Alle volte capita un po' come con l'aradio che uno fa altro mentre ascolta eppoi si dà conto che magari ce una trasmissione nella lingua del cuscus. Così "leggevo" ma distratto una rivista di quelle che ricevo gratis perché pago che esplicavano delle auto per andare nelle strade bubbe. Sulla sabbia, sul fango, nei guadi, con il verricello eppoi mi do conto MA CHE DIAVOLO STO LEGGENDO? Capirai cosa mene importa di questi che vanno tra i poveracci del terzo mondo a bruciare petrolio e sarebbe uno "sport"? E' un monumento allo spreco, alla fame e tenere il mondo nella bubbità!
Ieri poi ha piovuto, maccosì come piove de state, forte ma per poco. Alla sera stavo regresando nel bolide passando per un corso verso il centro, era quasi buio, anzi buio ma perché la luce pubblica era saltata. Passo come fosse un dosso ma molto alto e... per 50 metri di lungo cerano un 15-20 cm d'acqua lurida. L'acqua passava l'altezza del "marciapiede" dello spartitraffico (vabbé, spartiacque visto che tutte le corsie erano immerse e che ampio fango veniva trascinato via dalle pigre onde).
Niente paura, è come passare un guado. Valutare la profondità, la consistenza del terreno sottostante, occhiata al termometro dell'acqua per controllare di non avere il motore troppo caldo, velocità di entrata dolce e moderata per evitare che l'onda arrivi al radiatore, evvia.
Così ancora una volta di due cose mi sono dato conto:
1) dopo anni di un [CARICA PUBBLICA] così [AGGETTIVO] che presto tutti lo vogliono a fare danni più grossi e più in grosso mi trovavo nel terzo mondo, strade comprese, e tanto vale guidare di conseguenza.
2) Dopo il guado la solita serie di profonde buche nell'asfalto, che in altre nazioni chiuderebbero la strada perché pericolosa, ha scosso ben bene tutto il bolide per evitare il ristagno d'acqua. Ancora una volta bisogna vedere il lato bubbo delle cose: magari in moto si ammazzano, ma con le buche il motore si asciuga senza pericoli.
Troppo bubbo!
Ieri poi ha piovuto, maccosì come piove de state, forte ma per poco. Alla sera stavo regresando nel bolide passando per un corso verso il centro, era quasi buio, anzi buio ma perché la luce pubblica era saltata. Passo come fosse un dosso ma molto alto e... per 50 metri di lungo cerano un 15-20 cm d'acqua lurida. L'acqua passava l'altezza del "marciapiede" dello spartitraffico (vabbé, spartiacque visto che tutte le corsie erano immerse e che ampio fango veniva trascinato via dalle pigre onde).
Niente paura, è come passare un guado. Valutare la profondità, la consistenza del terreno sottostante, occhiata al termometro dell'acqua per controllare di non avere il motore troppo caldo, velocità di entrata dolce e moderata per evitare che l'onda arrivi al radiatore, evvia.
Così ancora una volta di due cose mi sono dato conto:
1) dopo anni di un [CARICA PUBBLICA] così [AGGETTIVO] che presto tutti lo vogliono a fare danni più grossi e più in grosso mi trovavo nel terzo mondo, strade comprese, e tanto vale guidare di conseguenza.
2) Dopo il guado la solita serie di profonde buche nell'asfalto, che in altre nazioni chiuderebbero la strada perché pericolosa, ha scosso ben bene tutto il bolide per evitare il ristagno d'acqua. Ancora una volta bisogna vedere il lato bubbo delle cose: magari in moto si ammazzano, ma con le buche il motore si asciuga senza pericoli.
Troppo bubbo!
2 Comments:
certamente le buche le hanno fatte apposta per facilitarti!
F.to Mentalità Bubba
Sìsì, quello! Già cosi compro l'antiruggine in barattoli da mezzo litro!
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