Al bubbo contemporaneo piace la sintesi minimalista, forse perché dà l'idea di essere facilmente comprensibile, forse per la ricerca eterna di quella vitina o di quella procedura che, se girata o attuata, soluzionerebbe tutti i problemi.
Eppure negli scenari dove questo metodo di cercare la sintesi sarebbe buono spesso non si usa, bubbamente e quivi melo appunto.
Il metodo sarebbe quello di vedere i frutti per capire l'albero. Ad esempio anche io, che non sono agricolo, se vedo, chessò, dei tigli freschi che pendono da un albero capisco subito che quell'albero è un tiglio!
Il caso mi veniva perché leggevo un articolo di uno che criticava i prenditori pizzaioli che non è vero quello del costo del lavoro che è alto e che sono tutte scuse per non innovare e fare i prenditori moderni come gli esteri.
E' un articolo superficiale e non vale la pena di mirarlo ma non sarebbe meglio ragionare al contrario, mirando ai frutti? Tra le pizze è in corso la deindustrializzazione, oramai si vede anche se uno non è acutissimo o se vive in zone mai industrializzate. Gli investimenti esteri sono crollati e così tutti i parametri beneomale relazionati.
Ora, se uno proprio non è di quelli vecchi che mirano ai ristoranti sempre pieni (considerando la mensa di carità un ristorante), i frutti avranno una pianta che sono attaccati? E questa pianta è che sono tutti stupidi da dopo che erano tutti furbi?
Le cose grosse ci vuole il tempo e lo sforzo di tanti. Se uno mira al livello di innovazione dei passati pizzaioli e lo confronta con la deindustrializzazione si dà subito conto di quanto sforzo è stato fatto per arrivarci e non si può liquidare che sono i prenditori ottusi.
Dopotutto distruggere un tessuto produttivo e culturale ha richiesto lo stesso impegno necessario per crearlo, solo alla rovescia.
Troppo bubbo!
Eppure negli scenari dove questo metodo di cercare la sintesi sarebbe buono spesso non si usa, bubbamente e quivi melo appunto.
Il metodo sarebbe quello di vedere i frutti per capire l'albero. Ad esempio anche io, che non sono agricolo, se vedo, chessò, dei tigli freschi che pendono da un albero capisco subito che quell'albero è un tiglio!
Il caso mi veniva perché leggevo un articolo di uno che criticava i prenditori pizzaioli che non è vero quello del costo del lavoro che è alto e che sono tutte scuse per non innovare e fare i prenditori moderni come gli esteri.
E' un articolo superficiale e non vale la pena di mirarlo ma non sarebbe meglio ragionare al contrario, mirando ai frutti? Tra le pizze è in corso la deindustrializzazione, oramai si vede anche se uno non è acutissimo o se vive in zone mai industrializzate. Gli investimenti esteri sono crollati e così tutti i parametri beneomale relazionati.
Ora, se uno proprio non è di quelli vecchi che mirano ai ristoranti sempre pieni (considerando la mensa di carità un ristorante), i frutti avranno una pianta che sono attaccati? E questa pianta è che sono tutti stupidi da dopo che erano tutti furbi?
Le cose grosse ci vuole il tempo e lo sforzo di tanti. Se uno mira al livello di innovazione dei passati pizzaioli e lo confronta con la deindustrializzazione si dà subito conto di quanto sforzo è stato fatto per arrivarci e non si può liquidare che sono i prenditori ottusi.
Dopotutto distruggere un tessuto produttivo e culturale ha richiesto lo stesso impegno necessario per crearlo, solo alla rovescia.
Troppo bubbo!
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