05 settembre 2011

Educationis et labora
Mi pare che la propaganda sull'educazione sia vicina al collasso.

1) Miravo a quello che la presidenta di una comunità autonomica (ultra-liberista, la presidenta, non la comunità) ha scritto una carta agli insegnanti per dire che
a) devono lavorare almeno 20 ore la settimana perché cè quello della crisi (ora lavorano 37,5 ore che pareva più di 20 ma deve essere meno. Io di quello che succede oltre il 21 non melo capisco bene);
b) come segno inequivoco che il momento è difficile dice quello che i giovani ingrossano le file dei disoccupati;
c) 'mas', 'ira' e 'esta' si scrivono senza accento;
d) 'como' (non interrogativo) si scrive in realtà 'cómo';
e) alcune delle regole della lingua dei wuster sulle maiuscole sono passate alla lingua delle tapas, forse a causa dell'aiuto financiero.

2) I insegnanti si lagnano del cambio di regole, supponendo addirittura che la presidenta si equivochi ma, e questo mi pare bubbo rilevano la illogicità del fatto che il paro si ingrossa e quindi bisogna tagliare la educazione.

Infatti la propaganda vuole che più uno è educato e più lavora, mentre quelli che hanno le scuole piccole o in altre lingue ma non riconosciute sono tutti al paro.

Ora qui si dimostra che se uno non sa come si scrivono le cose almeno come blogger può scrivere fino a rimbambire ma anche che non è vero quello dell'educazione e del lavoro.

A livello dei bianchi mai nella storia del bubbo cè stata tanta educazione, e mai tanto pochi occupati e tanto pochi degli educati che sanno scrivere, ma bene, una carta con tutte le parole e un senso logico. Senza considerare i stipendi dei laureati e quello della stabilità lavorale, che mai nel passato erano state tanto bassi.

Chissà se prima o poi la bubbità e la confusione mentale su quello dell'educazione si palesa al punto che quello dell'educazione resta come soluzione (finta) a tutti mali ma solo per i poveri e solo altrove.

Troppo bubbo!

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

justus, l'educazione guarisce tutto, ma solo apud i poveri. Noi che siamo ricchi non ci facciamo proprio niente.

5/9/11 17:21  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Se l'educazione guarisce tutto questo dovrebbbe essere il mondo più sano della storia, e invece...

5/9/11 17:52  

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