26 luglio 2008

Tagging
Così come mi sono reso conto che i candidati, in secoli passati, basta vederli per giudicare talora anche il tagging selvaggio ha un senso e recupera i significati.

Oh, benignitati deis bubbitatis istructions sollecitati!

Girulando nei musei si vedono etichette tipo "Ritratto di Bubberi a Bubbiland" oppure "Bubbonis de Bubbis alla battaglia di Bubbezzi" o anche "Il Gran BubboDuca Bubbimonti". Però, passando i secoli, nomi una volta noti si appannano, si perdono, si confondono e così compaiono i "Ritratto di giovane bubbo" o "Ignoto alla battaglia ignota" o anche "Santo Anonimo".

Ma da quando ho visto un "Ritratto di uomo obeso" ho cambiato opinione sul tagging. Dora inpoi tutti i miei ritratti li faccio con un cartiglio in mano con su scritto "Vera imago di Bubbo Bubboni - Bubbo in forma e NON obeso e/o bolso - A.D. xxxx".

F.to Bubbo Bubboni - In forma

Troppo bubbo!