La pellicola riguarda il congrsso del 1934, c'erano già i primi lager e c'era già stata la notte dei lunghi coltelli (400 morti, tutti "loro"), erano già stata uccisa la più parte dei parlamentari che si erano opposti a dare tutto il potere a uno.
Eppure si parla di "piantare alberi", "costruire strade", "dare dignità al lavoro manuale", "una società senza classi" e via bubbeggiando. Certo c'è qualche riferimento alla razza, ma poco.
I discorsi sono brevi, fatti di slogan, con qualche concetto anche bello (tipo che non sono i bubbi che fanno il partito ma i bubbi che fanno la nazione. Credo che poi ci hanno fatto anche le canzoni su questa idea). E qui è il punto bubbo.
Ancora oggi capita di vedere i bubbi contenti perché il tale monarca o il tale principe hanno detto che. Detto? Ma cosa importa quello che viene detto, tanto più ora che tutto è filmoregistrato su Internet? Hitler dice, nel documental, delle belle cose. Dice. E intanto uccideva. Conta solo quello che il monarca o il principe fanno, hanno fatto e faranno. Il loro progetto, la loro strategia, gli amici che hanno, le cose che ci piacciono e quelle che odiano.
Da qui si giudica ed è per questo che Hitler lo si condanna, non per quello che dice nel documental o per come è bello il film.
Analogamente [NOME CAPO DI STATO, un po' irregolarmente eletto] non è per quello che dice che ha i valori della tale religione e che tutti i bubbi gli fanno festa, ma per la gente che ha fatto torturare ed uccidere, per le armi che prepara e che ha messo in campo (altrui il campo), per come ha speso i soldi, per gli amici che ha aiutato che si valuta se è maligno (ok, non ha fatto costruire nuove centrali nucleari nel suo paese, ma non si può essere perfetti neppure nel male).
Anche il bubbo si dice che è bubbo se si comporta da bubbo. Non basta avere la faccia da bubbo o parlare bubbamente, bisogna agire, aver agito e agirè da bubbo per essere bubbo.
Troppo bubbo!
P.S.: Approposito di razza, la razza non c'è, la razza non conta. Ma comè che i peperoni rossi costano molto di più dei verdi? Sarà che non sono razzista ma per me hanno lo stesso gusto! Razza di prezzi!
Eppure si parla di "piantare alberi", "costruire strade", "dare dignità al lavoro manuale", "una società senza classi" e via bubbeggiando. Certo c'è qualche riferimento alla razza, ma poco.
I discorsi sono brevi, fatti di slogan, con qualche concetto anche bello (tipo che non sono i bubbi che fanno il partito ma i bubbi che fanno la nazione. Credo che poi ci hanno fatto anche le canzoni su questa idea). E qui è il punto bubbo.
Ancora oggi capita di vedere i bubbi contenti perché il tale monarca o il tale principe hanno detto che. Detto? Ma cosa importa quello che viene detto, tanto più ora che tutto è filmoregistrato su Internet? Hitler dice, nel documental, delle belle cose. Dice. E intanto uccideva. Conta solo quello che il monarca o il principe fanno, hanno fatto e faranno. Il loro progetto, la loro strategia, gli amici che hanno, le cose che ci piacciono e quelle che odiano.
Da qui si giudica ed è per questo che Hitler lo si condanna, non per quello che dice nel documental o per come è bello il film.
Analogamente [NOME CAPO DI STATO, un po' irregolarmente eletto] non è per quello che dice che ha i valori della tale religione e che tutti i bubbi gli fanno festa, ma per la gente che ha fatto torturare ed uccidere, per le armi che prepara e che ha messo in campo (altrui il campo), per come ha speso i soldi, per gli amici che ha aiutato che si valuta se è maligno (ok, non ha fatto costruire nuove centrali nucleari nel suo paese, ma non si può essere perfetti neppure nel male).
Anche il bubbo si dice che è bubbo se si comporta da bubbo. Non basta avere la faccia da bubbo o parlare bubbamente, bisogna agire, aver agito e agirè da bubbo per essere bubbo.
Troppo bubbo!
P.S.: Approposito di razza, la razza non c'è, la razza non conta. Ma comè che i peperoni rossi costano molto di più dei verdi? Sarà che non sono razzista ma per me hanno lo stesso gusto! Razza di prezzi!
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