04 giugno 2017

Il protocollo
Miravo a quello della piazza che si sono fatti male mannon essendo li nonnè che lo capisco bene.
E vedendo alcune dichiarazioni mi stupivo di come sembrava non esserci un protocollo preciso un po' di tutti gli autoritari. Sembravano sbandati, non si erano chiusi correttamente nella difesa della propria casta e cera agitazione.

Mappoi ho visto che la situazione è rapidamente migliorata:
- la colpa è della folla che sono ineducati e coi vetri e si pestano;
- la colpa è della folla che hanno paura dei attentati (metre gli autoritari dicono che sorvegliano e bombardano, quindi non cè da avere paura e bisogna solo continuare a fare shopping);
- la colpa è della folla che credono a chi dice di scappare, o ai suoni che sentono: ma le autorità avevano detto di scappare? e allora perché scappano stupidamente?
- la colpa è della folla che portano i pampini dove cè tanta gente;
- la colpa è della folla che si fanno male per avvantaggiare la loro parte politica o per disfavorire quella avversaria;
- la colpa è della folla perché e anche senza un perché.

Viceversa restano indenni da commentari e indagini:
- chi ha fatto i tagli a tutto ciò che serve per dare più soldi agli amici;
- chi ha deciso che per gonfiarsi di più deve tenere a sorvegliare in armi un buco inutile da tuttaltra parte;
- chi ha preso la stecca per lasciar vendere i vetri;
- chi ha scelto quel posto e ne ha determinato la capienza massima e la "sicurezza";
- chi ha deciso che cisi potevano portare i pampini;
- chi ha deciso quanti, ma preparati, erano tra la folla e dove e a fare cosa;
- chi è stato tradizionalista e non ha valutato se e come le cose cambiano;
- chi, qualsiasi cosa succeda, cerca di guadagnare un posto in lista con ogni mezzo.

Insomma il protocollo era quello solito, di giustificare gli autoritari e di condannare la folla.
Ma pambino ferito, quando poi ti svegli pensaci tu a rimettere a posto tutte queste cose.
Io non ho fretta, ma tu non farmi aspettare e vieni appena puoi.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -