Spesso per riconoscere il bubbo o per determinare il grado di bubbità basta un'occhiata però talvolta non è così semplice perché la relazione può essere mediata da mail o telefono, perché l'interazione può essere ridotta e mascherare la vera bubbità (tipico esempio l'affitto auto), ecc.
Una delle frasi che generalmente sono un segno di bubbità è "Secondo me".
Ci sono tre tipi di "Secondo me":
1) Quello non-bubbo, lecito e raro. Ad esempio "Secondo me la minestra è troppo salata". E' corretto perché il gusto è un mix di sensibilità personale ed esperienza e non qualcosa di universale.
2) Quello stupido e frequente. Ad esempio "Secondo me Dante è un grande poeta". Siccome non sei il primo a leggere Dante e facilmente non sei il più saggio critico vivente la frase è stupida e abbastanza bubba.
3) Quello bubbo al massimo grado. Ad esempio "Secondo me nel medioevo bruciavano le streghe". Non si può dare un parere soggettivo su qualcosa di storicamente chiaro se non come modo per dire "non ne so nulla, non ci capisco un cazz*, non ho studiato, sono un povero bubbo tanto ignorante quanto arrogante".
Tuttavia la manifesta stupidità del bubbo è un ottimo modo per sapere con chi ci si relaziona e per gestire la comunicazione di conseguenza.
Così anche il "secondo me" è, a suo modo, utile. Secondo me.
Una delle frasi che generalmente sono un segno di bubbità è "Secondo me".
Ci sono tre tipi di "Secondo me":
1) Quello non-bubbo, lecito e raro. Ad esempio "Secondo me la minestra è troppo salata". E' corretto perché il gusto è un mix di sensibilità personale ed esperienza e non qualcosa di universale.
2) Quello stupido e frequente. Ad esempio "Secondo me Dante è un grande poeta". Siccome non sei il primo a leggere Dante e facilmente non sei il più saggio critico vivente la frase è stupida e abbastanza bubba.
3) Quello bubbo al massimo grado. Ad esempio "Secondo me nel medioevo bruciavano le streghe". Non si può dare un parere soggettivo su qualcosa di storicamente chiaro se non come modo per dire "non ne so nulla, non ci capisco un cazz*, non ho studiato, sono un povero bubbo tanto ignorante quanto arrogante".
Tuttavia la manifesta stupidità del bubbo è un ottimo modo per sapere con chi ci si relaziona e per gestire la comunicazione di conseguenza.
Così anche il "secondo me" è, a suo modo, utile. Secondo me.
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