25 luglio 2014

Tempus immobilis
Mi ha stupito che al museo ma degli egitti hanno (probabilmente) buttato i cimeli più antiqui e preziosi che cerano.

Avevano delle targhette ma di carta e scritte a macchina (che sarebbe come una impressora ma con appiccicato una tastiera e che si usa con le ditina) che:
1) avevano almeno pocopoco 50 anni;
2) nessuno museo le aveva mentre i egitti morti ci sono da tutti

Adesso hanno messo le targhette ma impresse contemporanee. I testi e l'idea è contemporanea ma è complessivamente di una mediocrità impressionante.

Tutto è poco dettagliato (non nel senso di lungo, ma nel senso di profondo), senza visione compressiva delle cose, in definitiva scritto ma da uno che non l'ha mica capito benebene. Sembra che sia "pensato" ma da uno un po' bubbo e che nessuno celo dice che non ha capito abbastanza, forse perché ha il titolo, forse perché gli altri hanno capito ancora di meno.

Però è così contemporaneo che mi pare praticamente impossibile che tra le pizze ci possa essere una cosa diversa e non è questo il punto.

Quello che mi chiedo è se io chero pampino quando le targhette a macchina erano già antique vedrò che poi tolgono queste targhette bubbe ene mettono ma di furbe.

Mappoi mi dò conto che la speranza degli egitti morti era quella di starsene in pace in eterno e allora cè qualcosa di strano ma non lo so. Ma sarà bubbo, anzi

Troppo bubbo!

2 Comments:

Blogger .mau. said...

sicuro sicuro che non abbiano portato le targhette al Museo delle Targhette?

25/7/14 09:41  
Blogger Bubbo Bubboni said...

E' un ipotesi assolutamente ragionevole e bubba, ma non posso andarci con la mia tessera e quindi non posso saperlo a scienza certa.

Ma temo il peggio. Del resto il testo era, visto oggi, inadatto a mantenere quel livello di ignoranza, superficialità, turismo & spettacolo che tutti pretendono da un museo.

26/7/14 13:22  

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