03 ottobre 2007

Parole efficaci
Serviranno gli appelli sul web/blog per la situazione in Birmania?

In realtà la questine va vista bubbamente per due punti:
1) serve la comunicazione Internet?
2) serve la comunicazione?

Punto 1
Per taluni Internet esiste e conta ma per talaltri no. Ad esempio un medio politicante non ritiene che Internet esista e quindi si prccupa più delle relazioni con i pennivendoli tradizionali che con, chessò, i bloggers.
La recente questione del comico dimostra che i media trazionali non coprono più il mondo dei bubbini, ma ovviamente si tratta di numeri grandi, crescenti, ma non confrontabili con la TV.
Una differenza però è rilevante. I media tradizionali sono diventati dei commentatori della TV, mentre i contenuti Internet sono un'alternativa alla TV.
E per i bubbi militari? Esiste Internet? No, non direttamente. Però è come per la vendita di auto su Internet. Puoi non comprare l'auto online ma non puoi non guardare i commenti prima dell'acquisto.

Punto 2
Oggi il bombardamento di info è tale che la comunicazione sembra non esistere più. Ad esempio è bubbo dare delle istruzioni. Sapendolo io adotto una serie di cautele, checkpoint e trucchi bubbi ma è davvero difficile. Se non mi importa l'esito non fornisco più istruzioni, solo indicazioni generiche che, comunque, non verrano mai seguite al primo giro.

Del resto nell'ultimo viaggio tra le pizze ho visto dei messaggi che sono un passo significativo verso la soppressione della lingua precedente.

Mi appunto gli esempi:
- "messaggio pubblicitario con finalità promozionali" questa oscena bubberia compare in (quasi) tutti i messaggi dei cravattari. Non capisco bene come si sia arrivati a tanta bubbità, ma sarei contento se fosse un elaborato pizzaiolo. Anche se questi vertici di idiozia in genere richiedono l'aiuto dell'euroburosauro.
- "svincolo non" l'ultima parola è coperta dal guard-rail e si può vedere solo scendendo dall'auto. La parola che manca afferma l'inutilità del cartello "illuminato". Ma c'è bisogno di """dirlo"""?
- "sportello amico" ovviamente la parola "amico" indica un pericolo, quando è usata nella lingua ufficiale. Lo sportello amico è quello dove gli extra- pagano per ricevere qualche documento bubbo e precario.

Così comunicare non serve più, troppe info hanno portato ad un disinteresse totale verso le istruzioni e i messaggi. Giusto per fare i markettari si può raccontare che bisogna alzare un po' la voce, ma in realtà mi pare che il bubbo si stia isolando dal mondo via cuffiette. Come quella vecchia vignetta dove un bubbo aveva telefoni, cellulari, mail, chat e fax ma nulla da dire.

Troppo bubbo!