21 agosto 2010

A porte chiuse
Qualche settimana fa avevo sentito il citofono in orario bubbo. Boh? Chi sarà? Rispondo. Era un bubbo che vendeva contratti di telefonino.

Credevo che fosse un nuovo vertice della rottura di scatole, ben oltre le solite telefonate "Sono Bubbinventato, la [NOME SOCIETA'] le offre..." "Non mi interessa." Click.

Però pare che in vista della prossima campagna elettorale tutti vogliano mandare i bubbi a casa a spiegare e tutto. Grande idea! Si vede bene come il collegamento tra il popolo e i politicanti sia sempre più stretto e orientato alla reciproca fiducia.

Ma quello che mi pare bubbo è vedere come partiti che, privati di qualsiasi minima tensione ideale, sono ridotti a distributori di sconti, caselle mail e video in rete si somigliano sempre più alle grosse aziende e al loro antico marketing fastidioso.

Così questa è la fine (momentanea) della politica contemporanea. Non il populismo superficiale, non la fascio-xenofobia europe* ma la rottura di scatole spicciola della telefonata o della scampanellata.

Bella fine per chi Internet è solo una cosa da censurare e da mettere i video.

Troppo bubbo!

P.S.: da notare anche che ci sono quelli militanti che sarebbero loro a andare in giro. Ho sempre disprezzato quelli che, non capendo nulla di nulla di politica, sono fermamente convinti di andare a puppare a livello nazionale a forza di attaccare manifesti o volantinare. Si vede che anche i politicanti grossi li disprezzano e volevano toglierseli dai piedi una volta per tutte.