi 13! (o quello che è, mi sono già scritto che varia)

Senza considerare che è una bella espressione dei vincoli di amicizia e della compagnia che porta a quello che è in cima a non essere solo con il potere ma a volerlo compartire con qualche fedelissimo che si è scelto personalmente e che solo a lui risponde.

Sarà che non si dice perché uno poi pensa di votare direttamente qualcuno degli amici del listino, che (forse) non si può? Ma basta mettere insieme una banda di impresentabili e il problema è risolto!

Quanti dubbi, quanti bubbi

Troppo bubbi!