02 maggio 2020

La battuta facile
Come analisi del disastro dell'azione regia ho trovato buona la lettera dei avv. Mi è parsa interessante, adatta a ragionare sui fatti passati e a prevedere i disastri futuri, così lo ma diffusa.

Mi aspettavo che i commentari fossero tipo sono d'accordo/non sono ma d'accordo/mancano dei aspetti, o simili.
E mi aspettavo anche che molti rilevassero il coraggio dei firmatari che criticavano apertamente chi non è uso ad essere criticato e che poco gradisce chigli potrebbe, se non gli venissero procusteanamente tagliate le gambe, fargli ombra.

Invece i commentari sono stati subito di due tipi:
- chi ha regito come mi aspettavo, anche aggiungendo osservazioni interessanti
- chi, fedele al partito, non ammette chessidica ma che ipoteticamente che l'azione regia potrebbe essere ritenuta talora semmai alpiù anticossuttazionale e che comunque i avv. sono  delle mezze calzette di dubbio curricolorum morale.

Due quindi i commentari ma miei:
- non credevo che a qualcuno importasse della cossuttazionalità delle cose. Ma siccome il tale si picca di essere un paglietta allora questo è un aspetto non criticabile. Anche perché, sia pure teoricamente, ci dovrebbe essere dal qualche parte qualcuno che avrebbe da rilevare la mancata cossuttazzionalità di norme che, chiaramente, non lo sono. Quindi a tutela di omuncoli di grande ego o di grande sonno, la cossuttazzionalità non è soggetta ad essere opinata.
- la critica dei avv., chessifirmano, è rarissima per chi ha dei libri da presentare, delle presidenze, delle consulenze, un corso, un articolo, un convegno ma non con la telecamerina e simili sempre a portata di invito regio. Ci vuole coraggio (e rabbia) per osare la critica che non sia la facile battuta inconcludente. Infatti se miro ai baroni, cioè comunque acchì non ha problemi immediati di procurarsi il cibo perché si è già gonfiato nei anni passati e ora portebbe opinare, vedo due cose. La prima è che sembrano criticare mappoi c'è al massimo uno sberleffo ma sempre vuoto e sempre un po' fuori fuoco. La seconda è che comunque non hanno detto nulla che potrebbe ostare quanto i regi potrebbero poi, nella loro illuminata bontà, concedere negli anni avvenire al barone o ai suoi amici e famigliari.
 Così l'economista dice che "taluni interventi regi non sono stati ottimali" ma si guarda benbene dal dire se non è stato ottimale comprare mentre i ospedali sono pieni elicotteri da guerra, una compagnia erea plurifallita oppure non comprare cappelli e mascherine.

Ed è questo che manca nelle pizze. Non cè una classe intellettuale che ragioni sulle cose ma non nel limite microscopico della propria area di competenza o dellinteresse che il partito ha quel pomeriggio ma in senso ampo, comprendendo e valutando tutti i effetti dell'azione regia, e magari aiutando ad indirizzare e progettare l'azione nel senso più opportuno.

Il massimomassimomassimo che si può ottenere da cotanti scienziati è l'affermazione che, sia pure per cause imprevedibili e nonostante la gloria regia, poi alla fine ci potrebbero essere dei poveri che, gridando, potrebbero anche disturbare il sonno dei lavoratori-compratori patrii.

Un po' capisco che con una democrazi* non si scherza, ci mancherebbe, eppure durante il passato fascismo 12 professori sono finiti ad ingrossare la toponomastica. Possibile che durante una democrazi* non sene trovi neanche una confezione di uova?

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -