12 febbraio 2008

Latinuorum salvectia libertatis bubbis est
Cercando delle info molto tecniche su Internet, verso il 15 """risultato""", ho visto un link con la parola bubbo. Clikko e chi ti vedo? Un post dell'autorevole Bubbo Bubboni.

Mi sono spaventato e mi sono reso conto che i miei appunti possono essere non solo scritti ma anche letti!

Siccome la libertà di parola (e quindi di opinione) fu soppressa in tutte le moderne democrature (con accesso alla rete) anni e anni fa, ho deciso di cambiare lingua.

I miei appunti sulla filosofia bubba verrebbero bene in pali o in sanscrito, i testi tecnici in caratteri cuneiformi scannerizzati, ecc. Però mi sono reso conto che anche così non avrei sufficiente protezione legale.

Così i testi più "critici" li scriverò in latino! Non perché sono pochi quelli che lo leggono (tra cui alcuni censori secondi solo a quelli pizzaioli) ma perché IO non so leggere il latino.

Scrivere ciò che non si sa leggere è un po' come parlare senza sapere quello che si dice, e mi pare che nelle democrature questo è l'unico diritto davvero tutelato.

Moltus bubbus est!

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

mi pare che la scelta del sanscrito si aeccellente, e dall'anno scorso in India lo hanno tutelato: i sacri testi in sanscrito da loro scannerizzati non possono essere riprodotti.

Perché non le tue sacre opinioni?
;)

13/2/08 16:58  

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