Era tempo che mi chiedevo se è bene o è male che ci siano le rincorrenze tipo "Giorno internazionale..." e da dove saltavano fuori. Poi la lettura, in corso, della leggenda aurea mi ha capito tutto e bene. Melo appunto prima di dimenticarmene.
Intanto quello che ho visto. Una volta c'erano delle rincorrenze che erano sentite e partecipate. Magari prima i riti degli dei del mondo perché gli antichi avevano spesso fame e la loro vita sapevano che dipendeva da se pioveva o no, oppure dai vermi che si mangiavano i frutti o chessò, le cose degli antichi. Quindi gli antichi erano molto attenti a celebrare e a tenere contenti gli dei sempre un po' incazzos*.
Anche dopo ci sono state epoche di rincorrenze sentite, ad esempio la fine della guerra o che erano morti delle persone famose ma che conoscevi e ti importava.
Poi un po' a un po' le rincorrenze riguardavano solo i politicanti che si ammassavano per fare un comunicato stampa o altro.
Poi i giorni internazionali che sui blog si ricordano come se uno non avesse mai niente di meglio da appuntarsi o non sapesse cosa appuntarsi ma a tutti i costi volesse scrivere lo stesso.
Così credevo, ma non era giusto. In realtà di mezzo c'erano i santi e tutte le discussioni che santo si dovesse festeggiare prima e di più. I santi già servivano ad incorporare i culti pagani e a mangiarsi i loro dei e quindi sono stati una cosa estrememente importante come rincorrenza. Al punto che ai giorni internazionali sono molto attenti nella stessa chiesa che curava i santi che si erano mangiati i dei antichi!
Ad esempio ieri (non ieri come dire prima di oggi, è per dire una volta) si festeggiava San Bubbo con grandi onori (e vorrei vedere) mentre oggi (non oggi oggi, come dire adesso) c'è il Giorno Internazionale del Bubbo, il Giorno Internazionale della Bubbità Onesta, la Festa Mondiale del Bubbino Rompicazz*, e via via saturando il calendario di questo e del prossimo anno.
E qui c'è un po' una perdita. Una volta il bubbo era più animale di oggi e così festeggiava, chessò, Giove Pluvio perché sapeva che era un epoca dell'anno che se non pioveva poi non venivano le verdure. Anche dopo coi santi era un po' così perché uno diceva San Bubbo e tutti sapevano la storia, le opere e che era meglio festeggiarlo. Anche poi uno diceva la data e tutti ricordavano che prima c'era la guerra e poi era finita e chi era vivo non sarebbe morto in guerra.
Oggi non è più così, uno dice il giorno internazionale e tutti si chiedono ma serve?, ma poi solo oggi si ricorda?, ma chi sene ricorda?, ma sei bubbo?, ma quanto sei bubbo?
Anche oggi (non oggi come oggi ma in epoca contemporanea) da una parte c'è il "Día Internacional de la Mujer" ma dall'altra "Día Internacional de la Mujer Trabajadora" e tutti dicono ma se non lavora perché c'è la crisi? ma se cucina conta che lavora? e il bubbo maschio? e qui e li.
Troppo bubbo!
Intanto quello che ho visto. Una volta c'erano delle rincorrenze che erano sentite e partecipate. Magari prima i riti degli dei del mondo perché gli antichi avevano spesso fame e la loro vita sapevano che dipendeva da se pioveva o no, oppure dai vermi che si mangiavano i frutti o chessò, le cose degli antichi. Quindi gli antichi erano molto attenti a celebrare e a tenere contenti gli dei sempre un po' incazzos*.
Anche dopo ci sono state epoche di rincorrenze sentite, ad esempio la fine della guerra o che erano morti delle persone famose ma che conoscevi e ti importava.
Poi un po' a un po' le rincorrenze riguardavano solo i politicanti che si ammassavano per fare un comunicato stampa o altro.
Poi i giorni internazionali che sui blog si ricordano come se uno non avesse mai niente di meglio da appuntarsi o non sapesse cosa appuntarsi ma a tutti i costi volesse scrivere lo stesso.
Così credevo, ma non era giusto. In realtà di mezzo c'erano i santi e tutte le discussioni che santo si dovesse festeggiare prima e di più. I santi già servivano ad incorporare i culti pagani e a mangiarsi i loro dei e quindi sono stati una cosa estrememente importante come rincorrenza. Al punto che ai giorni internazionali sono molto attenti nella stessa chiesa che curava i santi che si erano mangiati i dei antichi!
Ad esempio ieri (non ieri come dire prima di oggi, è per dire una volta) si festeggiava San Bubbo con grandi onori (e vorrei vedere) mentre oggi (non oggi oggi, come dire adesso) c'è il Giorno Internazionale del Bubbo, il Giorno Internazionale della Bubbità Onesta, la Festa Mondiale del Bubbino Rompicazz*, e via via saturando il calendario di questo e del prossimo anno.
E qui c'è un po' una perdita. Una volta il bubbo era più animale di oggi e così festeggiava, chessò, Giove Pluvio perché sapeva che era un epoca dell'anno che se non pioveva poi non venivano le verdure. Anche dopo coi santi era un po' così perché uno diceva San Bubbo e tutti sapevano la storia, le opere e che era meglio festeggiarlo. Anche poi uno diceva la data e tutti ricordavano che prima c'era la guerra e poi era finita e chi era vivo non sarebbe morto in guerra.
Oggi non è più così, uno dice il giorno internazionale e tutti si chiedono ma serve?, ma poi solo oggi si ricorda?, ma chi sene ricorda?, ma sei bubbo?, ma quanto sei bubbo?
Anche oggi (non oggi come oggi ma in epoca contemporanea) da una parte c'è il "Día Internacional de la Mujer" ma dall'altra "Día Internacional de la Mujer Trabajadora" e tutti dicono ma se non lavora perché c'è la crisi? ma se cucina conta che lavora? e il bubbo maschio? e qui e li.
Troppo bubbo!
8 Comments:
se cucina per il maschio non trabaja, gode ed è felice!
Cucinare per e servire il bubbo è un onore..
Per questo fa festa nel dia dedicato a fare la festa.
ceeeeerto, noi festeggiamo trabajando, che credi?
Chi ha piacere di lavorare è come se non lavorasse, e quindi non dovrebbe festeggiare, tanto è già content@ ed è come se festeggiasse.
Vedi che comunque sia tutto è sempre bello ed è sempre festa.
m'inchino alla tua saggezza, Bubbo.
Quando insegnavo all'Università di X il direttore mi ha detto "carriera? posto fisso? E perchè? lei ha piacere di lavorare, lavora tanto e bene, i suoi studenti l'adorano, dovrebbe essere già contenta! E poi non è schiava, se vuole andare via lo può fare.."
Come vedi tutto torna!
Sìsì, basta che anche tu ne sia contenta. Ma come potresti non esserlo?
ma certo Bubbo! ripeto, per me lavorare in condizioni di semi schiavitù, ma per il Grande Bubbo, è un onore e un piacere. Specie se ci prendo 2 lire (che valgono 1/2).
Ummm, è un po' che non ti sento contentacontenta.
Non sarà che stenti a vedere il lato ridicolo e bubbo delle cose?
Più si progressa e più c'è così tanto da ridere!
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