22 ottobre 2011

Chi la fa
Alla radio delle tapas ho ascoltato un bubbo che diceva una cosa bubba. Che ora che hanno riconosciuto che le armi non menano alla soluzione (che è una cosa che tutti la vedono ma sembra che non tutti la capiscano e la riconoscano, è l'alzaime del militarismo), si può tornare ad usare delle parole che i terroristi si erano prese.

Ora "Gora Euskadi" non sarà più comunque sospetto di sostenere degli assassini, ed è bello questo che le parole rubate ritornano in vita, almeno loro!

E anche mi davo conto che così come le grosse aziende sono in realtà fatte dai stagisti programmatori che decidono autonomamente, nell'ambito della loro confusione mentale ed ignoranza, come maltrattare i schiavi clienti, allo stesso modo la lingua delle pizze è oggi fatta dai stessi stagisti programmatori.

Miravo, come già dicevo, alla ricevuta di quello del sondaggio. Gran collezione di errori ma nessun capone si degnerebbe di considerare che la sua stellare sinecura implicherebbe almeno di ficcanasare nella comunicazione che milioni e milioni di bubbi ricevono. Risuona in ogni dove l'autobombo tipico degli enti a nomina politica, ma è l'ultimo bubbo che sceglie l'immagine aziendale e che crea la grammatica e il gusto. Gli altri possono solo limitarsi ad archivare i frutti di tanta ignoranza per 10 anni, e con cura e sanzioni.

Troppo bubbo!