Continuo a vedere un po' che passa con la cosa dei telefoni, anche se più passa il tempo e meno sono i dati su cui riflessionare. Ora cera questa cosa della lettera del capone agli inferiori che dice che sono tutti tristi, che con tutto quello che pagano di pubblicità poi i giornali li parlano male, e tutto.
Mi pare bubbo offrire una soluzione, anche perché già nessuno ci investe se non per sacceggiare di più e ancora sono tutti tristi, insomma qualcosa di bubbo bisogna proporre.
Due cose si possono fare, ambo utili:
1) dare la colpa ai clienti. Mavvuoi che i clienti non sapessero che le cifre erano tutte ambigue e sospette? Eppure molti si lamentano delle bollette e della durata della ricarica, segno inequivoco che sapevano che i conti erano in mano ai bubbi! Poi i clienti sono anche colpevoli perché, tra tutto l'equo mercato, avevano liberamente scelto proprio la tale società. Se hanno scelto è perché avevano informazioni chiare ed oneste e quindi sapevano dell'oscuramento e della disonestà. Inoltre cerano i modulini per far sapere se i clienti erano contenti e nessuno ha mai scritto che non era contento dell'attività di riciclaggio e delle infiltrazioni mafiose. Pertanto i clienti sapevano e non volevano dire, erano conviventi con il malaffare e il crimine. Al più i clienti si possono appellare alla clemenza della corte ma non hanno scampo, le prove sono schiaccianti e, tanto, sono abiutati a pagare e nei termini che per loro non c'è decreto che tenga.
2) Revisare la frase della missione della società. Urge dare subito qualche milionata ad un grossa società di consulenza perché cambi qualche parola che tutta la cosa che non rubano e sono onesti non è chiara. Meglio rivolgersi alla stessa società che aveva tracopiato la frase attuale, che sono pratici, ma qualche cosa va fatto con urgenza e rivedere la missione è qualcosa di esemplare e bubbo.
Troppo bubbo!
Mi pare bubbo offrire una soluzione, anche perché già nessuno ci investe se non per sacceggiare di più e ancora sono tutti tristi, insomma qualcosa di bubbo bisogna proporre.
Due cose si possono fare, ambo utili:
1) dare la colpa ai clienti. Mavvuoi che i clienti non sapessero che le cifre erano tutte ambigue e sospette? Eppure molti si lamentano delle bollette e della durata della ricarica, segno inequivoco che sapevano che i conti erano in mano ai bubbi! Poi i clienti sono anche colpevoli perché, tra tutto l'equo mercato, avevano liberamente scelto proprio la tale società. Se hanno scelto è perché avevano informazioni chiare ed oneste e quindi sapevano dell'oscuramento e della disonestà. Inoltre cerano i modulini per far sapere se i clienti erano contenti e nessuno ha mai scritto che non era contento dell'attività di riciclaggio e delle infiltrazioni mafiose. Pertanto i clienti sapevano e non volevano dire, erano conviventi con il malaffare e il crimine. Al più i clienti si possono appellare alla clemenza della corte ma non hanno scampo, le prove sono schiaccianti e, tanto, sono abiutati a pagare e nei termini che per loro non c'è decreto che tenga.
2) Revisare la frase della missione della società. Urge dare subito qualche milionata ad un grossa società di consulenza perché cambi qualche parola che tutta la cosa che non rubano e sono onesti non è chiara. Meglio rivolgersi alla stessa società che aveva tracopiato la frase attuale, che sono pratici, ma qualche cosa va fatto con urgenza e rivedere la missione è qualcosa di esemplare e bubbo.
Troppo bubbo!
2 Comments:
dare la colpa ai clienti? Nono, bisogna fare come uno che mi ha accomodato un pezzo rotto del bagno rompendomene anche un altro (e lasciandomi rotto quello rotto): la colpa è mia che non capisco di alta idraulica.
Ma i cocci rotti sono dei clienti paganti, solo che chi li ha rotti?
Mi spiace essere bubbo, ma non credo che il "riparatore" usasse il tuo bagno tutti i giorni...
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