17 gennaio 2010

Economicus ignoranzia nihl escusatio manifesta
Sono sempre stupito di vedere l'ignoranza diffusa in temi economici. Dopotutto non è una materia che richiede doti sovrabubbe, ci sono ottimi testi per studiarne i fondamenti e nessuno osa metterne in dubbio l'utilità (in ossequio che spesso i bubbini più stupidi ed ignoranti non studiano se gli sembra che non sene ricavi denaro da grandi).

Tanto più che l'ignoranza è diffusa anche a sx, dove pur con tutta la varietà di definizioni e di impostazioni, l'economia dovrebbe essere storicamente sconfinferante con il bubbo sx.

Una volta vedevo che spesso si diceva "Non ne capisco di economia ma..." e giù a opinare selvaggiamente su qualsiasi aspetto complesso o di dettaglio a piacere. Ma oggi la premessa non serve, si opina e via.

Ora a me piace distinguere con chiarezza tra "economia" e "teoria liberista dell'economia" ma comunque prescindere dai pensamenti consolidati non è sano per progressare perché è troppo forte il rischio di ripetere informazioni pre-pensate senza coglierne la complessità. Infatti il punto non è "approvare" le credenze, i miti e le teorie liberiste ma capire se il dato che ricevi è già pre-distorsionato o se è netto.

Forse è un po' come l'insegnanza. Chiunque opina sull'insegnanza senza preoccuparsi di avere informazioni aggiornate o, almeno, di sapere quanto è già stato pensato e tentato di rilevante.

Manca un termine per dire di questi argomenti che si presuppone di non dover conoscere per capirli, mentre altri non è che uno dice "secondo me tutte le equazioni di terzo grado..." ma non perché sia impossibile espressare una congettura matematica, anzi, ma perché per il bubbo c'è un ostacolo culturale che lo porta a opinare senza sapere solo su alcune cose.

Poi non è che uno deve sapere tuttotutto il già pensato per opinare, ma un minimo ti serve per capire cosa ti stanno imparando i media, non solo per dire bubberie.

Però il termine bubbo dovrebbe soluzionare il problema. Una materia bubba e come l'economia che tutti opinano e si bevono quello che gli viene imparato dai media senza mai cercare di saperne i fondamenti. Così le materie bubbe sono più adatte al bubbo perché il bubbo può dire "secondo me" e ripetere o dire senza che gli venga male alla testa per i troppi pensieri.

Troppo bubbo!