18 ottobre 2008

De bubbitatis magisters - La forza della legge e il bubbo pisciatore
Sto cercando di capire bubbamente la questione di cui si parla qui con tutti i commentari e le acute riflessioni.

L'idea bubba è un po' diversa ma non ho tempo di trattarla bene in un colpo solo, così inizio da una tesi: la legge è una cosa, la società civile è un'altra: e meno male!

Come esplicazione della tesi porto la considerazione che la forza della legge, della giustizia, dello stato, dell'ordine e del dovere si scaglia contro chi non la fa dentro! (mi spiace della frase sessista, ci sarà un equivalente per le lavoratrici ma non voglio sapere qual è e non lo voglio ipotizzare)

Questo testo è stato una delle grandi trovate del tale governo, in risposta concreta alle penosissime e drammatiche morti bianche. E la prima domanda che sorge è: ma è questo che deve fare la legge? Lo stato deve davvero occuparsi del buon funzionamento degli sciaquoni in termini così dettagliati, oppure si potrebbe fare riferimento ai principi più alti ed universali, condivisi da tutta la bubbità cagatric*?

Allo stesso modo, quando si dice che poi i pampini imparano così e cosà se la legge dice questo e quello, mah. E se poi la programmazione dei neuroni del bubbo non passasse tutta dalla legge? E se uno è bubbo e pertanto non impara nulla? E se la scuola imparasse, come impara, il nazismo e che quelli della tale religione sono stati uccisi perché erano tutti ricchi? Non sarebbe meglio, per la società civile, che imparassero un po' meno? Grandi domande bubbe, poi magari mi scrivo le risposte.

Intanto se fossi un lavoratore direi solo...
Troppo bubbo!

[TIPO DI FONTE DEL DIRITTO] [GIORNO] [MESE] 2008, n. [TALE]

(omissis)

ALLEGATO IV

1. AMBIENTI DI LAVORO

(omissis)

1.13.4 PULIZIA DELLE INSTALLAZIONI IGIENICO-ASSISTENZIALI

1.13.4.1 Le installazioni e gli arredi destinati ai refettori, agli spogliatoi, ai bagni, alle latrine, ai dormitori ed in genere ai servizi di igiene e di benessere per i lavoratori, devono essere mantenuti in stato di scrupolosa pulizia, a cura del datore di lavoro.

1.13.4.2 I lavoratori devono usare con cura e proprietà i locali, le installazioni e gli arredi indicati al comma precedente.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

(Il Bubbo mi nomina in ambienti poco consoni!)

Domande profonde, ma non prive di significati reconditi le tue..

18/10/08 19:44  
Blogger Bubbo Bubboni said...

...non volevo commentare direttamente i tuoi ben seri post perché il ragionamento bubbo arriva a conclusioni ehm ehm distinte...

Tanto è bubbo!

18/10/08 20:06  
Anonymous Anonimo said...

senz'altro!
;)

19/10/08 09:00  

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