Letto il titolo alcuni eventuali lettori sanno già dove voglio andare a parare. Quando Internet in Italia si chiamava ancora Infobahn (ehh, un bel po' di tempo fa!) avevo sentito Elserino Piol esprimere sfiducia verso i sondaggi di opinione sulle nuove tecnologie con questa battuta. Cito a memoria la storiella. Se qualcuno avesse chiesto ad un uomo della Rivoluzione Francese (1789 D.C.) se preferiva viaggiare finestrino o corridoio... quello avrebbe risposto, senza sapere cosa fosse un aereo.
Io ne traggo bubbamente questa morale: ci sono alcune tecnologie che richiedono un'esperienza di prima mano per essere capite ed inserite nella propria giornata. Se non si è fatta questa esperienza il bubbo medio non può stimare il proprio interesse in modo attendibile.
Così è per la mobile TV, ad esempio. Se ci fosse per quanti minuti al gg. la guarderesti? La risposta corretta è: "Boh?". Finché non hai l'oggeto in mano, non sai se poi si vede davvero qualcosa, non sai se c'è copertura lungo la coda in tangenziale, se ti costa 10€ al mese solo accenderla, ecc. non puoi prevedere davvero se e quando la usi.
Quindi l'AD italiano che dice che "Solo 'una nicchia' del pubblico e' interessata a vedere la tv sul telefonino che, piu' che come strumento di intrattenimento, va considerato una sorta di 'assistente digitale' per accedere a servizi utili per il lavoro e la vita quotidiana." a parere di bubbo dice una grossa sciocchezza.
Punto 1 è stato fregato alla grande dalla necessità dei venditori di far vedere le applicazioni avanzate, sottointendendo la vera novità offerta da tecnologie che il venditore e l'AD non capiscono neanche di striscio.
Punto 2 l'accesso a servizi utili contrapposto allo svacco televisivo mobile richiede un'esperienza d'uso che l'AD o gli utenti oggi non hanno.
Allora l'AD che fa? Prova e vede se va bene? Io vedo due "guide" importanti per queste scelte e per prevedere il futuro. 1) relazione con il passato 2) corrispondenza con i "valori forti" del mondo d'oggi.
La TV ha una relazione con il passato e renderla mobile è un enanchment su basi solide. Inoltre i valori di mobilità, gratificazione istantanea, vita solitaria, ecc. sono sosddifatti. Quindi il bubbo arguto prevede un potenziale successo, sempre che altri AD non commettano una fantasmagorica serie di errori come queli che a suo tempo uccisero l'ISDN o il WAP.
C'è anche una guida da non usare, ed è la propria esperienza personale. L'esperienza di chi lavora nel mondo tecnologico (o di chi ci si riempe le tasche alla grande) non è rappresentativa del mercato bubbo che ha delle idee confuse sulla scienza e la tecnica in generale. Gli stessi che hanno un DSP in mano credono contemporaneamente negli oroscopi, nelle lotterie e nelle lezioni di matematica per il bubbino ignorante!
L'AD ostinato continua dicendo che "un anno fa si diceva che tutti avrebero fatto videotelefonate e invece oggi scopriamo che non interessa a nessuno o quasi". Non è che avete chiesto a qualche '000 di bubbi se avrebbero videotelefonato oppure no? E cosa credete che vi rispondano dei bubbi? :-)
Io ne traggo bubbamente questa morale: ci sono alcune tecnologie che richiedono un'esperienza di prima mano per essere capite ed inserite nella propria giornata. Se non si è fatta questa esperienza il bubbo medio non può stimare il proprio interesse in modo attendibile.
Così è per la mobile TV, ad esempio. Se ci fosse per quanti minuti al gg. la guarderesti? La risposta corretta è: "Boh?". Finché non hai l'oggeto in mano, non sai se poi si vede davvero qualcosa, non sai se c'è copertura lungo la coda in tangenziale, se ti costa 10€ al mese solo accenderla, ecc. non puoi prevedere davvero se e quando la usi.
Quindi l'AD italiano che dice che "Solo 'una nicchia' del pubblico e' interessata a vedere la tv sul telefonino che, piu' che come strumento di intrattenimento, va considerato una sorta di 'assistente digitale' per accedere a servizi utili per il lavoro e la vita quotidiana." a parere di bubbo dice una grossa sciocchezza.
Punto 1 è stato fregato alla grande dalla necessità dei venditori di far vedere le applicazioni avanzate, sottointendendo la vera novità offerta da tecnologie che il venditore e l'AD non capiscono neanche di striscio.
Punto 2 l'accesso a servizi utili contrapposto allo svacco televisivo mobile richiede un'esperienza d'uso che l'AD o gli utenti oggi non hanno.
Allora l'AD che fa? Prova e vede se va bene? Io vedo due "guide" importanti per queste scelte e per prevedere il futuro. 1) relazione con il passato 2) corrispondenza con i "valori forti" del mondo d'oggi.
La TV ha una relazione con il passato e renderla mobile è un enanchment su basi solide. Inoltre i valori di mobilità, gratificazione istantanea, vita solitaria, ecc. sono sosddifatti. Quindi il bubbo arguto prevede un potenziale successo, sempre che altri AD non commettano una fantasmagorica serie di errori come queli che a suo tempo uccisero l'ISDN o il WAP.
C'è anche una guida da non usare, ed è la propria esperienza personale. L'esperienza di chi lavora nel mondo tecnologico (o di chi ci si riempe le tasche alla grande) non è rappresentativa del mercato bubbo che ha delle idee confuse sulla scienza e la tecnica in generale. Gli stessi che hanno un DSP in mano credono contemporaneamente negli oroscopi, nelle lotterie e nelle lezioni di matematica per il bubbino ignorante!
L'AD ostinato continua dicendo che "un anno fa si diceva che tutti avrebero fatto videotelefonate e invece oggi scopriamo che non interessa a nessuno o quasi". Non è che avete chiesto a qualche '000 di bubbi se avrebbero videotelefonato oppure no? E cosa credete che vi rispondano dei bubbi? :-)
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