25 marzo 2009

Problemi di carta
Passo in edicola e vedo che una rivista che ogni tanto leggo è magramagra. Negli anni doro era un tomazzo che il grosso dello sforzo era trovare gli articoli immersi nella pubblicità, l'indice era tipo a pagina 30. Oggi guardo ed è praticamente un volantino, solo gli articoli e qualche mezza pagina di pubblicità.

Dopo la tradizionale lettura degli articoli stavo per riposarla sullo scaffale quando mi è venuta voglia di sapere comè che era così smagrita. Leggo l'editoriale e salta fuori che era l'ultimo numero cartaceo. Dopo anni e anni usciranno solo in mail.

Mondo bubbo! E io come la leggo ora? L'edicolante non mi lascia certo attaccarmi al suo piccì!

Troppo bubbo!

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

triste eh? gente come te non potrà più leggere i giornali..

Boh/Orientalia4All

25/3/09 14:58  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Praticamente... Eppoi dicono che c'è la crisi dei lettori!
Ma se ritirano il prodotto dal punto vendita come fanno i lettori a leggerlo?

Senza considerare che 24 numeri in edizione digitale costano circa come 1 solo numero nell'edizione impressa con il prezzo "tradotto" in euri!

25/3/09 17:38  
Anonymous Anonimo said...

sì è uno scandalo, appoggio. E poi perché persone come la mia mamma devono ancora leggere quel giornale? meglio toglierlo dalla circolazione di carta.

26/3/09 17:02  
Blogger Bubbo Bubboni said...

In tema, ma serio, c'è l'editoriale di una rivista che seguita ad avere successo e che si avvantaggia dell'edizione elettronica (a cui sono abbonato da 6 anni, prima lo ero a quella cartaceo-postale).

Metto qui il link, anche se è improbabilissimo che qualuno ci vada perché ho messo qui il link http://www.mygazines.com/issue/588
anche perché bisogna andare a pag. 81 tra tutti i lazzi della versione elettronica nuova.

Però la riflessione del bubbo mi pare corretta perché porta a considerare che carta o elettroni sono risorse congruenti o meno con i contenuti che si hanno.

Più passa il tempo e meno pago per leggere time-sensitive stuff, mentre ne pago per leggere time-indipendent stuff.

Ma qui la riflessione si fa troppo complessa per un bubbo che deve ancora merendare e qui saluto.

26/3/09 18:38  

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