24 giugno 2011

In mobilus bubbitatis
Non credo ci sia una cosa più bubba che leggere le rivistine di auto usate.
Eppure, proprio quando credevo che la noia e la bubbità degli annunci ma facessero venire mal di testa mi sono dato conto che anche in mezzo a tante bubberie c'è il senso bubbo delle cose.

Mi intristivano le lamiere con scritte incomprensibili tipo "IVA esposta" o "Motore bubbazzu 1.2-0.2=0.878+0.1" o simili. Mi stufava la retorica dei "Pochi kilometri" (non so te ma 20.000 km a piedi non sono affatto pochi), "Unico proprietario" (vabbè ma se era bubbo era meglio che se avesse avuti due) o "Lievemente incidentata" (se i pompieri non ne avessero tagliato dei bei pezzi di motore con la fiamma ossidrica forse era una scritta corretta).

Poi mi sono appunto dato conto che anche qui cè il lato bubbo. Un ottimismo e un allegria senza limiti e che va imparata e usata a bano di bubbo.

Catorcio vetusto? Solo 190.000 km, praticamente nuova!
Carrozzeria coi buchi? Carrozzeria in serie limitata!
Beve come una spugna benzina non verde? Da amatore!
Modello che il modo più economico e rapido di avere i pezzi di ricambio è comprarsi un tornio a controllo numerico, qualche tonnellata di acciaio inox e diventare il miglior aggiustatore del mondo? Solo per autentico appassionato!
Euro 0, vietata la circolazione in citta? Ideale per le scampagnate estive!
Microutilitaria con 300.000 km che qualche azienda ha venduto perché stagisti e precari avevano troppa paura a guidare un veicolo con le gomme lisce, senza ammortizzatori e che uscivano le fiamme dal motore e si stavano iniziando a ribellare? Prestigiosa vettura direzionale!

Cosi anche questo appunto, che sembra bubbo, se visto con lo spirito delle rivistine delle auto usate è subito

Nuovo! Pochissime parole! Redazione accuratissima! Titolo in latino pregiato! Troppo bubbo!