12 aprile 2010

Maximum exitus, minimus gaudius
Al solito il sito dell'appello funziona poco perché tutti vogliono firmare. Va male e quindi va bene, del resto l'appello c'è perché va male e l'appello va bene come prima risposta.

Di curiosos c'è anche la posizione dei periodici che:
- i pizzaioli mi sembrano un po' lìlì, ancora incerti se applaudire agli assassini o agli eroi. E' bubbo come la retorica passata, che dipersé è solo fumo, ora pesi come macigni e non permette di fare quelle giravolte che caratterizzano chi ha solidi principi e tanti capi a cui obbedire e tante guerre armate ancora da combattere;
- gli esteri mi pare che tendano a far sparire tutto. Per valutare bene bisognerebbe capire se le nazioni che non sono in questa guerra sono anche più attenti o meno ma non mi pare che comunque ci sia tanto cancan.

Però la cosa del titulo è soprattuto un'altra che, senza tanti scherzi, è bello citare solo con [NOMI] e [COGNOMI]. Comè più volte detto, il Bubboni è contrario al carcere sempre e comunque. Questo però vuol dire che tutti avanzati, moderni, pseudo-scientifici e dotati di più dei di quanti ne stanno nell'olimpio, uno ragiona e capisce come la società può arrivare a fare a meno del carcere. Non è che si privilegia solo un diritto e si dimenticano tutti gli altri, ma è che facendosi il cul* e con l'aiuto degli dei si può arrivare a posizioni più avanzate su un tema che affligge la vita di tanti, sia vittime che cosidetti criminali che tutti gli altri.

Ora mi ha colpito che [X e Y], colpevoli condannati definitivamente per [NUMERO ALTO] di omicidi e tutto, poi qui e là e non si sà e boh e chissà e sono liberi. Ma come? E allora gli altri? E tutti? E nessuno?

Ancora una volta la legge non è uguale per tutti (e fin qui meno male) ma è che è cieca (e non è un bene per nessuno).

Troppo bubbo!