09 settembre 2020

Il più buono dei buoni

 Quello del virus si presta tanto alla bubbità e alla stupidità, comè proprio per le società pseudo-iscientifiche.

  Ma tra tutta la bubbità un debate supera tutte le cretinate eddè, sin duda, quello di chi vaccinare prima (tolti animali, volontari e poveri selezionati che quivi non contano perché secci sono loro il vaccino nonnè che cè proprio proprio).

  La bubbità di chi vaccinare prima è talmente enorme che tutti vogliono assolutamente ventilare le gengive mascherinate e dire leloro bubbate. Ovviamente senza logica e conoscenza delle cose (sopratutto quelle poco intuitive, tipo le condizioni di conservazione del vaccino o i effetti collaterali stimati).

   Però un anelito di cotanta stupidità argomentativa è lapparire ma buoni.

   E allora anche io, ma per apparire ma bubbamente buonissimo dico chiva vaccinato per primo primissimo.

  Non sono però riuscito a determinare con certezza il [NOME COGNOME] ma la categoria identificativa deterministica si e quivi mela segno.

  Occorre prendere ma il più farabutto dei farabutti, il picchiatore, il torturatore, il plurissassino, quello che si accanisce sui pampini, che picchia i vecchi, che massacra ma i poveri. Quello che chiunque considererebbe che se non fosse mai nato allora il mondo (e la vita delle eventuali vittime ancora grossomodo vive) sarebbe migliore. Quello che nel debate sulla pena di morte si porta ad esempio, quello che tutti considerano il peggio del peggio della qui presente mondiale razza umana.

  Ecco, io che sono tanto più buono tanto più quello è cattivo, quello va vaccinato mapper primo.

  Così anche dal più profondo del male nasce che io sono il vertice del buono.

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -