Dettagliado ancora il concetto di ciclo di vita del prodotto per il DVB-H, credo che sia corretto partire distribuendo la stessa brodaglia mediatica a tutti quelli che cercano un nuovo gadget e poi, quando l'oggetto è entrato nella pratica quotidiana, si può puntare a contenuti dedicati, advertising specifico, applicazioni e revenue dirette. Altrimenti o l'investimento in contenuti è bloccante oppure il bubbo si trova di fronte ad una barriera d'ingresso forte dopo aver già pagato per nuovo terminale.
Dopotutto quando un bubbo compra un televisore non si aspetta di doversi obbligatoriamente abbonare alla pay-TV per vedere se funziona. Se dopo aver upgradato il cellulare al DVB-H il bubbo DEVE abbonarsi a 5-10€ al mese il medesimo bubbo potrebbe ribellarsi e mordere. Anche perché upgradare il cellulare al DVB-H vuol dire buttare via il precedente, secondo la tradizionale upgrade policy telco style.
Certo che volendo far vedere qualcosa alle mostre e ai caponi servono sempre applicazioni sofisticate, anche se non sono adatte per partire, quando ci sono pochi utilizzatori. Il mondo broadcaster si basa sulla massa di bubbi, non su pochi pionieri disposti a strapagare per l'ultimo giocattolo tecnologico.
Dopotutto quando un bubbo compra un televisore non si aspetta di doversi obbligatoriamente abbonare alla pay-TV per vedere se funziona. Se dopo aver upgradato il cellulare al DVB-H il bubbo DEVE abbonarsi a 5-10€ al mese il medesimo bubbo potrebbe ribellarsi e mordere. Anche perché upgradare il cellulare al DVB-H vuol dire buttare via il precedente, secondo la tradizionale upgrade policy telco style.
Certo che volendo far vedere qualcosa alle mostre e ai caponi servono sempre applicazioni sofisticate, anche se non sono adatte per partire, quando ci sono pochi utilizzatori. Il mondo broadcaster si basa sulla massa di bubbi, non su pochi pionieri disposti a strapagare per l'ultimo giocattolo tecnologico.
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